Il “mito” dell’enologia è raccontato nella prima opera dell’Ambassadeur du Champagne in Italia 2018. Un volume che ha il pregio di spiegare in maniera esperta la denominazione più famosa del mondo, con un linguaggio semplice e fruibile da tutti
Storia, passione e savoir faire in vigna e in cantina: lo champagne ha da sempre evocato emozioni e sensazioni, esperienze sensoriali uniche e coinvolgenti.
Le stesse che si provano leggendo “Il suono dello champagne”, il primo libro di Pietro Palma, Ambassadeur du Champagne en Italie nel 2018 e Chevalier de l’Ordre des Coteaux de Champagne.
Il suono dello champagne, di Pietro Palma
Scordatevi nomi ed etichette, voli pindarici e leggende da favola a cui tanti (e troppi) testi ci hanno abituato: il libro edito da Edizioni Ampelos è, infatti, un vero e proprio racconto divulgativo, una full immersion nel magico mondo delle bollicine francesi, scritto con maestria e tecnica da chi lo champagne lo conosce davvero.
Classe 1974, enotecario a Firenze, Pietro Palma è al suo primo libro (Foto © Edizioni Ampelos).
Pietro Palma, dal catasto al mondo effervescente dello champagne
Da vent’anni nel mondo del vino, Pietro Palma è, infatti, enotecario presso Pitti Gola e Cantina in piazza Pitti a Firenze, nonché sommelier e formatore per scuole ed enti pubblici e privati. Un uomo che ha fatto della sua passione per lo champagne un motivo di vita, chiudendo un avviato studio da geometra.
Arriva ora anche il suo primo libro, “Il suono dello champagne”, trecento pagine scritte dopo anni di ricerche e di lavoro, fortemente voluto e realizzato grazie anche ad Andrea Fattizzo di Edizioni Ampelos.
Un progetto dall’alto valore tecnico, per nulla didascalico e spiegato in modo semplice, che diventa un vero e proprio percorso di apprendimento per i meno esperti e con uno sguardo particolarmente completo per gli amanti delle bollicine d’Oltralpe.
Il suono dello champagne: dalla storia alle tecniche produttive
Quattordici capitoli corredati dalle info grafiche di Irene Biancalani, in cui lo champagne è trattato sapientemente dalla A alla Z, dai vigneti, alla storia, passando per vinificazione e degustazione.
Temi complessi come il segreto del dosaggio, particolarmente caro a Palma, sono scritti volutamente con un linguaggio semplice e diretto al punto.
«È difficile spiegare una cosa complessa con termini chiari e comprensibili – spiega l’autore – Volevo dare un taglio che fosse fruibile da tutti, anche a chi non ha mai fatto un corso da sommelier»
Un obiettivo che è ben riuscito all’autore del libro, in grado di darci strumenti utili per comprendere ma anche degustare lo champagne.
Il ritmo della narrazione è quello giusto, né lento né veloce, senza essere inutilmente prolisso né monumentale: la prefazione del Master of Wine Gabriele Gorelli e la quarta di copertina del celebre wine writer Armando Castagno sono il battesimo di un’opera che risulta tra le più interessanti in circolazione, forse unica nel panorama dei libri scritti in italiano sullo champagne.
Ogni capitolo è a sé stante, tale da poter passare da un argomento all’altro senza perdere il filo di un discorso che presenta mille sfaccettature, proprio come la sinfonia di un’orchestra.
A pensarci bene, lo champagne ha davvero una certa similitudine con la musica. Come la costruzione di una melodia, la sua produzione richiede attenzione alla sequenza degli eventi, iniziando con alcune note di base per poi aggiungerne gradualmente tante altre.
La vera magia dello champagne risiede proprio nella sua complessità: il libro di Pietro Palma ne spiega saggiamente tutti i componenti che lavorano insieme per creare un’armonia gustativa che nessun vino al mondo è in grado di offrire.
Ci sono tanti libri sull’argomento, tante opzioni tra cui scegliere ma “Il suono dello champagne” merita fra tutti, auspicabile anche come libro di testo nelle scuole per sommellerie.
Perché sullo champagne, così come nella vita, non si finisce mai di imparare.
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Il suono dello champagne |
