Cibo Emilia-Romagna

Arvaia, la Cooperativa di cittadini coltivatori biologici

Si chiama "Agricoltura civica" quella realizzatata da ARVAIA, la cooperativa di cittadini, coltivatori biologici, costituitasi a Bologna con l’obiettivo di coltivare la terra avvalendosi del contributo degli stessi soci che poi distribuiscono tra loro i prodotti biologici raccolti.

Arvaia, la Cooperativa di cittadini coltivatori biologici a Bologna che condividono il bene comune della terra.

Il lavoro agricolo condiviso come strumento di aggregazione, autonomia produttiva e scelta dei prodotti biologici. A Bologna, il primo esempio di gestione collettiva dell’agricoltura.

Arvaia-Cooperativa-di-cittadini-coltivatori-biologiciArvaia è una cooperativa di cittadini, coltivatori biologici che si è costituita a Bologna nel febbraio 2013 con l’obiettivo di coltivare la terra avvalendosi del contributo degli stessi soci che poi distribuiscono tra loro i prodotti biologici raccolti.

Per l’Italia si tratta del primo esempio di un modello di agricoltura civica già diffuso in altri Paesi del centro-nord Europa, chiamato CSA (Community Supported Agricolture) e che si avvale del suolo comunale pubblico. Non è un caso che proprio Bologna abbia manifestato apertura verso questa forma di aggregazione in quanto, fin dal Medioevo, il capoluogo felsineo ha messo a disposizione della comunità una gran quantità di orti sia dentro che fuori le mura ed è un’opportunità che esiste ancora oggi.

Si pensi che solo a Bologna ci sono 20 insediamenti agricoli per un numero superiore ai 2700 orti gestiti da anziani e famiglie che coltivano in autonomia i propri prodotti, pagando al Comune esclusivamente una cifra esigua che serve soprattutto alla fornitura dell’acqua.

Le finalità di Arvaia

La Cooperativa Arvaia, tramite la gestione collettiva di un bene comune a fini di sussistenza, si propone di perseguire l’incremento dell’occupazione, la crescita della partecipazione sociale, il monitoraggio e la difesa del territorio, la diffusione dell’agricoltura biologica/biodinamica, il recupero delle colture tradizionali, il ridimensionamento del mercato e degli scambi monetari nonchè di sviluppare una rete di relazioni con enti, associazioni e soggetti in Italia e all’estero che hanno le medesime finalità.

Arvaia: un momento del lavoro nei campi.
Arvaia: un momento del lavoro nei campi.

Come funziona la Cooperativa Arvaia

La coltivazione della terra avviene in appezzamenti comuni e non in piccoli orti singoli, seguondo la filosofia dell’agricoltura contadina che privilegia la manodopera rispetto all’utilizzo di capitali, quando è possibile.

Attualmente nella cooperativa, oltre agli associati, lavorano 3 persone regolarmente assunte con l’obiettivo di allargare le assunzioni per svolgere le attività di produzione vegetale orto-frutticola e zootecnica avicola; in futuro si progetta di inserire anche l’allevamento bovino e le trasformazioni delle carni.

Arvaia, attualmente, coltiva circa 3 ettari di terra-suolo comunale per il quale paga un affitto al Comune, dentro un’area di circa 50 ettari, chiamata Villa Bernaroli e Borgo Morazzo a Borgo Panigale. Una delibera del 2007 ha trasformato queste aree in terreno agricolo esclusivo, costituendo il Parco Città campagna.

I soci si riuniscono periodicamente per definire le strategie ed il piano delle colture; ogni settimana si procede al raccolto ed alla sistemazione dei prodotti nelle cassette che vengono inviate nei vari punti di distribuzione che sono stati predisposti in città. I soci/cittadini che hanno preacquistato l’intero raccolto stagionale (autunno/inverno, primavera/estate) passano a ritirare i prodotti orticoli freschi.

Ma i soci partecipano anche materialmente alla coltivazione in quanto, oltre ad avere la possibilità di frequentare il campo, hanno l’obbligo di prestare la loro manodopera qualche mezza giornata nel corso dell’anno, in base alle proprie possibilità, favorendo l’approccio cooperativo. In questo modo, si condividono il bene comune della terra da coltivare ma anche eventuali eventi negativi relativi alla produttività.

Quanto costa partecipare ad Arvaia

Per diventare soci di Arvaia è richiesto il versamento di una quota sociale una tantum di almeno 100,00 € che vanno ad alimentare il capitale sociale della cooperativa, necessario per gli investimenti in macchinari e strutture.

I soci possono partecipare alle mattine di Agrifitness (il sabato dalle 9 alle 12 al campo di via Olmetola, 16) e possono anche decidere di partecipare a un gruppo di lavoro, mettendo a disposizione della cooperativa le proprie capacità e il proprio entusiasmo.

Una volta che sono state concordate le spese da effettuare nel corso dell’anno per produrre il cibo che verrà distribuito settimanalmente ai soci e deciso come e cosa coltivare, si fisserà un budget da suddividere tra i soci che identifica la loro singola quota annuale, che darà diritto al ricevimento dei prodotti settimanalmente.

Oltre che partecipando all’attività agricola in base alle proprie disponibilità di tempo, ai soci viene anche richiesto di mettere a disposizione della cooperativa eventuali competenze.


ARVAIA – COOPERATIVA DI CITTADINI COLTIVATORI BIOLOGICI
URL: >> http://www.arvaia.it/


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