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Aretè 2016, la virtù classica raccontata da un vino

Aretè 2016 è un Grillo 100% con il quale la giovane cantina trapanese Anabasis cerca di inseguire la virtù, consapevole che la perfezione non esista ma anche che non ci sia limite alla possibilità di migliorarsi.

Un Grillo con il quale la giovane cantina trapanese Anabasis cerca di inseguire la virtù, consapevole che la perfezione non esista ma anche che non ci sia limite alla possibilità di migliorarsi.

Aretè 2016 Cantine AnabasisCerti vini portano già nel nome dei valori importanti e sono lo specchio della nuova classe di vignaioli che si sta affacciando nel mondo del vino: giovani preparatissimi e con un grosso bagaglio culturale che stanno cambiando, in meglio, il paesaggio agrario. È il caso di Aretè, un Grillo in purezza prodotto da Anabasis un’azienda nata lo scorso anno in provincia di Trapani e che ha prodotto 3 mila bottiglie.

15 ettari coltivati a controspalliera disegnano un tratto delle campagne marsalesi; è in questi terreni sabbiosi che un giovane archeologo ha deciso di piantare le sue viti per dare origine ad una azienda tutta sua. «Il valore aggiunto di un vino è il messaggio che riesce a trasmettere – spiega Michelangelo Alagna, 34 anni, titolare di Anabasis -. Aretè, per gli antichi Greci, era la virtù intesa come valore morale e spirituale. Una dote da conquistare con tanta fatica e dedizione attraverso l’esperienza. In altre parole si può raggiungere solo dopo un lungo e faticoso percorso, dove la virtù è la meta finale. Tutto questo è rappresentato simbolicamente sull’etichetta. Ai più attenti – aggiunge – non sfuggirà il sentiero con il percorso scandito dalle clessidre in un arco temporale simbolico in cui la maturazione della vite coincide con quella dell’uomo. Un percorso in cui la virtù, ovvero il tempio alla fine del sentiero, è sempre molto più avanti rispetto a noi. Con questo Grillo cerco di inseguire quei valori tanto importanti, consapevole del fatto che la perfezione non esiste e che non vi è limite alla possibilità di migliorarsi».


Aretè 2016, la nostra degustazione

Il vino si presenta con un bel colore giallo paglierino, solcato da lievi riflessi verdolini.

 

Al naso è buona sia la finezza che l’intensità. Si percepiscono sentori floreali, note di pompelmo, pesca bianca, essenze agrumate. Ottima l’armonia.

 

In bocca si presenta delicato e vellutato. Ottima l’armonia e buono il corpo. Si percepisce una spiccata sapidità ed una piacevole acidità. Si evolve in un finale equilibratamente dolce, dotato di buona persistenza.

Ideale con frutti di mare, fritture di pesce e verdure, marinati, risotti di pesce, crostacei, formaggi a media stagionatura.

 

La scheda del vino

Nome vino: Aretè 2016
IGT Terre Siciliane
Anno
: 2014
Vitigno: 100% Grillo
Nome cantina: Anabasis
Luogo:
Tipologia: bianco, fermo
Colore: giallo paglierino con lievi riflessi verdolini
Titolo alcolometrico: 13,0 % Vol.
Temperatura di servizio: 10-12° C
Calice: tulipano
Punteggio: 85/100

Anabasis Cantine
C.da Torrelunga Puleo – 91025 Marsala (TP)
www.anabasis.it

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Gianna Bozzali

Allegra, generosa, con tante storie da raccontare, come la gente di Sicilia così sono io. Giornalista, tecnologo alimentare, amo viaggiare per questa grande isola del Mediterraneo e trasformare i miei appunti in racconti da condividere. Un viaggio sensoriale ed emozionale in una terra ospitale per definizione, tra mare, vini autoctoni, prodotti d’eccellenza. Sempre in modalità “ON”. Non riesco a fermarmi!

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