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Eurocarne 2018 Verona: tutte le novità di un format rinnovato

Presentata ufficialmente Eurocarne 2018, la fiera veronese dedicata alla filiera e all’industria della carne che si svolge a Verona Fiere dal 31 gennaio al 3 febbraio 2018 in concomitanza con Fieragricola.

Presentata ufficialmente la fiera veronese dedicata alla filiera e all’industria della carne che, in questa edizione, punta alla sostenibilità e al rilancio dei consumi.

Eurocarne 2018 Verona | Novità, date, programma
Presentazione di Eurocarne 2018 Verona (Foto © Amanda Arena).

In una giornata-evento presso la società agricola zootecnica La Torre di Isola della Scala (VR), è stata presentata la prossima edizione di Eurocarne, la fiera più importante dedicata alla filiera e all’industria della carne che aprirà le porte a Verona dal 31 gennaio al 3 febbraio 2018 in concomitanza con Fieragricola.

Eurocarne 2018, un nuovo format: la promozione della filiera corta delle carni

Ad aprire il dibattito è stato Claudio Valente, vicepresidente di Veronafiere, che ha sottolineato i vari punti di contatto che legano il comparto zootecnico a Fieragricola: dalle diverse tipologie di allevamento alla filiera corta per soddisfare le esigenze dei consumatori finali sempre più attenti al benessere animale, alle produzioni sostenibili, all’elevata qualità della carne e alla tracciabilità.

Eurocarne – la cui prima edizione è del 1969 – è nata per essere in linea con le nuove tendenze del settore carneo in modo da incontrare le richieste della filiera quali l’esigenza di redditività, il rilancio dei consumi, l’attenzione ai nuovi stili di consumo e di vita e la sicurezza alimentare. La città di Verona, dove avrà luogo la nuova vetrina di Eurocarne, è da sempre il catalizzatore degli aspetti e delle problematiche degli allevatori i quali, nonostante le difficoltà della crisi, sono determinati ad andare avanti e ad affrontare nuove sfide.

Il Veneto è la regione italiana con il 28% di produzione totale nazionale di carne bovina, il cui valore è pari a 410 milioni di euro. Questa vetrina internazionale, in una regione trainante nel settore carneo, coinvolgerà il prossimo anno un target di pubblico composto da tutti gli attori della filiera corta: allevatori, aziende agricole, macellerie e gastronomie, agriturismi, laboratori artigianali, ristoratori e la media e grande distribuzione.

«Due sono stati gli anni di intensa attività di ricerca ed interazione con chi rappresenta questo mondo – ha affermato Luciano Rizzi, Area Manager Agriexpo & Technology – per dare vita ad un nuovo approccio, in maniera innovativa, di Eurocarne al tema del mondo delle carni e per intercettare un’esigenza di business, ancora nascosta, all’interno delle aziende

Eurocarne, dunque, si profila come piattaforma in cui il sistema degli allevatori e della filiera possono entrare in sinergia. Anche per Giuliano Marchesin, direttore di Unicarve, la fiera rappresenta lo strumento necessario per iniziare a valorizzare la filiera corta attraverso interventi di miglioramento che portino a ridurre la dipendenza dall’estero, alla creazione di un marchio per la carne prodotta in Italia e alla necessità del “fare squadra”.

Cooperativa La Torre di Isola della Scala (VR)

A conclusione del dibattito è intervenuto Riccardo Artegiani, giovane imprenditore agricolo e presidente della cooperativa La Torre di Isola della Scala, nata nel 1966 e oggi composta da 13 soci, che ha illustrato ai presenti la missione di questa importante realtà zootecnica della provincia veronese la quale ha incominciato a collaborare con la Fiera di Verona fin dagli anni ’70. La cooperativa La Torre si distingue per essere un modello di economia circolare, messa in atto attraverso il biogas e la produzione di energia rinnovabile, che ha permesso ai soci anche di fronteggiare la crisi. Fin dalla sua nascita, la cooperativa si è distinta per essere un esempio di innovazione grazie all’introduzione di metodi di allevamento all’avanguardia; i soci, infatti, furono i primi ad adottare in Italia l’unifeed nell’alimentazione. Oltre a questo, per raggiungere l’obiettivo di redditività dei soci e il benessere animale, sono da menzionare un’ organizzazione curata nei minimi dettagli, l’elevato numero di capi, che si attesta sui 7.000 bovini di razza francese, e la costante innovazione che è un fattore determinate per accrescere le performance aziendali e garantire ottimali condizioni di salute degli animali.

Cooperativa La Torre di Isola della Scala (VR)
Capi di bestiame della Cooperativa La Torre di Isola della Scala (VR).

La carne: prospettive per il futuro

La giornata è terminata con uno sguardo fiducioso rivolto verso il futuro se si pensa che, dopo una decrescita del 12 % dei consumi di carne fra il 2011 e il 2016, oggi assistiamo ad un lento cambio di rotta. Secondo l’ultimo rapporto Ismea, in quantità, nel 2016 a guidare gli acquisti dei consumatori sono state in primis le carni avicole (34%) e bovine (33%), seguite dalle suine (21%), ovocaprine e cunicole (2%).

Per la prima volta, dopo anni, assistiamo alla fine del crollo dei consumi con una maggiore attenzione al Made in Italy a discapito delle carni provenienti dall’estero. Si può, pertanto, concludere con un’importante riflessione che è di ottimo auspicio per il rilancio dei consumi di questo importante comparto dell’economia italiana: il consumatore dimostra maggiore consapevolezza e maturità nella scelta delle carni per il proprio consumo personale, a favore della valorizzazione delle produzioni nazionali, e una crescente attenzione verso la sicurezza alimentare.

Eurocarne 2018
VeronaFiere dal 31 gennaio al 3 febbraio 2018
www.eurocarne.it

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Amanda Arena

«Mangiare è una necessità. Mangiare intelligentemente è un’arte» è la frase di François de La Rochefoucauld che mi guida nella scelta dell’alimentazione. Laureata in Scienze Politiche, giornalista pubblicista e sommelier specializzata in comunicazione e Marketing vitivinicolo. Amo esplorare i mondi del vino e del cibo per raccontarne gli aromi, i sapori, i protagonisti e i territori.

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