Pere: come e dove vengono coltivate in Italia

L’Italia è uno dei produttori maggiori di pere e le nostre varietà sono apprezzate a livello internazionale per genuinità e qualità

Il pero è un albero dalla storia millenaria che viene coltivato praticamente in tutti i Continenti. I suoi frutti, grazie ai moderni metodi di conservazione, sono ormai disponibili tutto l’anno e deliziano i nostri palati grazie al sapore invitante.

La coltivazione di pere in Italia

Le varietà di pere italiane, Paese tra i maggiori produttori, sono particolarmente gustose e vengono prodotte in sinergia con l’ambiente. Una coltivazione che da noi ha fatto la sua comparsa relativamente tardi rispetto ad altri Stati, come ad esempio la Francia, ma che ha visto un’espansione senza precedenti. Sono quasi 30.000 gli ettari coltivati sul territorio nazionale e siamo il terzo Paese leader a livello mondiale nonché il primo in Europa e in tutto l’Emisfero Nord (se escludiamo la Cina).

La coltivazione di pere in Italia si concentra per la quasi totalità in Emilia-Romagna, dove viene realizzato più del 65% della produzione Made in Italy grazie ad un contesto pedoclimatico particolarmente favorevole. Ci sono poi frutteti anche in Veneto, Lombardia, Piemonte e Sicilia.

Tipologie di pere italiane

La pera più coltivata nel Belpaese è la pera Abate Fetel, scoperta in Francia intorno alla metà dell’Ottocento dall’omonimo Abate Fetel. In Italia si diffuse dalla Seconda guerra mondiale, in modo particolare in Emilia-Romagna, l’ambiente ideale per via delle pianure intorno al fiume Po da millenni. La pera Abate Fetel è diventata la più amata da parte degli italiani, ma non è l’unica ad essere apprezzata.

La pera Williams è la più diffusa al mondo e trova anch’essa un’ampia diffusione nello Stivale. Una varietà di origine inglese molto presente nelle aree intorno al Po, la cui caratteristica è il sapore gustoso, succoso e zuccherino.

Altre varietà coltivate in Italia con successo sono, tra le tante, le pere Kaiser, Santa Maria, Max Red Bartlett, Decana, Conference e Falstaff. Un elenco che potrebbe proseguire essendo oltre 5.000 le varietà presenti in tutto il mondo.

La coltivazione del pero: terreni e tecniche agricole

Il pero si adatta perfettamente a un clima temperato e fresco. Non ama il freddo eccessivo né le temperature troppo elevate, essendo più sensibile rispetto, ad esempio, al melo. Si rivela dunque importante proteggerlo adeguatamente durante le gelate e i caldi più intensi.

La piantumazione delle pere avviene tra ottobre e aprile anche se, ogni varietà ha i suoi tempi e richiede cure specifiche. I fiori del pero sono bianchi e la maggior parte delle cultivar fiorisce ad aprile, mentre la raccolta si verifica principalmente tra la prima metà di luglio e la seconda metà di settembre.

La pianta necessita di un terreno adeguato e si rivela fondamentale effettuare le giuste accortezze per la sua cura; inoltre richiede la conoscenza della singola varietà per un adeguato trattamento.

Per i consumatori, amanti della frutta buona e a km 0, la scelta dei produttori italiani risulta quella più adatta sotto tutti i punti di vista, a cominciare da quello inerente la qualità.