Mare e Vitovska in Morje 2018, a Duino due giorni incantati e golosi

Mare e Vitovska in Morje 2018, cosa vi siete persi a Duino (TS)

Cronaca della splendida due giorni che si è svolta il 15 e 16 giugno nel Castello di Duino, in provincia di Trieste. In una cornice fiabesca è stata esaltata la particolarità dei vini ottenuti da un vitigno carsico, abbinati a piatti proposti da creativi ristoratori.

È stato il Castello di Duino, in provincia di Trieste, ad ospitare la dodicesima edizione di “Mare e Vitovska in Morje” il festival dedicato all’antico vitigno Vitovska, tipico del Carso. Dal 15 al 16 giugno il programma ha proposto vari convegni, degustazioni enologiche e abbinamenti gastronomici preparati dai ristoratori presenti e sotto la guida degli esperti sommelier di AIS FVG.

Noi Soulfooders abbiamo partecipato in rappresentanza de La Gazzetta del Gusto ed è stata l’occasione  per conoscere molti vignaioli presenti, di apprezzarne le proposte  e anche di visitare il magnifico Castello di Duino.

Il Castello di Duino: bellezza e imponenza

Di proprietà dei Principi della Torre e Tasso, il castello è una costruzione massiccia eretta nel 1300 sulle rovine di un avamposto romano. In questo scrigno che racchiude capolavori e raffinati cimeli storico-artistici, che domina il golfo di Trieste, hanno soggiornato ospiti illustri come il poeta R.M. Rilke, Elisabetta d’Austria (la famosa Sissi), l’arciduca Massimiliano d’Asburgo e la moglie Carlotta del Belgio.

Nel corso di Mare e Vitovska in Morje 2018 abbiamo potuto ammirare il fortepiano suonato da Franz Liszt, la scala palladiana, il suggestivo panorama sul Golfo di Trieste che si gode dall’alto della torre, i bastioni a picco sul mare e il bunker costruito nel 1943 dalla Kriegsmarine tedesca.

La forza e l’unicità della Vitovska, regina del Carso.

La Vitovska è un vitigno a bacca bianca tipico della zona più orientale del Friuli Venezia Giulia, coltivato soprattutto in provincia di Trieste e nelle zone della vicina Slovenia. Le particolari proprietà organolettiche, non rintracciabili in altri vitigni, sono espressione delle caratteristiche climatiche e del terreno alle quali, peraltro, si è adattato perfettamente. Infatti si tratta di un vitigno capace di sopportare la forza bruta della bora, i freddi inverni e la siccità dei mesi più caldi.

Il Carso Vitovska Doc è un vino che si presenta giallo paglierino, con sfumature verdoline. Secco, fresco, con un retrogusto persistente di pera Williams e salvia, rivela corposità e una piacevole nota minerale; il gusto è gradevole e il finale piacevolmente amarognolo. Si tratta di una varietà giusta per rinfrescare le calde serate dell’estate che sta arrivando.

Mare e Vitovska in Morje 2018

Nella due giorni triestina sono stati tanti i vignaioli e i produttori di Carso Vitovska Doc che hanno allestito i loro banchi di assaggio e hanno interagito con i visitatori. Tra questi KmetijaBuntovi, MerlakŠkerk, Castelvecchio, Renčel, TavčarEmil, Štemberger, Čotar, Vinakras, Vrabec, Čotova, ŠircaKodrič, Zidarich, Kocjančič, Bajta, Škerlj, Grgič, Zahar, MiličZagrski, Cacovich, Lenardon, Urizio, Ostrouška, MatejColja – CV vina, Lupinc, StankoMilič, MatejSvara, Štoka, Kosuta. I vignaioli ospiti sono stati Conterno Fantino, Paraschos, Fonterenza, Cascina delle Rose.

Lungo i sentieri, i vialetti e le piazzette del castello erano dislocati gli stand di numerosi produttori enogastronomici. Ogni angolo era arricchito da una vista e un panorama quasi fiabesco, complice anche il clima e la bella giornata estiva che ha fatto da cornice a questa esperienza.

I ristoranti presenti e le loro specialità

Accanto agli ottimi vini offerti in degustazione, abbiamo apprezzato l’alta qualità degli abbinamenti gastronomici proposti dai seguenti ristoranti locali: ŠpacapanovaHiša, Devetak, Nero di Seppia, BarX–Vatta, Maritani, San Marco, Križman, Sardoč, Joia e Dolomitiko, Ai Fiori, Valeria, Sfreddo, Pettirosso, Bunker, Vidali, Settimi, Zobec, Šuc, Mimi e Cocotte, FarmaJakne, Illy, Bajta, Žbogar, Puressoil, Ristorante Lido, Tergeste Dop, 1883restaurant, Eataly Trieste, Ristorante Tiffany – Fine dining, Hostaria al Refolo, KmetijaAntonič, Okusikrasa – Sapori del Carso, Barone, RestavracijaOkusiKrasa, Tre Noci.

Tutte i piatti del festival sono state eccellenti, per qualità, eleganza e appetibilità. Tra quello che abbiamo degustato, però, alcune cose sono rimaste più impresse nella nostra mente. Ottimi, ad esempio, gli spiedini di pollo fritto di Okusi Krasa – Sapori del Carso e il petto di pollo cotto a bassa temperatura su crema di piselli proposto dall’Hotel Ristorante Križman.

L’Hostaria al Refolo ha proposto due assaggi particolarissimi e perfettamente abbinabili alla Vitovska: la “renga in savor”, accompagnata da insalata di finocchi, crostino di pane integrale con lievito madre e fiori di finocchio selvatico, e la quinoa bianca e nera con zucca Hokkaido allo zenzero e cardamomo, cavolo viola croccante e semi della salute.

Dopo aver passeggiato piacevolmente lungo un percorso adornato dalla tipica flora mediterranea, siamo giunti sul suggestivo affaccio sul mare dove era allestito il Bunker wine che ci ha deliziati con un bicchierino contente una mousse di cren, senape e sfilacci di maiale, che ricordava il tipico panino triestino con il prosciutto cotto, cren e senape.

La Gran Osteria tre noci ci ha fatto assaggiare delle ottime proposte di pesce mentre l’Osteria Čotar ha preparato un succulento lardo su crostino e abbinato a lampone o aglio sott’olio. Il ristorante triestino Ai Fiori ci ha fatto assaporare una saporita tartare di branzino con una dadolata di mango e arachidi. Molto interessante è stata anche la proposta finger food di asparagi della Lokanda Devetak 1870. Gruden-Žbogar, con i suoi formaggi di capra, ci ha fatto scoprire un mondo per noi sconosciuto di questi latticini molto buoni e digeribili.

All’interno di quest’importante kermesse enogastronomica, era presente Eataly di Trieste con la sua focaccia bianca e rossa, abbinata a salumi del territorio o a formaggi. Diverse le portate preparate da Restavracija Okusi Krasa come il porridge di grano saraceno con dragoncello, crema di carote gialle e pancetta essiccata, la polenta, la crema con ricotta e formaggio di capra con ginepro e lamponi disidratati e la panna cotta alla menta con gel di fragole e olio di menta.

Per concludere la nostra degustazione abbiamo scelto un’interessante insalata in agrodolce con caciotta di capra e chutney al mango e peperoni, proposta da 1883 Restaurant.

In attesa dell’edizione del 2019, consigliamo caldamente a tutti gli appassionati del gusto di segnarvi in agenda questo imperdibile evento.