Via dei Sapori porta in scena le eccellenze friulane al Castello di Spessa

Una cena speciale in una delle cornici più suggestive del Friuli Venezia Giulia. I grandi protagonisti della cucina regionale hanno conquistato gli appassionati e i gourmet di tutta Italia

Anche quest’anno, il parco secolare del Castello di Spessa a Capriva del Friuli, cuore del Collio goriziano, ha accolto l’attesissima cena-spettacolo di Fvg Via dei Sapori, il consorzio che valorizza i prodotti locali attraverso eventi dal mood sofisticato e decisamente glam.

Dopo un inaspettato temporale estivo che ha rinfrescato l’aria e appagato le zolle assetate, abbiamo potuto godere di un beneaugurante tramonto con arcobaleno.

Cena al Castello di Spessa, magica serata di FVG Via dei Sapori

La serata è ufficialmente iniziata quando ci hanno offerto un calice di Ribolla spumantizzata di Eugenio Collavini: un vino da aperitivo, che profuma di fiori freschi e di mela verde con un evanescente ricordo di agrumi.

Quindi, facendoci strada a poco a poco tra la folla, siamo giunti dinanzi a tavole allestite con la stessa cura di un “mini-set”, dove cuochi e viticoltori coesistevano in mirabile armonia: il vino aiutava il cibo ad esprimersi, a trasmettere nuove e forti emozioni.

Gustosa l’insalata fredda di pollo e maionese al lemongrass proposta da Marco Talamini del Ristorante La Torre di Spilimbergo. Interessante il tramezzino croccante con crema di piselli e mazzancolle della trattoria triestina Ai Fiori, accompagnato con discrezione ed efficacia dal Pinot Nero “Angel” di Jermann, una grande rivelazione. E ancora, i profumi della tradizione esaltati dalla Locanda Devetak con i maltagliati allo stracotto di coniglio, pomodori confit e zucchine.

Proseguendo il giro, abbiamo assaggiato ulteriori specialità, come la trota marinata dell’azienda Friul Trota di San Daniele e il prosciutto cotto in crosta di pane del Salumificio Dentesano, servito con del kren fresco.

Non potevamo congedarci senza gustare una delle grappe dei Nonino: il distillato da sole uve Merlot, spiccava per morbidezza ed aromaticità.

Al Castello di Spessa, abbiamo respirato un’aria di cambiamento, la volontà di riscattare una regione anche e soprattutto attraverso le sue eccellenze enogastronomiche, tracciando un filo conduttore fra le diverse realtà coinvolte.