Asolo Wine Tasting 2018: cibo, vino e territorio

Asolo Wine Tasting: cibo, vino e territorio

Siamo stati all’Asolo Wine Tasting 2018 che si conferma un appuntamento importante per il territorio trevigiano ed evidenzia una felice sinergia tra Consorzi, Istituzioni e privati.

Domenica 6 maggio è stata una bellissima giornate di sole ad Asolo (TV), arricchita da sfilate in costume e rassegne enogastronomiche di grande richiamo. Tra queste, si è svolto Asolo Wine Tasting 2018 a Palazzo Beltramini dove sono stati allestiti i banchi d’assaggio dei produttori locali riuniti nel Consorzio Vini Asolo Montello, deus ex macchina dell’evento, giunto alla settima edizione.

Asolo Wine Tasting 2018, racconto dell’evento

Instancabili e preparati, i sommelier di AIS Veneto hanno seguito le degustazioni, mentre l’incontro diretto fra il pubblico e i produttori ha favorito contatti e relazioni.

I vini del Montello tra eccellenze e novità

Il Montello identifica una fascia collinare vitata dove vengono prodotte diverse tipologie di Asolo Prosecco Superiore DOCG, ma anche i vini rossi DOC e DOCG del Consorzio, l’Incrocio Manzoni e la Recantina, l’ultima novità.

Si tratta di vini corposi e ben strutturati, intensi e sapidi, per lo più abbinati alle specialità gastronomiche locali con l’obiettivo di valorizzare il territorio dell’Asolo Montello e i suoi prodotti. Un valido esempio si è rivelata “Fucina del Gusto”, l’evento che ha sfornato piatti tradizionali e conquistato il palato di molti turisti. Del resto, cibo, vino e territorio sono indissolubilmente legati e rappresentano un eccezionale richiamo per lo sviluppo turistico di Asolo che non ha bisogno di presentazioni quanto a bellezza e patrimonio storico-culturale ma che può fare leva sul prodotto gastronomico.

Consorzio Vini Asolo Montello: seminari e degustazione

Relativamente alla storia, il seminario “Grani e spezie dalla regina Cornaro ai giorni nostri è stato un vero e proprio excursus storico, con aneddoti, curiosità e informazioni, che il pubblico ha mostrato di gradire.

Il Consorzio Vini Asolo Montello, che quest’anno ha superato l’obiettivo dei 10 milioni di bottiglie, è una  realtà  ben consolidata come hanno evidenziato le tre degustazioni organizzate durante la giornata.

La prima è stata dedicata all’Asolo Prosecco Superiore DOCG, presentato nelle sue diverse declinazioni, in particolare l’Extra Brut. La denominazione Asolo Montello è infatti l’unica tra le Denominazioni del Prosecco che può rivendicare la tipologia Extra Brut nelle bottiglie prodotte.

La seconda ha visto protagonisti il Colfondo, l’Incrocio Manzoni e la Recantina, uva autoctona del trevigiano, recentemente rivalutata, di cui sono rimasti pochi esemplari: il vino ottenuto rivela morbidezza e al naso fragranze di frutta di sottobosco.

Il Colfondo é un vino della tradizione; spesso e volentieri questi vini, vendemmiati tardi, rimanevano torbidi e con lieviti ma oggi sono decisamente migliorati e rivelano rivelano qualità di lieviti molto bassa, apertura aromatica, nota acida ben smussata. Il grande successo del Colfondo è dovuto al processo di fermentazione in presenza di anidride solforosa bassa e all’ottima qualità dell’uva che regalano vini molto secchi e privi di zucchero, ma ovattati.

Strepitoso l’lncrocio Manzoni (2016), che ha rivelato i descrittori sensoriali tipici: limpidezza, una nota decisa del colore e sentori di albicocca e glicine.

La terza e ultima degustazione, infine, è stata dedicata ai vini rossi DOC e DOCG del Consorzio, esaltati dai meravigliosi “Formaggi della Latteria di Cavaso del Tomba (TV)”: il  formaggio fresco a pasta friabile, lavorato a 40°, il “Bastardo” da vacca Burlina che fa 7 mesi di stagionatura, più salato al gusto e, infine, il Montegrappa, un formaggio di pasta di colore giallo, che fa 12 mesi di stagionatura.