Made in Malga 2019, birre e formaggi di montagna

Degustazioni, laboratori artigianali, escursioni guidate nelle malghe, punti ristoro e un interessante incontro con tra prodotti caseari e birrari hanno reso molto ricco programma il programma della kermesse di Asiago

Made in Malga, evento nazionale dei formaggi di montagna, ma certamente questa ottava edizione verrà ricordata per il grande numero di espositori – accanto a tradizionali banchi di formaggi per la prima volta anche i birrifici di montagna – e per la speciale formula dei due weekend (6/8 – 13/15 settembre), che ha portato ad Asiago (VI) migliaia di visitatori.

Made in Malga 2019: novità tra formaggi e birre

Degustazioni, laboratori artigianali (con la lana di pecora, con il legno, agli oli essenziali), escursioni guidate nelle malghe, punti ristoro (pane, formaggio, salumi), il ricco programma offriva diverse opportunità di conoscenza e svago. Un viaggio sensoriale di gusto e nel gusto, sperimentando nuove consistenze (formaggi e yogurt), nuovi aromi (birre artigianali), nuove esperienze (laboratori), favorendo l’incontro con i produttori, “depositari” di antiche tradizioni.

Con loro si apre un mondo quasi sconosciuto ai più, dove la fatica e la passione guidano il lavoro negli alpeggi e nelle malghe, dalla mungitura alla produzione del formaggio, patrimonio inestimabile da tutelare e valorizzare.

Malga I lotto Valmaron (VI)

Sono autentiche storie di vita, raccolte qua e là, durante la visita tra i banchi espositivi di Made in Malga 2019. Andrea Dalla Palma, famoso casaro di Malga I lotto Valmaron (VI), oltre ad aneddoti curiosi – fin da piccolo aiutava la mamma a fare il formaggio tenendola per le gambe affinché non scivolasse nella cagliata – è un vero esperto della montagna. Andrea racconta che un tempo non molto lontano i contadini chiamavano il latte al femminile (la latte), offrendoci con soddisfazione un pezzo del suo mitico Asiago d’allevo, già presidio Slowfood.

Milady Cortese presenta Malga Verde

Milady Cortese gestisce insieme ai fratelli e ai genitori Malga Verde a Lusiana (Vi), dove producono vari tipi di Asiago (fresco, mezzano, stagionato). Certificata con bollo CE, Malga Verde è in assoluto la malga che produce più Asiago (1200 forme stagionali), anche se il fiore all’occhiello aziendale è l’Asiago Stravecchio DOP, presidio Slow Food (la stagionatura minima è di 18 mesi).

Milady – alla pari con i fratelli – ha lasciato il posto fisso (faceva l’impiegata) per iniziare una nuova avventura: governare 150 capi tra manzi e vacche, 20 suini (ottimi salumi) e due asini, produrre il formaggio. Rimpianti? «Nessuno – dichiara – sono contenta e soddisfatta», e il suo sorriso non mente.

L’importanza del Consorzio di Tutela Asiago Dop

Esperienze diverse, accomunate dalla passione, con l’unico obiettivo di promuovere la cultura dell’Altopiano, trovando un valido sostenitore nel Consorzio di Tutela Asiago Dop, Partner della Rassegna.

Laboratori caseari e degustazioni di birre artigianali

Una vera rivelazione è stato il laboratorio “Formaggi e birre di montagna del Nord Italia”, condotto dagli esperti Roberto Miotello, importatore e selezionatore di birre artigianali (15 birrifici), e Pasquale Riga che ha guidato la degustazione di formaggi. Abbinamenti scelti quasi per caso e rivelatisi vincenti, un mix di aromi e sapori “unici”, almeno per me che avevo sempre degustato i formaggi abbinati ai vini.

Recentemente sono nati parecchi birrifici (1.500 totali), ma «produrre birra non è affatto semplice – dichiara Miotello – bisogna calibrare la ricetta giusta su 4 elementi (acqua, lievito, luppolo e malto), seguire la fermentazione, stabilire le diverse temperature (alta 18-20 gradi, bassa 4-5 gradi) per l’essicatura e la tostatura».

Tra le birre degustate, ho apprezzato molto Lupinus, una birra scura ad alta fermentazione (6 gradi), prodotta in Val di Fiemme (TN) con una delle migliori acque di fonte, il cui gusto ricorda il cacao e caffè tostato (Caffè di Anteribo), e una Leder (4 gradi) di un birrificio giovane (2014), che oltre al malto rivela un forte sentore erbaceo.

Consistenze avvolgenti per i golosi formaggi francesi, perfetti nell’abbinamento con le birre: come il Reblochon de Savoie, formaggio ricco di struttura e con proteine superiori al 20%, la cui pasta non viene cotta. O il Beaufort, – formaggio a pasta pressata da latte crudo vaccino, la cui salatura avviene per impacchi di acqua e sale –, affinato in grotte naturali.

Infine, è doveroso sottolineare l’ingresso del Caseificio degli Altipiani del Vezzena (TN) nel Consorzio di Tutela Asiago DOP, a coronamento di un percorso iniziato anni fa.