Dolci e frutta

Pastèis di Belèm, i pasticcini di Lisbona dalla ricetta segreta

Chi è stato in vacanza nella capitale portoghese avrà sicuramente assaggiato i popolari dolci a base di pasta sfoglia e crema, con la superficie bruciacchiata e una spolverata di zucchero a velo e cannella.

Pastèis de Belèm: storia e ricetta dei pasticcini di Lisbona
Una ricetta che si avvicina molto a quella segreta dei Pastèis de Belèm (Foto © Carmen Bilotta).

I Pastèis de Belèm (pastel al singolare) sono pasticcini tipici di Lisbona a base di pasta sfoglia e crema, con la superficie bruciacchiata e una spolverata di zucchero a velo e cannella.

Ideali per un caffè o una merenda golosa, come pure per chiudere in dolcezza un pranzo, si servono appena scaldati così da assaporare e apprezzare al meglio la cremosità della farcitura e la croccantezza del guscio esterno.

In alternativa al caffè si può scegliere di accompagnarli con un buon bicchiere di vino e, in questo caso, la scelta migliore non può che ricadere sul Porto, altra specialità portoghese, oppure su un vino italiano come il Moscato DOCG.

Pastèis de Belèm: storia e ricetta dei pasticcini di Lisbona
Sulla superficie dei Pastèis de Belèm, la crema viene caramellata (Foto © Carmen Bilotta).

Pastèis de Belèm Lisbona, i dolci più buoni della città

Se non li avete mai visti prima, i Pastèis de Belèm potrebbero sembrare bruciati, invece questa è proprio la loro caratteristica. La crema in cottura, infatti, si caramella creando un mini boccone paradisiaco. Non c’è da stupirsi che siano considerati dai più come i dolci più buoni di Lisbona.

Qual è la differenza tra Pastèis de Belèm e Pastèis de Nata

Anche se ne troverete di simili e altrettanto buoni nei tanti caffè e pasticcerie della città, gli originali Pastèis de Belèm si trovano solo nella più antica e omonina pasticceria della capitale lusitana, la fabbrica di quel peccato di gola che in tutto il Portogallo si chiamano Pastèis de Nata.

La pasticceria Pastèis de Belèm oggi è un affollatissimo locale che sforna pasticcini dalle otto a mezzanotte, più di ventimila al giorno. Alla Confeitaria de Belèm i pasteis vengono serviti tiepidi o confezionati in scatole di cartone da portare via.

Pasticceria Pastèis de Belèm Lisbona
La Pasticceria Pastèis de Belèm di Lisbona (Foto © Facebook).

Esistono molte varianti del Pastel de Nata ma un solo modo, frutto di una ricetta segretissima, per realizzare il Pastel de Belèm. La pasticceria più famosa di Lisbona prepara il pasticcino secondo la ricetta originale e non a caso, infatti, sorge accanto al Monastero di Jerònimos, il luogo in cui fu realizzata per la prima volta questa tortina croccante all’esterno e cremosa all’interno.

Solo tre persone, ancora in vita, conoscono la ricetta originale con ingredienti e dosaggi precisi. Si dice che sia il segreto meglio custodito di Lisbona e i suoi depositari giurano solennemente che non renderanno mai pubblica la ricetta. Per tale motivo la vendita di questi dolci, al di fuori della pasticceria, è consentita solo denominando il prodotto come Pastèl de Nata, mentre la denominazione Pastèl de Belèm può essere utilizzata solo per i prodotti realizzati dalla Fabrica.

Storia, segreti e misteri dei dolcetti portoghesi

Attorno alla ricetta dei Pastèis de Belèm sembra ruotare un alone di mistero. Quel che si sa è che essa è tuttora custodita gelosamente dalla Oficina do Segredo situata proprio nella Fabrica dos Pastèis de Belèm.

L’origine del Pastèl de Belèm pare risalire agli inizi del XIX secolo e sarebbe da rintracciare tra le mura del Mosteiro dos Jerònimos, che sorgeva nei pressi di una raffineria della canna da zucchero. Si crede che la sua formula magica sia stata un’invenzione di uno dei monaci che vivevano proprio nel monastero.

In quegli anni, sull’onda della rivoluzione liberale che investì anche il Portogallo, gli ordini religiosi furono estinti e i conventi nazionalizzati. Molti luoghi di culto, come appunto i monasteri, furono chiusi e abbandonati e i lavoratori laici che ivi risiedevano e operavano, tra cui i pasticceri, furono costretti a cercare lavoro fuori. Si racconta che proprio il pasticcere di Jerònimos, custode dell’antica ricetta, fosse andato a lavorare nella raffineria di zucchero che sorgeva accanto al monastero.

