Salute

Dieta e buone abitudini per combattere il reflusso gastroesofageo

È la più frequente patologia del tratto digestivo superiore: ecco quali cibi evitare e quali comportamenti adottare

Dieta per reflusso gastroesofageo

La dieta per reflusso gastroesofageoè una delle principali armi per contrastare un disturbo causato dalla risalita dei succhi gastrici verso l’esofago con conseguenti sintomi fastidiosi e possibili lesioni.

Il passaggio di tali sostanze nell’esofago avviene fisiologicamente durante la giornata, soprattutto dopo aver mangiato, dura pochi secondi e non viene avvertito dal soggetto. Tuttavia, se tali eventi aumentano in termini di frequenza e durata, danno origine a un’infiammazione dell’esofago e a una vera e propria patologia.

Cause del reflusso gastrico

Le possibili cause del reflusso gastroesofageo o gastrico sono riconducibili a meccanismi genetici e ambientali. Fattori di rischio sono l’ernia iatale, l’obesità, il fumo, la gravidanza e l’uso di alcuni farmaci; anche alcune abitudini scorrette possono scatenare i sintomi, quali la frequenza dei pasti, la quantità di cibo ingerito ai pasti, la masticazione, lo stress, l’abitudine a sdraiarsi e a fare sforzi dopo il pasto.

Sintomi della malattia

I sintomi “tipici” di questa patologia sono:

  • rigurgito
  • bruciore allo stomaco
  • dolore toracico
  • esofagite.

Meno frequentemente possono presentaresi sintomi “atipici” come tosse cronica, asma, alterazione della voce, erosione dello smalto dei denti, alterazione delle corde vocali ecc.

L’obesità, o l’eccesso di peso, è il principale fattore di rischio e i soggetti normopeso generalmente sviluppano i sintomi quando il loro peso corporeo aumenta. Non è un caso che una correta dieta per reflusso gastrico possa dare giovamento al verificarsi dei disturbi.

Reflusso gastroesofageo: cause, sintomi e cura
L’obesità è il principale fattore di rischio per reflusso gastrisco. 

Si tratta di una condizione cronica che tende a peggiorare in concomitanza con lo stress o con una dieta particolarmente squilibrata. È opportuno che il paziente, accanto alla terapia medica, segua una dieta corretta e uno stile di vita idoneo, al fine di ridurre o eliminare l’uso dei farmaci.

Stile di vita in caso di reflusso gastroesofageo

L’intervento nutrizionale dev’essere abbinato ad un cambiamento dello stile di vita. È importante assumere determinate norme comportamentali:

  1. Fare pasti poco abbondanti e frequenti nel corso della giornata
  2. Evitare di sovraccaricare lo stomaco di liquidi, soprattutto al momento del pasto, evitando brodi e zuppe
  3. Mangiare lentamente, masticando i cibi adeguatamente prima di deglutire
  4. Non usare indumenti troppo stretti in vita
  5. Astenersi dal fumare
  6. Perdere peso in caso di sovrappeso o obesità
  7. Coricarsi almeno 3 ore dopo aver consumato un pasto.

Alimentazione reflusso gastrico: diete diverse per le fasi acute e stazionarie

La dieta per il reflusso gastroesofageo dev’essere personalizzata in base alle fasi della malattia: acute o stazionarie.

Nella fase acuta si consiglia di mangiare cibi che svolgano un’azione lenitiva sulla parete dello stomaco e dell’esofago mentre vanno banditi i seguenti alimenti:

  • Cibi ricchi di grassi: formaggi molto grassi, dolci, insaccati, carni grasse, fritture, pesce grasso, condimenti grassi
  • Cioccolato e menta
  • Caffè, bevande alcoliche, bevande contenenti cola, bevande gassate
  • Cipolla e aglio
  • Alimenti aciduli come pomodori e agrumi
  • Cibi molto freddi o molto caldi
  • Frutta secca.

È preferibile iniziare il pasto con cibi che lubrifichino l’esofago come vellutate o minestre, consumare verdure cotte a vapore e purea di frutta (banana o mela) dalla consistenza scivolosa, utilizzare il miele per la sua azione lenitiva ed evitare cotture come la frittura.

Vellutate o minestre aiutano a contrastare il reflusso.

Nella fase stazionaria della malattia, è possibile mangiare alimenti solidi. Si consiglia, anche in questo periodo, di prediligere cibi magri ed evitare di assumere liquidi durante i pasti. Inoltre è buona norma consumare alimenti in grado di stimolare i processi digestivi, praticando cotture veloci in padella con olio extra vergine d’oliva come condimento.

Nei soggetti obesi o sovrappeso, la riduzione del grasso addominale porta a miglioramenti significativi della sintomatologia da reflusso.

La fitoterapia tra i rimedi per il reflusso gastrico

Accanto ad una corretta dieta per reflusso gastroesofageo, esistono anche alcuni rimedi naturali da cui ottenere sollievo. Tra questi, i migliori sono la camomilla e la malva. La prima ha proprietà lenitive e calmanti, riduce gli spasmi dello stomaco e contrasta l’infiammazione mentre la malva ha un’azione lenitiva, antinfiammatoria ed emolliente. Le sue foglie sono ricche di mucillagini in grado di formare uno strato protettivo emolliente sui tessuti con i quali viene in contatto proteggendoli da agenti irritanti. La malva è ricca di principi calmanti.

Dieta per reflusso gastroesofageo: cause, sintomi e cura
Camomilla e malva sono rimedi naturali contro il reflusso gastroesofageo.

Qui vi abbiamo dato una serie di informazioni per comprendere le caratteristiche del reflusso gastrico e alcuni consigli utili ma è sempre necessario rivolgersi ad un medico per un consulto, soprattutto nei casi in cui il problema sia frequente e diventi patologico.

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Valentina Lopez

Biologa nutrizionista di Torino, iscritta all'Ordine Nazionale dei Biologi. La mia professione rappresenta una scelta di vita e una grande passione da sempre. Credo che la piena conoscenza del cibo che si porta in tavola sia il primo passo per vivere in salute, ed è questo che cerco di trasmettere tutti i giorni.

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