Eventi Lazio

A lezioni di… Carne: dalle virtù ai trucchi per sceglierla e cucinarla

La CIA - Confederazione Italiana Agricoltori, ha avviato a Roma “A lezioni di”, un ciclo di “educational” alimentari su vari prodotti. Il primo incontro ha riguardato "la carne", un alimento oggi molto discusso. Tutto quello che avreste voluto sapere, ma non avete mai osato chiedere, attorno ad un barbecue.

La CIA – Confederazione Italiana Agricoltori che, quest’anno, compie 40 anni di attività, ha avviato a Roma A lezioni di…, un ciclo di “educational” alimentari su vari prodotti.

Il primo incontro, che si è svolto il 9 marzo, ha riguardato “la carne“, un alimento oggi molto discusso. Tutto quello che avreste voluto sapere, ma non avete mai osato chiedere, attorno ad un barbecue, lo spiegano gli agricoltori italiani della CIA.

A lezioni di... Carne: incontro informativo della Cia
A lezioni di… Carne: è stato il primo incontro informativo della CIA.

Tra sfide ideologiche e allarmi – veri o presunti – per le sue proprietà nutrizionali, la carne resta un elemento fondamentale per la salute e il benessere degli uomini. Da consumare con moderazione, s’intende, come tutti i seguaci della dieta mediterranea (e soprattutto le persone di buon senso) professano, alla pari di tutti i cibi.

Alcuni numeri sulla carne

A lezioni di... Carne: incontro informativo della Cia
La carne è stato il primo prodotto alimentare preso in considerazione.

La quantità di carne che, in media, un italiano mangia ogni anno è pari a 75 kg di cui:

  • 21 kg di carne bovina,
  • 33 kg di carne suina,
  • 19 kg di carne avicola
  • e poco meno di 2 kg di carne ovina.

Numero in flessione, secondo il numero uno della CIA – Confederazione Italiana Agricoltori, Dino Scanavino, con i consumi delle famiglie sempre più orientati verso i carboidrati. Numero che rendono opportuno informare correttamente i consumatori, sia sul fronte della biodiversità che della qualità e tipicità che connotano le carni italiane.

Solo per citare le più diffuse carni rosse, l’Italia (tra chianina, piemontese o fassona, marchigiana, grigio alpina, podolica, maremmana, romagnola, limousine, sardo-modicana, agerolese) non ha niente da invidiare agli altri Paesi. Anzi.

Per tutelare le nostre produzioni e il sistema di “valori”, le difficoltà da superare sono altre. Intanto va risolto il problema dell’incentivazione di una filiera più coesa e, in secondo luogo, vanno sostenute le produzioni, con accordi di ampio respiro tra il mondo agricolo e degli allevatori con il mondo dell’artigianato, dell’industria, degli enti locali, per legare a doppio filo il prodotto al territorio.

La normativa dell’etichetta è in evoluzione. Noi puntiamo sul prodotto carne che sia “nato, allevato e lavorato in Italia” – ha aggiunto Scanavino – che abbiamo riscontrato essere anche preferito dai consumatori.

A lezioni di... Carne: incontro informativo della Cia
Un momento dell’incontro. Al centro, Dino Scanavino, numero uno di CIA.

“A lezioni di”: un format per rilanciare il made in Italy alimentare

Il format “A lezioni di” che propone la CIA, ricalca l’educational e intende rilanciare il made in Italy alimentare, con il contributo di produttori, esperti, nutrizionisti, agrichef. Esso si rivolge a giornalisti e blogger, portatori dell’informazione sana e dunque, anche dell’alimentazione sana.

Consigli e trucchi per scegliere e cuocere la carne

La prima puntata di “A lezioni di” si è conclusa con un invitante barbecue di carni e alcuni rigorosi consigli (o trucchi) per la scelta dei prodotti e la loro cottura.

Solo per fare qualche esempio, se parliamo di arrosto alla griglia o ai ferri, bisogna cuocere porzioni di carne appiattite su una fiamma molto bassa ricavata da carbonella o legno di piante aromatiche. Un tipo di cottura, questo, che si presta per bistecche, nodini, costate e spiedini guarniti a piacere. Il risultato è quello di ottenere carne di sapore squisito e di alta digeribilità, poiché i grassi costitutivi vengono persi durante la cottura.

Se invece siamo alle prese con il roast-beef? La cottura preferita sarà in casseruola. Bisogna impiegare un recipiente che contenga il pezzo di carne per tutta la sua altezza e lunghezza in modo che la carne non cuocia nel suo vapore perché, in questo caso, verrebbe stufata. I tempi di cottura sono pari a 40-50 minuti per ogni kg di vitellone e inferiori per il vitello o appunto il nostro roast-beef.

© Articolo di Sabrina Iadarola

image_pdfimage_print
© Riproduzione vietata

Condividi su:

Ti è piaciuto questo articolo?

Registrati alla nostra newsletter

Redazione

La redazione de La Gazzetta del Gusto è composta da professionisti della comunicazione, blogger, esperti di nutrizione e di cucina. Ognuno apporta un contribuito unico grazie a personalità ed esperienze eterogenee.

Ricevi informazioni utili

Segui la nostra TV

Le firme

Alessandra Piubello

Giovanni Caldara

Esplora il magazine

Pubblicità


Pubblicità

I nostri partner

Vignaioli Contrari
Only Wine Festival 2024