Pomì Trace: una garanzia per i consumatori

Grazie a un sistema informatico di facile utilizzo, è possibile conoscere le aziende di origine del pomodoro, lungo una filiera completamente tracciata

Pomì trace è il sistema di tracciabilità che permette a tutti i consumatori di conoscere l’origine del pomodoro Pomì, noto brand del Consorzio Casalasco del Pomodoro, direttamente dal sito www.pomionline.it.

Come funziona Pomì Trace

Il sistema informatico realizzato è semplice da utilizzare, proprio per incentivarne l’uso: attraverso il lotto di produzione riportato sulla confezione, è possibile conoscere le aziende d’origine della materia prima di ogni singola confezione di polpa e passata. Pomì Trace fa parte del più ampio sistema di tracciabilità del Consorzio Casalasco che monitora l’intera filiera del pomodoro.

E dal momento che salubrità e sicurezza alimentare dei prodotti Pomì sono nella top list dei valori del Consorzio Casalasco del Pomodoro, in questi anni è stato sviluppato anche un sistema di laboratori all’avanguardia che svolgono analisi di processo, ambientali e sul prodotto finito.

Il sistema di tracciabilità del Consorzio permette di avere un monitoraggio costante e documentato per quanto riguarda:

  • caratteristiche del terreno e trattamenti;
  • origine del pomodoro (azienda agricola, varietà e lotto del seme, appezzamento di provenienza);
  • data e ora di conferimento, di inizio e di fine trasformazione;
  • fornitore e lotto del packaging;
  • risultati delle analisi di laboratorio in campo e in produzione;
  • magazzino di stoccaggio e spedizione;
  • percorso e destinazione del prodotto spedito.

L’attenzione alla sostenibilità del Consorzio Casalasco

Del resto l’attenzione del Consorzio Casalasco del Pomodoro a tutti gli aspetti legati alla sostenibilità (ambientale, sociale ed economica) sono massimi. Nel 2020 si è ulteriormente rafforzata la catena di fornitura nazionale arrivando alla quasi totalità degli acquisti effettuati da fornitori con sede sul territorio italiano, favorendo quindi l’economia locale e il minore impatto ambientale sui trasporti attraverso la qualifica del 71% dei nuovi fornitori con criteri ambientali e il 65% secondo criteri sociali.

Il numero medio annuo di dipendenti dell’azienda è aumentato sensibilmente, in particolare nel periodo della lavorazione del pomodoro è passato da 1.613 a 1.770 unità, segnando un importante aumento occupazionale del 10%, che ha interessato per la maggior parte personale femminile.

Non mancano anche 40 progetti totalmente finalizzati in ambito di ricerca e sviluppo su nuove tipologie di prodotti, ricettazioni e studi su imballaggi a basso impatto ambientale, anche grazie a collaborazioni con Istituti esterni accreditati e il mondo universitario.

Il valore economico generato e distribuito tra i diversi stakeholder del Consorzio nel 2020 è stato di 308 milioni di euro, con un aumento del 10% rispetto all’anno precedente, arrivando a produrre e distribuire sul mercato internazionale oltre mezzo miliardo di confezioni di prodotto finito.

Il Bilancio di Sostenibilità completo è scaricabile dal sito www.ccdp.it.