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PNRR: gli obiettivi conseguiti e da conseguire per il comparto agricolo

L’erogazione dei contributi a fondo perduto e dei prestiti, è subordinata al conseguimento di un certo numero di milestone e target relativi alle varie misure. Al riguardo, la Prima relazione sullo stato di attuazione del Piano evidenzia che sono stati raggiunti tutti i 51 traguardi e obiettivi previsti per il 2021, ma il Governo dovrà continuare a vigilare attivamente e a rendicontare fino al completamento previsto per il 2026

PNRR in agricoltura: obiettivi conseguiti e da conseguire

Anche per il settore primario è tempo di fare un primo bilancio sullo stato di attuazione delle misure del PNRR – Piano nazionale di ripresa e resilienza, trasmesso alla Commissione europea il 30 aprile 2021, e rispetto al quale l’Italia ha richiesto il massimo delle risorse disponibili, pari a 191,5 miliardi di euro, di cui 68,9 miliardi in sovvenzioni e 122,6 miliardi in prestiti.

PNRR in agricoltura: obiettivi conseguiti e da conseguire

I fondi destinati all’agricoltura, i quali ammontano a 4,88 miliardi di euro totali, sono riferibili per lo più alla Missione 2 ed attengono, nello specifico, agli investimenti relativi allo sviluppo della logistica nei settori agroalimentare, pesca e assimilati, al parco agrisolare, all’innovazione e meccanizzazione del settore agricolo e alimentare, alla resilienza dell’agro-sistema irriguo e ai contratti di filiera e di distretto.

Ciascun intervento, in ossequio al principio “Do No Significant Harm” (DNSH), cristallizzato all’articolo 17 del regolamento (UE) 2020/852, non deve arrecare un danno significativo all’ambiente, garantendo – in sostanza – la conservazione delle risorse naturali. Sul punto, il comparto agricolo è da sempre caratterizzato da un contemperamento di contrapposte esigenze.

Se da un lato, infatti, vi è la necessità di continuare a difendere la competitività del settore, posti di lavoro e adeguati livelli reddituali, dall’altra parte permane l’urgenza di salvaguardare l’ecosistema, assicurando la sostenibilità dei mezzi e delle tecniche utilizzate, anche alla luce dell’ormai improcrastinabile tema del cambiamento climatico.

Dettaglio delle singole misure

Passando nel dettaglio delle singole misure, per quanto concerne gli investimenti relativi allo sviluppo della logistica nei settori agroalimentare, pesca e assimilati, va precisato che l’Italia parte svantaggiata perché soffre di una cronica inefficienza delle infrastrutture che la porta a rivestire – a livello mondiale – il 18° posto.

L’intervento in questione vuole prima di tutto agevolare il trasporto alimentare, riducendo, nello stesso tempo, l’impatto ambientale e i costi economici. Per questo aspetto, entro la fine del 2022, è prevista la pubblicazione della graduatoria finale del regime degli incentivi alla logistica. Entro il 2026, invece, dovranno essere attivati almeno 48 interventi di riferimento.

PNRR in agricoltura: obiettivi conseguiti e da conseguire
Una delle misure deve agevolare il trasporto alimentare, rendendolo più sostenibile. 

La misura parco agrisolare concerne principalmente la rimozione e lo smaltimento dei tetti esistenti nelle strutture adibite alla produzione agricola al fine di procedere alla costruzione di nuovi tetti isolati. È prevista anche l’installazione di pannelli solari e la creazione di sistemi automatizzati di ventilazione e raffreddamento. Al riguardo, lo scorso 25 marzo il ministro Patuanelli ha firmato il decreto che detta le direttive per l’avvio della misura.

Produzione e trasformazione dell’olio di oliva

L’investimento relativo alla innovazione e meccanizzazione del settore agricolo e alimentare avrà una particolare incidenza nella produzione e trasformazione dell’olio di oliva, ambito trainante del Made in Italy e delle connesse operazioni commerciali. Sul punto, saranno ammodernati i macchinari agricoli, il parco automezzi, le fasi di lavorazione, stoccaggio e confezionamento dei prodotti alimentari.

Dal punto di vista attuativo, il 31 marzo è stato adottato un decreto del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali per l’ammodernamento dei frantoi oleari, con una dotazione complessiva pari a 100 milioni di euro.

Le misure a protezione della risorsa acqua

In un contesto in cui le variazioni a lungo termine delle temperature e dei modelli meteorologici rappresentano un dato da tenere in debita considerazione, si avverte l’impellenza di proteggere il bene primario acqua. Con la misura sulla resilienza dell’agro-sistema irriguo, dunque, si vuole procedere a un efficientamento dei sistemi di irrigazione e alla predisposizione di contatori e idonee tecnologie per ridurre le perdite.

Sotto il profilo delle azioni già avviate, a settembre del 2021 sono stati definiti i progetti ammissibili al finanziamento. Nel successivo novembre è stato approvato il piano che avvia le verifiche sui citati progetti candidati al finanziamento.

Uno degli obiettivi del PNRR è quello di proteggere il bene primario acqua.

Contratti di filiera e di distretto

Infine, figurano i contratti di filiera e di distretto che fanno capo al Piano Nazionale per gli investimenti Complementari al PNRR (PNC), istituito con il decreto-legge 59 del 2021.

I contratti di filiera sono uno dei principali strumenti di sostegno alle politiche agroindustriali gestiti dall’Amministrazione e si sostanziano, essenzialmente, in accordi tra il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali e i soggetti beneficiari per la realizzazione di un programma integrato di investimenti nei diversi segmenti della filiera. La misura in questione vuole potenziare le relazioni intersettoriali, migliorando la posizione degli agricoltori nella catena del valore. Proprio di recente, il 22 aprile, è stato pubblicato il bando per i contratti di filiera per il settore agroalimentare, mentre nelle prossime settimane è prevista la pubblicazione degli avvisi relativi ai distretti del cibo e agli altri settori, in primis quelli della pesca e dell’acquacoltura.

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Selena Vacca

Esperta di legislazione agroalimentare e consulente prestata alle Istituzioni. Una laurea in Giurisprudenza, diversi master e la passione per il mondo enogastronomico declinato in maniera sostenibile. Nata in Ciociaria, stabile a Roma, giro il mondo ma torno sempre nella terra d’origine con due intenti: assaporare prodotti rigorosamente 100% bio e rubare alla nonna la ricetta del pollo con le patate. Il mio motto? Niente è impossibile!

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