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Balena nel piatto: un controverso ritorno nella cucina giapponese, tra implicazioni etiche e sostenibilità

Carne di balena: un controverso ritorno nella cucina giapponese
Donburi con balena (Foto © Gabriele Pasca).

L’antica tradizione della caccia al cetaceo e l’evoluzione della gastronomia nipponica tra innovazioni culinarie, sfide ambientali e dibattiti sulla conservazione delle specie

In Giappone, la cucina basata sulla balena sta vivendo un vero e proprio rinascimento, rivelando nuovi e intriganti sapori per il palato dei visitatori e degli appassionati di gastronomia. Tuttavia, tale rinascita avviene in un contesto di crescente preoccupazione per la conservazione delle specie e la sostenibilità dell’industria di caccia a questi mammiferi marini

Una scena della caccia alla balena
Scena di caccia alla balena sulle coste delle isole Goto in Giappone.

Carne di balena: tradizione antica, dibattito moderno

Questa tradizione risale a centinaia di anni fa e si è evoluta nel corso del tempo, diventando un elemento distintivo della cultura giapponese. La pratica, però, ha subito delle restrizioni a livello internazionale a partire dagli anni ’80, a causa della crescente preoccupazione per la conservazione di questi giganti marini. Negli ultimi anni, il Giappone ha ripreso la caccia, suscitando attenzione e dibattito.

Nonostante l’interesse per la cucina basata sul cetaceo, l’industria della caccia in Giappone sta attraversando un periodo di difficoltà, con una domanda in calo e crescenti pressioni da parte della comunità internazionale per porre fine a questa pratica. Il consumo di carne di balena è diminuito nel tempo, e oggi rappresenta solo una piccola frazione del mercato alimentare giapponese.

Carne di Balena in vendita ad un mercato di Tokyo (Foto © Stefan Powell attraverso Wikimedia commons).

Un’industria in difficoltà

La riduzione della domanda è dovuta in parte alla crescente consapevolezza delle questioni ambientali e alla preoccupazione per la conservazione delle specie. Inoltre, le nuove generazioni di giapponesi tendono a preferire altre fonti di proteine, come il pesce e la carne di manzo o maiale, piuttosto che quella di questi mammiferi marini.

Quindi, mentre alcuni celebrano il ritorno di questa antica tradizione, altri esprimono preoccupazione per le possibili ripercussioni sulla conservazione delle specie di cetacei e sull’ecosistema marino. Il dibattito etico intorno al consumo della carne di balena coinvolge sia la comunità internazionale che quella giapponese, portando alla luce questioni legate alla sostenibilità, alla protezione delle specie in via di estinzione e alla responsabilità umana nei confronti dell’ambiente.

Ganso Kujiraya: tra tradizione e innovazione

Nonostante le polemiche, la cucina basata sul cetaceo in Giappone continua a evolversi e a conquistare il palato di chi è alla ricerca di sapori autentici e singolari. Le tecniche culinarie tradizionali sono state tramandate di generazione in generazione, e oggi i cuochi giapponesi stanno sperimentando nuove ricette e combinazioni di sapori per valorizzare questo ingrediente pregiato. Tra i piatti più conosciuti a base di balena troviamo il sashimi, il kujira no tatsuta-age (fritto nello stile tatsuta) e lo stufato.

Sashimi di balena (Foto © Gabriele Pasca).
Filetto di balena scottato (Foto © Gabriele Pasca).
Kujira no tatsuta-age (Foto © Gabriele Pasca)

Uno dei più rinomati ristoranti che offre una vasta selezione di piatti a base di questi giganti marini è il Ganso Kujiraya di Tokyo. Fondato nel 1961, il locale è noto per la sua atmosfera tradizionale giapponese e per la qualità dei suoi piatti: una varietà di preparazioni, che spaziano dalle ricette classiche, come il sashimi e il kujira no tatsuta-age, a creazioni più moderne e audaci. La qualità degli ingredienti e la freschezza della carne, selezionata con cura dai fornitori locali, sono elementi distintivi del ristorante.

La visita a Ganso Kujiraya è un’occasione per approfondire la cultura e la tradizione giapponese, scoprendo un aspetto della gastronomia del Paese del Sol Levante che suscita interesse e dibattito.

Tra consumo, etica e sostenibilità ambientale

Il consumo di carne di cetaceo in Giappone mette in luce la complessità delle questioni etiche legate alla gastronomia e alla conservazione delle risorse naturali. La cucina a base di questi mammiferi marini offre un’opportunità per riflettere sul nostro rapporto con l’ambiente e sulle scelte che facciamo in termini di alimentazione.

Insomma, senz’altro un fenomeno gastronomico affascinante, che affonda le sue radici in una tradizione antica e si proietta verso il futuro con nuove proposte culinarie. Allo stesso tempo, il dibattito etico che circonda questa pratica sollecita una riflessione più ampia sul nostro ruolo nel preservare la biodiversità e nell’assicurare un futuro sostenibile per il nostro pianeta.

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Gabriele Pasca

Gastroturista per passione, cuoco per necessità, giornalista per pigrizia, scrittore per errore. Nato nel poco lontano 1992, in un paese «a sud del sud dei santi». Recensisco, viaggio e sperimento: sempre meglio che lavorare.

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