Tre anni di studio sono sttai condensati in un portale che permette di scoprire storia e tradizioni delle pietanze della nostra cucina. Sono stati selezionati 55 testi scritti, 18mila ricette e 400 parole
La gastronomia italiana è tra le più ricche e variegate del mondo in virtù delle tante e diverse origini dei vari piatti tipici. E proprio il cibo è uno dei principali motori del turismo, per i viaggiatori nazionali ma soprattutto per quelli di oltre confine. Spesso questi ultimi provengono da paesi in cui le tradizioni culinarie sono più modeste della nostra e quindi un viaggio nel Belpaese rappresenta una continua e sorprendente scoperta per il palato.
Lasagne, arista con patate, tiramisù sono piatti compresi nella maggior parte dei menù odierni. Ma vi siete mai chiesti perché hanno questi nomi e da dove prendono origine?
Un interessante Progetto di Ricerca di Interesse Nazionale (PRIN), finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca, si è occupato proprio di questo tema, selezionando per tre anni 55 testi scritti, quasi 18mila ricette e 400 parole. I risultati sono stati raccolti in AtLiTeG, il primo Atlante della cultura gastronomica italiana dal Medioevo all’Unità d’Italia, disponibile al link www.atliteg.org.
AtLiTeG: l’Atlante della cultura gastronomica italiana
Autrici del lavoro sono la Professoressa Giovanna Frosini, responsabile dell’unità di ricerca dell’Università per Stranieri di Siena nonchè ideatrice e coordinatrice nazionale, le prof.sse Monica Alba, Chiara Murru e la dott.ssa Valentina Iosco. In AtLiTeG, inoltre, sono state coinvolte quattro unità di ricerca di altrettante Università italiane: oltre a Siena Stranieri anche l’Università di Cagliari, l’Università di Napoli “Federico II” e l’Università di Salerno.
Il progetto è stato presentato, nei giorni scorsi, all’Hotel Bernini Palace di Firenze nel corso di un evento organizzato da Aset – Associazione stampa enogastroagroalimentare Toscana.
I relatori hanno spiegato come sia stata analizzata la varietà linguistica che si lega ai territori con tradizioni e dialetti, producendo un numero impressionante di testi e parole che raccontano la storia sul cibo. Grazie al portale di AtLiTeG si possono esplorare, in maniera più veloce che in passato, le origini, la storia e le tradizioni di molte pietanze, una conoscenza senza precedenti.
Affascinante è seguire la storia di parole che tutti pensiamo di conoscere bene e che, invece, non mancano di riservare sorprese: per esempio, si è scoperto che la prima attestazione documentata del termine “spaghetti” risale al 1817 e che la parola tradizionale per indicare il tipo di pasta filiforme era, fino dai tempi di Dante, “vermicelli”. La parola lasagna, invece, non è di origine latina ma probabilmente araba, per la forma della losanga in cui venivano tagliate le strisce di pasta.
Il periodo scelto per l”analisi è stato quello tra il Medioevo e l’Unità d’Italia per la sua rappresentatività, in quanto più ricco di incroci, di suggestioni, di realtà distinte eppure convergenti in forza di rapporti reciproci. È tuttavia un periodo che presenta molte zone ancora da indagare riguardo alle tradizioni dei testi, ai centri di produzione, al lessico.
Importanti per la riuscita del progetto sono stati i numerosi partner scientifici: Accademia Barilla, Parma; Accademia della Crusca, Firenze; Casa Editrice Leo S. Olschki, Firenze; Fondazione Casa Artusi, Forlimpopoli; Istituto di Storia dell’Europa Mediterranea, CNR Roma; Laboratorio Geocartografico “Giuseppe Caraci” – Università Roma Tre; Lessico Etimologico Italiano, Saarbrucken; Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e Università di Roma Tre.
Nel portale www.atliteg.org sono raccolti:
- una banca dati, ovvero un corpus di oltre 50 testi, dal Medioevo alla fine dell’Ottocento, scelti fra i più rappresentativi della cucina italiana;
- un Vocabolario storico della lingua italiana della gastronomia (VoSLIG), redatto in forma digitale, che ricostruisce la storia delle parole più interessanti della lingua del cibo (al momento circa 400, studiate una ad una);
- un Atlante geo-testuale, che proietta su una rappresentazione cartografica della penisola italiana i dati relativi alle attestazioni, alla diffusione, alla circolazione delle parole del cibo nelle loro varie forme linguistiche. Attualmente ospita 140 lemmi, per un totale di 2.434 attestazioni archiviate e riconosciute dai gruppi di ricerca.