Una cena speciale in una delle cornici più suggestive del Friuli Venezia Giulia. I grandi protagonisti della cucina regionale hanno conquistato gli appassionati e i gourmet di tutta Italia

La serata del 3 luglio al Castello di Spessa (Foto © Kevin Feragotto).
Anche quest’anno, il parco secolare del Castello di Spessa a Capriva del Friuli, cuore del Collio goriziano, ha accolto l’attesissima cena-spettacolo di Fvg Via dei Sapori, il consorzio che valorizza i prodotti locali attraverso eventi dal mood sofisticato e decisamente glam.
Dopo un inaspettato temporale estivo che ha rinfrescato l’aria e appagato le zolle assetate, abbiamo potuto godere di un beneaugurante tramonto con arcobaleno.
Cena al Castello di Spessa, magica serata di FVG Via dei Sapori

Uno scorcio del Castello di Spessa (Foto © Kevin Feragotto).
La serata è ufficialmente iniziata quando ci hanno offerto un calice di Ribolla spumantizzata di Eugenio Collavini: un vino da aperitivo, che profuma di fiori freschi e di mela verde con un evanescente ricordo di agrumi.
Quindi, facendoci strada a poco a poco tra la folla, siamo giunti dinanzi a tavole allestite con la stessa cura di un “mini-set”, dove cuochi e viticoltori coesistevano in mirabile armonia: il vino aiutava il cibo ad esprimersi, a trasmettere nuove e forti emozioni.

Tramezzino croccante, crema di piselli e mazzancolle e, a destra, Frittella saltata, pomodori conditi, acciughe, pesto e spuma di caprino (Foto © Kevin Feragotto).
Gustosa l’insalata fredda di pollo e maionese al lemongrass proposta da Marco Talamini del Ristorante La Torre di Spilimbergo. Interessante il tramezzino croccante con crema di piselli e mazzancolle della trattoria triestina Ai Fiori, accompagnato con discrezione ed efficacia dal Pinot Nero “Angel” di Jermann, una grande rivelazione. E ancora, i profumi della tradizione esaltati dalla Locanda Devetak con i maltagliati allo stracotto di coniglio, pomodori confit e zucchine.
Proseguendo il giro, abbiamo assaggiato ulteriori specialità, come la trota marinata dell’azienda Friul Trota di San Daniele e il prosciutto cotto in crosta di pane del Salumificio Dentesano, servito con del kren fresco.
Non potevamo congedarci senza gustare una delle grappe dei Nonino: il distillato da sole uve Merlot, spiccava per morbidezza ed aromaticità.
Al Castello di Spessa, abbiamo respirato un’aria di cambiamento, la volontà di riscattare una regione anche e soprattutto attraverso le sue eccellenze enogastronomiche, tracciando un filo conduttore fra le diverse realtà coinvolte.