Mossi 1558: una realtà in continua espansione

Giovane, intraprendente, tenace, Silvia Mandini è l’anima della Cantina che rappresenta una vera istituzione ad Albareto di Ziano Piacentino (PC) dove opera da ben 500 anni.

Già menzionata negli estimi del tempo (1558), la storia di Mossi Azienda Agricola si dipana per quattordici generazioni fino ai giorni nostri (2014) quando Silvia Mandini e Marco Profumo raccolgono l’eredità del fondatore Jo. Francesco Mossi, iniziando un nuovo capitolo di vita personale e professionale.

L’entusiasmo della coppia impegnata su fronti diversi – Marco Profumo, amministratore delegato di Mossi 1558 nonché presidente del Consorzio tutela vini Doc Colli Piacentini, Silvia Mandini Responsabile Marketing e Comunicazione – ma con l’unico obiettivo di «aiutare la terra a produrre ciò che le viene meglio, uva e vino», sottolinea un modus operandi basato sul rispetto della tradizione, ma aperto all’innovazione.

Gli inizi non sono stati facili poiché i coniugi si occupavano d’altro (Profumo informatico, Mandini editorialista), ma grazie ai suggerimenti di Luigi Mossi, l’attività è decollata, regalando grandi soddisfazioni. In breve, quello che originariamente era una passione (il vino) si è trasformato in un lavoro – Silvia ha studiato e frequentato corsi tecnici e manageriali – a partire dalla vigna, dove si utilizza il sistema di allevamento a guyot alla piacentina, poi con l’affinamento, infine con l’imbottigliamento (fatto in azienda).

Terroir, vigne e cantina

La buona esposizione delle vigne a circa 300 metri di altitudine determina la qualità e il grado alcolico, in primis dei vini rossi, per i quali l’azienda segue una «vinificazione molto tradizionale» (le bucce macerate vengono irrorate con il mosto), mentre per le uve bianche (raffreddate e pigiate sofficemente), l’aggiunta di lieviti garantisce una fermentazione controllata.

Esempio di laboriosità e sperimentazione – Mossi da subito crede nel valore dell’Ortrugo, un vitigno autoctono quasi scomparso – ma anche in un altro vino molto particolare, Braghette, ottenuto dall’uva Marsanne importata dalla Francia –, l’azienda produce anche grappe, spumanti, passiti, miele e gelatine d’uva, ma soprattutto ospita un piccolo e interessante museo sulla civiltà contadina locale con attrezzi, foto d’epoca e utensili di uso quotidiano.

Grazie a Silvia Mandini, conosciuta a Bologna in occasione di Enologica (2017), già membro dell’Associazione Nazionale Donne del Vino, l’attività della Cantina non conosce soste, partecipando a fiere, realizzando eventi, stipulando importanti partnership.

Le testimonianze del successo di Mossi 1558

Mossi 1558 è ormai una realtà consolidata nel panorama vitivinicolo italiano ed estero, con numeri e attestati importanti: Ortrugo dei Colli Piacentini Doc Spumante Brut 2017 è stata medaglia di bronzo al Women’s Wine & Spirits Awards, Londra (Inghilterra); Gutturnio Doc Classico Riserva 2013 ha ottenuto la medaglia di bronzo al Decanter World Wine Awards di Londra (Inghilterra), quella d’argento al Concours Mondial de Bruxelles, Pechino (Cina), quella di bronzo al Decanter Asia Wine Awards, Hong Kong (Cina).

Personalmente ho gustato “Fulgido“, gradevole Ortrugo frizzante, “Controtempo“, uno spumante delicato e versatile, protagonista di aperitivi e banchetti; un eccellente “Sfacciato” (100% Croatina) vino rosso secco, ideale con piatti a base di carne e formaggi stagionati. Ma ritengo imperdibile “Congedo” (Gutturnio DOC Classico Riserva, annata 2013), vino rosso di grande spessore e personalità, le cui note speziate raccolgono il favore dei palati più esigenti.

Mossi Aziende Agricole Vitivinicole Srl Società Agricola
Località Albareto, 80 – Ziano Piacentino (PC)
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