Nel giro di qualche anno i pasticcini iniziarono ad essere venduti al pubblico, una scelta che ne decretò ben presto un successo tale da varcare i confini nazionali, raggiungendo New York e perfino il Giappone, un fatto questo che trasformò immediatamente questo pasticcino in un vero e proprio simbolo del Portogallo, garantendogli popolarità in tutto il mondo, anche grazie alle ex colonie in Asia e alla lungimiranza di alcuni imprenditori illuminati, nonché agli investimenti della politica.

Secondo le fonti, la preparazione originale inizialmente fu trasmessa a soli 5 maestri pasticceri che in segreto presero a loro volta a tramandarla alle generazioni successive. Leggenda o meno, quel che è certo è che i Pastèis de Belèm vengono realizzati ininterrottamente fin dal 1837, data ufficiale di apertura della pasticceria più popolare di Lisbona.

I tentativi di imitazione

Negli anni, non sono certo mancati i tentativi di imitare il lavoro del pasticcere di Jerònimos, che pare si alzasse all’alba per modellare in gran segreto i suoi capolavori, seguendo i dettami del frate inventore della ricetta. Tutto ciò avveniva al chiuso di una stanza, lontano da occhi indiscreti, dunque senza che nessuno potesse accedervi.

Per proteggersi dalle imitazioni, il proprietario della pasticceria decise di registrare in segreto il brevetto della ricetta che attualmente è conosciuta da un pasticcere che lavora nella casa di produzione da oltre cinquant’anni e da due fidatissimi aiutanti. Ancora oggi i Pastèis vengono realizzati in una stanza segreta e solo in un secondo momento essi sono assemblati sotto gli occhi dei clienti.

I tre detentori del segreto hanno dovuto fare giuramento e sottoscrivere un atto che impone lorodi non rivelare mai il segreto della ricetta.

Un successo che alimenta studi e ricerche

Il successo di questi dolci, così raffinati e graditi al pubblico è stata perfino oggetto di studio. Pedro Clorinha, il gestore della Casa dal 1984, ha visto passare per la sua pasticceria le più svariate richieste da parte di giovani studenti fino ai dottorandi di Antropologia, tutti incuriositi dal fenomeno “Pastel de Belèm”. Lui stesso del resto è un appassionato studioso della storia dei suoi celebri pasticcini, di cui conserva accuratamente stampe, ritagli di giornale, fotografie e qualsivoglia curiosità ad essi ascrivibile, come pure gli autografi delle celebrità passate di lì.

La ricetta Pastèis de Belèm

Ricreare i Pastèis de Belèm è ovviamente impossibile per tutti i motivi fin qui illustrati ma possiamo provare a riprodurre i Pastèis de Nata. La loro preparazione richiede tempo e pazienza ma ne vale la pena, il risultato é sorprendente.

Pasteis de Nata (Foto © Carmen Bilotta).

Alcuni si saranno già imbattuti in una delle tante ricette che circolano in rete, spesso non corrette a partire dall’uso della pasta sfoglia pronta e della crema che con la nostra crema pasticcera ha poco o nulla a che vedere.

Per assicurarci di riprodurre dei Pasteis de Nata più simili possibile all’originale, abbiamo chiesto la ricetta ad una donna portoghese e, dopo essere stata collaudata a lungo, la riteniamo quella che garantisce un risultato più simile all’originale.

Dove acquistare i Pastèis de Belèm

La Pasticceria Pastèis de Belèm si trova nel quartiere di Belèm di Lisbona, non troppo distante dalla famosa torre. Potete scegliere di arrivarci comodamente con il tram 15 che parte da Praca do Comerio.
Il costo di un Pastel de Belém si aggira su circa 1,15 euro.

Pasticceria Pastèis de Belem
Indirizzo: Rua de Belem 84-92, Lisbona (www.pasteisdebelem.pt)
Orari di apertura: sempre aperto, orario continuato 08.00/23.00
Tipo di cucina: pasticceria tipica portoghese
Ambiente: molto storico con azulejos (mattonelle) tipiche portoghesi ovunque. Servizio veloce e davvero molto cortese.

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Dosi:
Per circa 30 Pastèis de Nata
Difficoltà:
Media
Costo:
Basso
Tempo:

1 ora

Tempo Cottura:

32 minuti circa

 
 
Forno:

230°

Dosi:
Per circa 30 Pastèis de Nata
Difficoltà:
Media
Costo:
Basso
Tempo:

1 ora

Tempo Cottura:

32 minuti circa

Forno:

230°

Per la pasta sfoglia

  • 400 g di farina 00
  • 190 ml di acqua
  • 160 g di burro
  • un pizzico di sale

Per lo sciroppo di zucchero

  • 300 ml di acqua
  • 400 g di zucchero
  • la scorza grattugiata di 2 limoni
  • mezzo cucchiaino di cannella in polvere

Per la crema

  • 60 g di farina 00
  • 30 g di maizena
  • 600 ml di latte
  • 2 uova e 4 tuorli
  • un pizzico di sale

E per finire

  • Zucchero a velo o cannella per spolverare (facoltativo)
  • Una ventina di stampini di carta o per muffin

Preparazione della pasta sfoglia

Non pensate di utilizzare la pasta sfoglia già pronta per guadagnare tempo. Restereste francamente delusi, ottenendo un pasticcino che non ha nulla a che vedere con il guscio croccante dei Pasteis de Nata portoghesi. Seguite le seguenti indicazioni per non sbagliare.

