Un caffè buono al palato e per il Pianeta: Manuel Terzi e il suo progetto antinquinamento

Grazie ad un nuovo progetto della torrefazione vignolese, per ogni kg di Miscela Terzi N.1 prodotta verrà intrapreso un protocollo di compensazione degli inquinanti con l’obiettivo di riuscire addirittura a ridurre l’inquinamento ambientale

Ci sono persone che sono riuscite a fare della propria passione un lavoro, un’emozione da respirare ogni giorno a pieni polmoni: Manuel Terzi, barista e torrefattore emiliano, è una di queste.

Dalle sue caffetterie, tra Bologna e Vignola, ogni giorno Manuel si lascia inebriare e avvolgere dal profumo caldo e fragrante del caffè. Bevanda universalmente amata e consumata, ma prodotta solo in alcuni Paesi del Mondo, il caffè attraversa i cieli e solca gli oceani per arrivare a solleticare il palato dei consumatori più lontani, provocando inevitabilmente inquinamento. Un problema non da poco e di cui tutti dobbiamo essere coscienti.

Proprio da questa consapevolezza è partito il nostro esperto torrefattore, tormentato dall’idea che, per ogni tazzina prodotta dal suo bar, un pezzettino del Pianeta, soffocasse. Tuttavia, grazie al protocollo UNESCO, in grado di determinare con buona precisione la quantità di inquinanti generati da qualsiasi processo industriale, artigianale, alimentare o agricolo, oggi è possibile stabilire le azioni e gli interventi da mettere in atto per compensare gli inquinanti prodotti.

«Amo il mio lavoro e amo il caffè, – ci ha spiegato Terzi – almeno tanto quanto amo il Pianeta su cui i miei figli, mia moglie e io, a Dio piacendo, dovremo ancora vivere per anni. Tuttavia “caffè in Italia” e “salute della Terra” nella stessa frase stridono. Va riconosciuto, infatti, che la nostra amata bevanda provoca inquinamento, soprattutto quando deve arrivare da noi partendo da oltreoceano. Questo pensiero mi uccideva fino a quando ho scoperto che esiste il protocollo UNESCO che determina con buona precisione la quantità di inquinanti generati da qualsiasi processo e successivamente stabilisce azioni e interventi di compensazione per una sorta di “bilanciamento”».

Caffè Terzi diventa ecosostenibile: il progetto per la Miscela Terzi N. 1

Terzi, tramite una società tedesca che lo ha supportato nel calcolo dell’inquinamento generato dalla sua Miscela Terzi N. 1, è riuscito a selezionare le azioni compensative per bilanciare gli effetti nocivi provocati nell’ambiente, intervenendo di conseguenza. Ecco, allora, l’avvio di un nuovo progetto, che prevede interventi a favore della riforestazione di alcuni Paesi produttori.

Il Caffè Terzi, quindi, diventa ecosostenibile. D’ora in avanti, bevendo il prodotto di questa azienda, sarà possibile dormire sonni tranquilli, purchè non se ne ecceda col consumo, ovviamente… Per ogni kg di Miscela Terzi N.1 prodotta, infatti, viene intrapreso un protocollo di compensazione degli inquinanti con l’obiettivo, ambizioso, di riuscire addirittura a ridurre l’inquinamento ambientale!

Un caffè etico e sostenibile: per un futuro migliore, tutto da assaporare!