Castello di San Marco: sapori e ozi estivi all’ombra dell’Etna

Castello di San Marco: sapori e ozi estivi all’ombra dell’Etna

In Sicilia, una dimora storica del tardo Seicento è divenuta un albergo diffuso di lusso circondato da una natura lussureggiante

Nel campo del vino quello etneo è senza dubbio uno dei terroir del momento, uno di quelli che più e meglio sta facendo parlare di sé. Immerso com’è in una natura incredibile, dove è d’obbligo citare crateri e colate di lava, questo paesaggio unico sta attraendo l’attenzione dei Media deviandola, magari di poco ma in maniera persistente perché spalmata durante il corso dell’intero anno, da mete gettonatissime quali la vicina Taormina. E proprio in questo lembo di terra generosa – benedetta, come amano dire quaggiù, da “’A Muntagna” –, sorge una struttura magnifica affacciata direttamente sul mare: il Castello di San Marco a Calatabiano (CT).

La piscina del resort, immersa nel verde (Foto © Proprietà).

Castello di San Marco, il resort nato da una dimora del 1689

Una dimora storica risalente al lontano 1689 che oggi è divenuta elegante resort e buen retiro circondato da una natura lussureggiante composta da alberi di agrumi e di olivi e immersa tra i profumi inebrianti della flora mediterranea.

In origine il Castello era appartenuto a quel principe di Palagonia la cui famiglia nel 1715 edificherà l’omonima e celeberrima Villa, quella conosciuta per i mostri di pietra, a Bagheria (PA). Nel tempo il Castello di San Marco è passato di mano fino all’acquisizione, agli inizi degli anni settanta, da parte della famiglia Murabito che da allora, con amore e dedizione totali, ha trasformato questo gioiello quasi abbandonato in un hotel di lusso.

La famiglia Murabito, proprietaria del Castello dagli anni Settanta (Foto © Proprietà).

Un albergo di lusso diffuso, si badi bene, frutto di un recupero consapevole ed estremamente paziente. Niente stravolgimenti, per dire, ma una restituzione a uno splendore originario come forse mai tale edificio ha conosciuto. Perché le 29 camere, arredate con gran gusto e dislocate negli antichi casolari, sono circondate da un parco che oggi riceve innumerevoli cure. E dove un fiore all’occhiello è dato indubbiamente da un palmento originario (del 1892) con la sua larga vasca che veniva impiegata per la pigiatura e la fermentazione dei mosti di quel vino etneo il cui terroir, come esordivamo, ospita alcuni dei vigneti più antichi d’Italia.

Ristorante Giardino di Pietra, la cucina di Giuseppe Bonaccorso

E dunque ben si può immaginare quale fascino il Wine & cocktail bar ricavato all’interno delle mura che circondano il palmento riesce a emanare. Le stesse suggestioni che sprigiona il Giardino di Pietra che è il ristorante di punta affidato all’estro dello chef Giuseppe Bonaccorso che in tavola porta i sapori (e i prodotti: a partire dai frutti del rigoglioso orto biologico di proprietà) della terra siciliana, rivestiti in una livrea gourmet.

Lo chef Giuseppe Bonaccorso (Foto © Proprietà).

«La mia missione – dichiara lo chef Bonaccorso, nato nel 1975 nella vicina Giarre – è rendere speciali e contemporanei anche quei piatti che conosciamo e abbiamo gustato ripetutamente nel corso del tempo».

Tra le creazioni dello chef la pasta ripiena di caprino con zucchine, menta e pomodoro; Il trancio di ricciola con crema di melanzane, colatura di bufala e salsa dell’orto di San Marco. E una chiusura in dolcezza con il semifreddo alla mandorla, salsa di vino e crumble di cioccolata fondente. Un viaggio tra le malìe di una terra che oggi come un tempo lontano non smette d’affascinare.

Alcuni piatti dello chef Giuseppe Bonaccorso (Foto © Proprietà).

Castello di San MarcoRistorante Giardino di Pietra
Via San Marco, 40, Calatabiano (CT)
Tel. 095 641181 – castellosanmarco.it