Salute

Colon irritabile: i benefici della pectina

È uno dei disturbi intestinali più frequenti e fastidiosi, al punto da diventare invalidante se non gestito correttamente. Dieta e stile di vita sano, sono i primi rimedi da adottare

Sintomi della Sindrome del colon irritabile
La sindrome del colon irritabile colpisce più donne che uomini.

La sindrome del colon irritabile è uno tra i disturbi del tratto gastrointestinale che viene diagnosticato con più frequenza e che generalmente colpisce maggiormente le donne, sebbene gli uomini non ne siano affatto immuni. Tra le diverse disfunzioni provocate da questo problema si segnalano una modifica del canale intestinale, una variabilità della stipsi e, quasi sempre, una forte tensione addominale.

Come si manifesta il problema

La sindrome del colon irritabile si manifesta con diversi alcuni sintomi e, a quelli già citati, spesso si aggiungono l’alternanza tra diarrea e stitichezza, nausea, dolore addominale e flatulenza. Tuttavia, tra le manifestazioni particolarmente invalidanti c’è l’urgenza all’evacuazione dopo i pasti.

Per attenuare il disturbo, è innanzitutto molto importante seguire uno stile di vita sano, a partire dalla tavola e inserire nella dieta cibi astringenti per la diarrea. Infatti, sebbene l’irritabilità del colon abbia una forte componente psicologica è anche vero che l’alimentazione può svolgere un ruolo chiave nella prevenzione e limitazione dei sintomi. Attraverso una dieta mirata infatti, è possibile tenere sotto controllo il problema e godere di una vita serena.

Dieta per il colon irritabile

La dieta per il colon irritabile dovrebbe essere personalizzata ma esistono comunque delle linee comuni da seguire.

Innanzitutto è fondamentale conoscere e saper distinguere i cibi ricchi di fibre. Le fibre cosiddette insolubili possono peggiorare gli squilibri intestinali già presenti e quindi è importante limitarne al massimo il consumo; al contrario, i cibi a base di fibre solubili come le mucillagini e soprattutto le pectine, aiutano a proteggere le pareti dell’intestino e di conseguenza la nostra salute.

La pectina: come funziona e in quali alimenti si trova

La pectina è particolarmente indicata per il trattamento della sindrome del colon irritabile, in quanto è in grado di ridurre l’assorbimento del colesterolo a livello intestinale e di rallentare l’assorbimento degli zuccheri contenuti nei cibi.

Una volta introdotta nell’intestino tramite l’assunzione di determinati cibi, la pectina porta alla formazione di una sostanza vischiosa che protegge le pareti dell’intestino, intrappolando sostanze potenzialmente dannose come il colesterolo. Oltre a ciò, assorbe anche l’acqua in eccesso determinando una regolarizzazione dell’alvo e, di conseguenza, riduce la possibilità di soffrire sia di stitichezza che di diarrea, in quanto normalizza la forma e la consistenza delle feci.

Stipsi per la Sindrome del colon irritabile
La pectina è particolarmente indicata per i disturbi da colon irritabile.

Frutta ricca di pectina

Tra i cibi più ricchi di pectina rientrano diverse tipologie di frutta, ad esempio gli agrumi. I limoni, ad esempio, godono di proprietà depurative che regolano l’attività intestinale. Negli agrumi in generale, la pectina è contenuta soprattutto nella parte bianca, pertanto sarebbe opportuno mangiare il frutto intero piuttosto che sotto forma di spremuta per evitare di perdere gran parte della sostanza.

Le fibre solubili contenute nella frutta, inoltre, contribuiscono alla proliferazione della flora protettiva dell’intestino. Un altro frutto ricco di queste fibre è il kiwi, che può essere quindi consumato tranquillamente da chi ha problemi di colon irritabile. Questo frutto possiede anche un enzima chiamato actinidina che regola e ristabilizza le funzioni intestinali.

La frutta più generosa nel contenuto di pectina è però senza dubbio la mela che, essendo anche disponibile tutto l’anno, si attesta come l’alleata più forte nella lotta ai problemi intestinali. Anche in questo caso, è importante mangiarla con la buccia poiché – oltre alla pectina – è molto ricca di polifenoli che aiutano prevenire la comparsa di infiammazioni.

Altri frutti che contengono la pectina, sebbene in quantità più limitate, sono le albicocche o le fragole, i mirtilli, le ciliegie o l’uva spina.

Dosi giornaliere di pectina

15 grammi è la dose quotidiana ideale di pectina per riuscire a prevenire o almeno limitare la comparsa dei sintomi del colon irritabile. Due mele e un’arancia ci permettono di assumere circa 10 grammi di pectina e questo fa capire che consumare una buona dose di frutta, anche in quantità non eccessive, ci permette di assumere abbastanza pectina senza dover ricorrere a integratori.

Cibi da evitare in caso di colon irritabile

I cibi integrali come pane e cereali, avendo una fibra grezza e insolubile, non sono particolarmente adatti per il colon irritabile. Anche le farine raffinate usate per il pane bianco, ad esempio, possono peggiorare il disturbo, pertanto è meglio limitarne il consumo il più possibile.

Il latte e i suoi derivati possono creare problemi intestinali, anche nei casi in cui non si soffra di intolleranza al lattosio.

Se la frutta ricca di pectina contribuisce a risolvere il problema, va fatta attenzione alle varietà che fermentano nello stomaco come uva, prugne e ciliegie. Anche alcune tipologie di verdure risultano molto difficili da digerire, rendendo il processo digestivo molto lungo e causando spesso gonfiore e flatulenza. Tra queste, i broccoli, i cavolfiori e il cavolo verza.

Da limitare anche molti altri elementi che possono risultare altamente irritanti per le pareti dell’intestino, come tè, caffè, alcolici e bibite gassate.

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