L’undicesima edizione dell’evento di Città di Castello saluta i winelover con un bilancio più che positivo: superati gli accessi dello scorso anno e incassato l’apprezzamento di pubblico e critica per la selezione delle 145 cantine presenti
Si è appena conclusa l’undicesima edizione di Only Wine e il verdetto è chiaro: un indiscutibile successo per il rinomato salone del vino dedicato ai giovani viticoltori. L’evento ideato da Andrea Castellani ha dimostrato, ancora una volta, che la freschezza giovanile delle aziende partecipanti è un elemento chiave per il suo fascino.
Il successo di OnlyWine 2024
Mai come quest’anno, infatti, Only Wine 2024 ha raggiunto nuove vette di partecipazione e apprezzamento da parte di pubblico e critica, nelle tre giornate di manifestazione e presso gli stand di ciascun espositore presente a Palazzo Vitelli a Sant’Egidio di Città di Castello.
L’analisi di un successo per un futuro ancora più radioso
Dal 27 al 29 aprile, l’atmosfera vibrante di Only Wine ha illuminato il panorama vinicolo, offrendo un palcoscenico unico alle promettenti realtà del settore. Giovani vignaioli, moltissimi con meno di trent’anni, sono arrivati da ogni angolo del Paese e dall’estero dando dato vita a una manifestazione straordinaria, dove tradizione e innovazione si sono fuse in un connubio sorprendente.
145 le cantine presenti, per la prima volta in fiera anche 4 consorzi e oltre 400 le etichette protagoniste, 6 masterclass e il fuori salone Extra Wine che ha coinvolto anche l’elegante centro storico della cittadina umbra. Numeri da record anche per la terza giornata, dedicata a stampa e operatori del settore, con 260 presenze tra gli addetti Wine & Food e 100 tra giornalisti e blogger specializzati. Un successo indiscutibile, insomma, del quale siamo stati testimoni come Media Partner e che fa ben sperare per la viticoltura del domani.
Una selezione mirata verso il futuro del vino: sostenibilità e qualità in vigna
Ciò che ha reso Only Wine 2024 un evento imperdibile è stata la vivacità e l’audacia delle aziende partecipanti. Lontane dagli schemi convenzionali, queste realtà hanno dimostrato di possedere un talento e una visione unica: l’entusiasmo e la determinazione dei giovani viticoltori, infatti, hanno lasciato un’impronta indelebile, mai come quest’anno, dimostrando che il futuro del settore è luminoso e promettente. Con la loro freschezza e la loro creatività, queste nuove generazioni stanno riscrivendo le regole del gioco, portando un vento di novità nel mondo del vino e lasciando un segno importante in vigna.
Un successo meritato per il grande impegno di Andrea Castellani e, soprattutto, per i tre selezionatori: Francesco Saverio Russo divulgatore enoico di Wine Blog Roll, Pietro Marchi, Presidente AIS Umbria e Chiara Giorleo, Docente WSET e critica enogastronomica.
Momenti di approfondimento nelle degustazioni guidate a Palazzo Vitelli
Le 6 masterclass sono state tra i momenti clou dell’evento, offrendo ai visitatori l’opportunità di scoprire le creazioni di questi giovani talenti e dei 4 Consorzi presenti, una delle novità nell’edizione di quest’anno. Dal Consorzio di Tutela dei Vini dell’Oltrepò Pavese, a quello del Sannio e dei Vini Roma Doc, fino al Consorzio del Vinosanto Affumicato dell’Alto Tevere e la neocostituita Associazione Cantine Altra Umbria.
Novità assoluta anche la presenza di giovani vignaioli oltre confine: dalla regione dello Champagne alle produzioni slovene, albanesi, svizzere e austriache, in uno scambio culturale di nicchia e di qualità. Con loro anche le 5 cantine di Coldiretti che, per il primo anno, hanno partecipato al Salone. Vini che hanno raccontato storie di famiglia e futuro, ogni sorso ha trasmesso passione e dedizione, guidata dalla mano esperta dei viticoltori emergenti. A guidare la squadra dei sommelier AIS, prezioso supporto della manifestazione, la delegata di Città di Castello Tiziana Croci.
Dentro e fuori il Salone del vino di Città di Castello, tra talento e cultura
Non è stata solo la qualità dei vini a decretare il successo di Only Wine 2024 ma anche l’atmosfera vivace e contagiosa che ha permeato ogni angolo dell’evento.
Incontri informali con i produttori, workshop interattivi e momenti di convivialità hanno reso l’esperienza indimenticabile per tutti i partecipanti, complice anche le belle giornate di sole in una primavera bizzarra, trasformando una semplice degustazione in un viaggio emozionante attraverso il mondo del vino.
Ricco di spunti anche Extra Wine, il fuori salone nelle vie di Città di Castello, in collaborazione con il Comune e il Consorzio Pro Centro, che ha offerto servizi diffusi in paese, arricchendo l’offerta turistica e valorizzando la bella cittadina umbra.
Grande afflusso di pubblico per la presentazione del libro di Angelo Peretti “Esercizi Spirituali per Bevitori di Vino” (ne avevamo scritto qui) e l’incontro “Viaggio nella storia del vino umbro” con lo storico di enogastronomia Guido Farinelli.
Non è mancato anche quest’anno il mercatino Campagna Amica a cura di Coldiretti Umbria.
Il legame con il territorio nei vini dei giovani vignaioli: arrivederci a Only Wine 2025
L’evento dedicato ai giovani viticoltori ha visto un aumento significativo di visitatori rispetto all’anno precedente. Un segno tangibile dell’interesse crescente verso le nuove realtà vinicole, che deve far riflettere su una manifestazione che ha tutti i numeri per un ulteriore grande salto. Il successo di Only Wine 2024 ha dimostrato che il coinvolgimento degli under 30 in vigna è in netta crescita, grazie alla passione e alla determinazione dei giovani viticoltori emergenti. Future promesse del vino, il cui impegno e passione fanno ben sperare in una nuova era dell’enologia italiana.
Per maggiori informazioni: www.onlywinefestival.it