  1. In una ciotola mettete la farina e un pizzico di sale. Aggiungete l’acqua a poco a poco e impastate fino ad ottenere un impasto liscio e omogeneo per i Pasteis de Nata
  2. Avvolgete l’impasto nella pellicola trasparente per alimenti e fatelo riposare per 40 minuti a temperatura ambiente
  3. Su un piano leggermente infarinato stendete l’impasto con il mattarello dandogli la forma di un rettangolo molto sottile. Spalmate con un coltello 45 grammi di burro morbido a temperatura ambiente su due terzi del rettangolo e lasciando libero un terzo
  4. Fare la piega a libro; ripiegate prima la parte non imburrata e poi quella imburrata. Stendete il panetto nuovamente con il mattarello, riformate un rettangolo e spalmate altri 45 g di burro con la stessa modalità precedentemente descritta. Ripetere la stessa piega. Avvolgere il panetto nella pellicola trasparente per alimenti. Mettere in frigo per un’ora
  5. Stendere nuovamente il panetto e dargli la forma di un rettangolo su cui spalmate il burro. Arrotolate il rettangolo su sé stesso strettamente fino ad ottenere un cordone. Dividete il cordone in tre pezzi (per maneggiarlo meglio) e avvolgetelo nella pellicola per alimenti. Mettete in freezer per 30 minuti circa
  6. Togliete dal congelatore e tagliate i cordoni in pezzi ci circa 2 cm. Con le mani bagnate di acqua, schiacciate i pezzi di impasto formando una sfoglia circolare che dovrete mettere negli stampini di carta. La pasta sfoglia deve superare leggermente il bordo dello stampo.

Preparazione dello sciroppo di zucchero

  1. Versate in un pentolino l’acqua, lo zucchero, la cannella e la scorza grattugiata dei limoni
  2. Portare a ebollizione e fate cuocere per qualche minuto. Togliete dal fuoco e fate raffreddare

Preparazione della crema dei Pasteis de Nata

  1. In una pentola mettete la farina, la maizena, il pizzico di sale. Aggiungete il latte a poco a poco e mescolate con una frusta fino ad ottenere un composto senza grumi. Mettete sul fuoco, mescolate e cuocete fino a che la crema si addensa
  2. Versate la crema in una ciotola capiente. Aggiungete il composto di acqua e zucchero a poco a poco e mescolate con la frusta
  3. Aggiungete le due uova e i tuorli e mescolate con la frusta fino a ottenere una crema ben amalgamata e piuttosto liquida.

Cottura in forno

  1. Preriscaldate il forno a 230 gradi. Versate la crema negli stampini arrivando poco sotto il bordo
  2. Cuocete in forno per 30 minuti e poi 2-3 minuti in funzione grill in modo che la crema pasticcera gratini leggermente
  3. Togliete i Pastèis de Nata dagli stampini di carta forno
  4. Prima di servirli, potete spolverizzarli con zucchero a velo o cannella, ma sono buoni anche senza
  5. L’ideale sarebbe servirli appena tiepidi. Provateli è certamente vi conquisteranno per la loro morbidezza cremosa e la caratteristica crosta caramellata che li rendono unici e indimenticabili.

Per cuocere i Pastèis de Nata utilizzate pure gli stampini per i muffin ma evitate quelli in alluminio monoporzione, perché troppo grandi. Otterrete dei pasticcini enormi che richiederebbero tempi di cottura più lunghi.

Valori nutrizionali (porzione 100 g)

  • Energia 1054 kJ 13% 252 kcal
  • Grassi 9.50 G 14%
  • Grassi Saturi 5.800 G 29%
  • Carboidrati 35,80 g 14%
  • Zuccheri 22,50 g 25%
  • Proteine 5,00 g 10%
  • Sale 0,40 g 7%
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Carmen Bilotta

Filosofa di formazione, antropologa per scelta. Mi considero un’antropologa-scrittrice errante e curiosa, animata dal desiderio di conoscere e far conoscere luoghi e culture altre. Mi occupo di cibo, marketing territoriale, esperienze di recupero, tutela e valorizzazione delle antiche varietà locali nel campo dell’agro-biodiversità.

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