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La Sardegna del Vino: è online la Guida ai Migliori Vini del 2025

Vigna di Iolei ad Oliena in Sardegna
La Vigna di Iolei a Oliena, una delle eccellenze presenti in Guida (Foto © Vinodabere.it).

La settima edizione edita da Vinodabere.it e curata dal giornalista Maurizio Valeriani, rivela i segreti dell’eccellenza enologica sarda tra numeri e qualità da record

La Sardegna, con la sua storia millenaria e il suo territorio incontaminato, è una delle regioni italiane più affascinanti per gli amanti del vino.

Produzioni uniche e di carattere, grazie all’enorme varietà di microclimi e suoli, che riflettono l’anima selvaggia e autentica di questa terra.

Guida ai Migliori Vini della Sardegna 2025

Negli ultimi anni, il panorama enologico sardo ha visto un costante aumento in termini di qualità, con sempre più cantine che si dedicano alla valorizzazione dei vitigni autoctoni e delle tradizioni locali: è questa, in sintesi, l’analisi attenta e puntuale della sesta edizione della “Guida ai Migliori Vini della Sardegna 2025” edita da Vinodabere.it

Un punto di riferimento imprescindibile, ormai alla sua settima edizione, che si propone di fornire un quadro completo e aggiornato dei migliori vini dell’isola, offrendo agli appassionati e agli addetti ai lavori uno strumento prezioso per orientarsi tra le eccellenze enologiche sarde.

La Sardegna di Vinodabere.it: una mappa dell’eccellenza

La guida è strutturata in 38 sottosezioni, permettendo di esplorare in profondità tutte le realtà territoriali ed espressive dell’isola, premiandone le eccellenze.

Sono stati infatti oltre 800 i vini degustati, tra questi, ben 385 campioni hanno ottenuto una recensione e un punteggio superiore a 90/100, dimostrando così l’altissimo livello medio della produzione vinicola sarda.

Non si parla più solo di “Cannonau” o “Vermentino” al singolare, quindi, ma di una pluralità di espressioni che rappresentano il “piccolo continente” in bottiglia.

Un’edizione che ha visto emergere più di 118 vini che hanno superato i 98 punti, ottenendo la Standing Ovation, e 8 etichette che hanno raggiunto la perfezione con 100/100, confermandosi come i portabandiera dell’enologia sarda.

Il direttore di Vinodabere.it Maurizio Valeriani
Maurizio Valeriani, direttore di Vinodabere.it e curatore della guida (Foto © Vinodabere.it)

Il lavoro della redazione: un’analisi accurata e imparziale

La guida è il frutto di un lavoro scrupoloso da parte della redazione di Vinodabere.it, sotto la guida attenta del suo direttore Maurizio Valeriani e dal giornalista Antonio Paolini.

Un team composto da Salvatore Del Vasto, Paolo Frugoni, Maurizio Gabriele, Emanuele Giannone, Luca Matarazzo, Daniele Moroni, Gianmarco Nulli Gennari, Pino Perrone, Emanuela Pistoni, Stefano Puhalovich, Franco Santini, Gianni Travaglini e Paolo Valentini.

Tutte le degustazioni sono state effettuate rigorosamente alla cieca e in panel, con punteggio finale desunto dalla media aritmetica dei giudizi degli assaggiatori/autori: ogni vino è stato, inoltre, esaminato non solo per le sue qualità organolettiche, ma anche per la capacità di esprimere il territorio e la tradizione da cui proviene.

Un percorso accompagnato dal Consorzio per la Tutela del Formaggio Pecorino Romano, che ha sede in Sardegna, maestra assoluta di caseificazione di tutto il Centro tirrenico.

I vini sardi: un tesoro enologico da scoprire

L’esempio più lampante è quello del Cannonau, il vitigno bandiera, lontano ormai anni luce dal modello di vino alcolico e pesante, espresso ora a seconda delle zone di nascita e allevamento delle uve.

Dalla viticoltura di montagna della vocatissima comunità di Mamoiada ad aerali altrettanto storici come Oliena (con il suo Nepente), Orgosolo, Dorgali, l’Ogliastra, la Romangia, e perfino la Gallura, che mostra ultimamente di sapersi districare abilmente anche con le varietà a bacca rossa.

Restando in tema di sorprese, ne ha regalato di belle anche Mandrolisai, territorio di grande tradizione enoica (ma fin qui non premiata a sufficienza da fama e fortuna) che con la sua omonima denominazione raccoglie ormai più di 20 produttori, autori di vini di carattere, personalità e alto rango.

Convince sempre più il Cagnulari, una varietà presente soprattutto nel Nord-Ovest dell’Isola, e si costituisce a Sant’Antioco la Comunità del Carignano a Piede Franco, a dimostrazione della volontà di unire le forze per il territorio.

Copertina della guida ai migliori vini della sardegna
La settima edizione della guida ai migliori vini della Sardegna è disponibile on line (Foto © Vinodabere.it)

Una guida per tutti: appassionati e professionisti

La “Guida ai Migliori Vini della Sardegna 2025” non è solo un riferimento per i professionisti del settore, ma si rivolge anche ai semplici appassionati, offrendo descrizioni dettagliate e consigli su come apprezzare al meglio ogni vino.

L’obiettivo di Vinodabere.it è infatti quello di avvicinare il grande pubblico all’enologia sarda, rendendo accessibili informazioni e curiosità che spesso rimangono confinate agli addetti ai lavori.

Ne è la prova l’evento-vetrina organizzato ogni anno a Roma nel mese di gennaio, premiato dalla partecipazione numerosa di stampa e operatori, ma anche da un folto pubblico di appassionati.

Questa nuova edizione della guida rappresenta quindi un tributo alla cultura del vino sardo, celebrando la ricchezza e la diversità di un’isola che ha ancora molto da offrire. Uno strumento prezioso consultabile gratuitamente online, per esplorare le meraviglie enologiche della Sardegna, scoprendo vini che sanno raccontare, attraverso ogni sorso, la storia e l’identità di un territorio unico.

Per consultare la Guida: vinodabere.it

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