Il Gusto delle Marche: sapori e tipicità di una regione tutta da scoprire

Le Marche sono una regione poco conosciuta dal punto di vista enogastronomico, eppure può vantare una varietà di prodotti tipici davvero straordinaria: ciauscolo, lonzino di fico, tacconi, cicerchia, vernaccia, vino cotto. La lista è davvero lunga, tutta da scoprire e da gustare.

La cultura enogastronomica marchigiana è il risultato di diverse civiltà e popolazioni che si sono succedute nel corso dei secoli e della mescolanza tra la tradizione contadina, fatta di ingredienti semplici e pasti frugali, e l’opulenza dei banchetti di nobili e clero, dove l’abbondanza e la ricercatezza dei cibi rappresentavano vere e proprie manifestazioni di potere.

Dal punto geografico, le Marche presentano un territorio eterogeneo, in cui si alternano mare, montagne e colline che, di conseguenza, offrono parecchie specialità agroalimentari che non hanno niente da invidiare alle altre regioni italiane. Ecco una rapida, ma parziale, escursione nell’enogastronomia marchigiana.

Insaccati e salumi

La tradizione norcina marchigiana ha origini antichissime e il ciauscolo, il famoso salame morbido da spalmare sul pane, ne è senza dubbio l’ambasciatore più rappresentativo. E poi lonza, lonzino, salsicce sott’olio, salamelle di carne e di fegato e una miriade di altre delizie derivanti dalla sapiente lavorazione del maiale.

Formaggi

Caciotte, pecorini, formaggi e caci freschi e stagionati, tutti uniti da un comun denominatore: il latte. I pascoli e le dolci colline sono la garanzia di una materia prima di eccezionale qualità, mentre le lavorazioni fedeli alla più autentica tradizione casearia contadina, assicurano un prodotto finale genuino e dal sapore irresistibile.

Pasta

La lavorazione della pasta è una cosa seria nelle Marche e sono tanti i formati, e le ricette, che lo possono testimoniare. Dai famosi Maccheroncini all’uovo di Campofilone, ai Tacconi con farina di fave fino alla sottile sfoglia, necessaria per la preparazione dei Vincisgrassi, un primo piatto immancabile sulle tavole marchigiane dei giorni di festa.

Dolci e prodotti da forno

La tradizione dolciaria marchigiana si basa su ingredienti semplici che, storicamente, erano facilmente reperibili anche dalle famiglie meno abbienti. Fichi secchi, noci, anice e miele arricchiscono impasti più o meno elaborati per dare vita a ciambelle, biscotti, pani e paste dal sapore autentico, come il pan nociato, il lonzino di fico, i cavallucci e la cicerchiata, tutti da provare.

Legumi

La longevità marchigiana è figlia di uno stile di vita sano che unisce, sapientemente, corretta alimentazione e buone abitudini, come quella di portare  a tavola i vari legumi. Cicerchia, fave, roveja, ceci, fagioli e lenticchie vengono cucinati in mille modi da scaturiscono ricette salutari ma succulenti. Dalla zuppa di cicerchia in pagnotta ai mitici “quadrucci” all’uovo con i ceci, dai “tagliulì pilusi” con i piselli alla farecchiata di farina di roveja, tipica delle zone a ridosso dei Monti Sibillini. Non c’è dubbio: chi ama i legumi deve assolutamente assaggiarli tutti.

Vini, liquori e distillati

Tanti i vitigni autoctoni, le DOC e le DOCG, piccole produzioni per grandi vini, dal Verdicchio alla Lacrima di Morrò D’Alba, dal Pecorino alla Vernaccia di Serrapetrona, le Marche producono anche eccellenti vini da dessert e liquori molto particolari.

Il vino cotto era conosciuto fin dagli antichi romani così come il vino di visciole era immancabile al termine dei banchetti del Duca di Montefeltro. E cosa dire del liquore all’anice, il famoso mistrà, che ogni marchigiano tiene in dispensa per arricchire il caffè o chiudere il pasto? Cin cin e alla salute!