Quante volte ci siamo trovati in difficoltà nel capire quale vino abbinare al nostro piatto? Con questi 10 semplici suggerimenti, da oggi non succederà più.
Il vino nobilita il cibo, perché il cibo senza vino è un mezzo godimento. Tuttavia, esistono delle regole che vanno rispettate per realizzare il connubio perfetto tra un determinato piatto e il “suo” accompagnamento più adatto. Non serve per forza affidarsi a un sommelier oppure essere esperti in materia, basta seguire questi dieci suggerimenti per scoprire un mondo bellissimo e affascinante che vi aprirà a nuove sperimentazioni.
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Abbinamento cibo-vino: 10 regole da seguire
1ª regola: Tradizione
Se siamo in dubbio su cosa abbinare al nostro piatto, pensiamo a tutte quelle tradizioni che vogliono un determinato vino abbinato a quella portata. Ci sarà un motivo per cui da decenni si sono mantenute le stesse tradizioni, no? Sono molti i casi e alcuni li conosciamo anche molto bene.
2ª regola: Armonia
È la regola sovrana dell’abbinamento cibo-vino. Qualsiasi scelta facciamo deve portare armonia, in modo da non creare contrasti o cattive sensazioni. Se sentiamo un sapore sgradevole o slegato al palato, significa che l’abbinamento non è stato corretto. Da evitare in qualsiasi modo.
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3ª regola: Regionalità
Da Nord a Sud, l’Italia offre un ventaglio di ricette veramente invidiabile. Ma anche la varietà di vini non scherza affatto. Quindi fidiamoci degli abbinamenti regionali per eccellenza e proviamoli tutti prima di dire la nostra e pretendere di cambiarli.
4ª regola: Stagionalità
I cibi seguono l’andamento delle stagioni e dovremmo seguire anche noi quell’alternanza. Ovvio che ci sono vini che meglio si adattano a certi cibi. Ricordiamoci che è sempre importante rispettare la regola dell’armonia, quindi scegliamo bene il vino in base al cibo di stagione.
5ª regola: Contrapposizione
Il vino ha il compito di bilanciare le sensazioni portate dal piatto, per questo in molti casi l’abbinamento deve essere fatto per contrapposizione. Quindi che significa? A piatti grassi e con tendenza dolce, dovremmo abbinare un vino sapido e con bella acidità, mentre a piatti che fanno leva su untuosità e succulenza dovremmo abbinare vini alcolici e con un bel tannino.
Le bollicine invece? L’effervescenza di metodo classico e Champagne serve ad elevare la capacità della sapidità e dell’acidità di controbattere grassezza e tendenza dolce. Per cui l’effervescenza è come un super potere. Si chiama in causa nel momento del bisogno. Anche in questo caso ci sono vini già molto conosciuti su cui andare per un abbinamento facile e sicuro. Provateli.
6ª regola: Concordanza
È l’altro macro principio da rispettare, ma uno lo è in particolare modo. Il dolce chiama il dolce. Quindi significa che i nostri dessert devono essere bilanciati con un vino dolce, non ci sono alternative. Servire un vino o uno spumante secco al momento del dolce è un’aberrazione, un omicidio dell’armonia e la fine di tutte le tecniche di abbinamento.
Ci possono essere anche dolci a cui è difficile abbinare un vino, come quelli con un’alta concentrazione di cacao amaro. In quel caso il vino potrebbe non farcela e bisognerebbe chiamare in causa un distillato od un liquore. In certi casi non basta neppure quello, per cui facciamocene una ragione!.
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7ª regola: Intensità e Persistenza
Non dimentichiamo due regole. Se abbiamo di fronte un piatto con grandi qualità di persistenza gusto-olfattiva oppure dotato di grande aromaticità, sarà necessario un vino con lunga persistenza e notevole intensità.
Il vino deve riuscire a bilanciare e perlomeno ad eguagliare i valori messi in campo dal cibo. Qualora non ci riesca, significa che l’abbinamento non è perfetto e quindi non perfettamente armonico.
8ª regola: Innoviamo
Sull’abbinamento cibo-vino è stato scritto molto, quasi tutto. Molti di questi abbinamenti sono frutto delle tradizioni, mentre altri sono merito di chi ha voluto innovare prima di noi. Perché non proviamo a creare nuovi abbinamenti?
Si stanno affacciando anche nuovi mercati al mondo del vino. Chissà che non ci siano vini interessanti da provare.
9ª regola: Evitiamo i danni
So che può non piacere, ma ci sono dei cibi che non si abbinano al vino. Oppure diciamo che è il vino a non sopportarli in modo ideale. Qualche esempio? Carciofo crudo, limone, aceto, macedonia guarnita con un distillato, gelato e sorbetti. Con questi è quasi impossibile abbinare un vino, per varie motivazioni. Abbiamo tanti altri cibi su cui provare l’abbinamento del vino. Su questi lasciamo perdere ed evitiamoci una figuraccia.
10ª regola: Sperimentiamo
Ogni tanto potreste abbandonare i vostri vini preferiti? Vi assicuro che ci sono moltissimi vini interessanti, sia italiani che esteri. Anche se abbiamo le nostre “etichette del cuore”, un pò di sana curiosità qualche volta potrebbe rivelarci gradevoli sorprese. Per esempio, credo che non abbiate bevuto tutti i vini che può offrire la vostra regione. Perfetto, intanto iniziate da quelli.
Adesso tocca a voi. Tutte le guide servono come spunto da mettere in pratica al momento della prova reale ma è la pratica e queste dieci regole che faranno il resto per il corretto abbinamento.
Ovvio che c’è molto dell’altro da sapere, questo è solo l’inizio. Ma se non partite con le vostre sperimentazioni, sarà difficile che potrete migliorare. Quindi, avanti con gli abbinamenti e ricordatevi sempre che ogni grande piatto ha bisogno di un buon vino.
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