Eventi Lombardia

Da Mixology Experience 2023, anunciate novità e tendenze nel mondo degli Spirits

Mixology Experience 2023: le scoperte di questa edizione

Dal 7 al 9 maggio, nello spazio di Superstudio Maxi a Milano, ha avuto luogo l’edizione 2023 dell’evento dedicato alla miscelazione

Che il settore degli Spirits stia vivendo un periodo roseo non lo dicono solo i numeri, ma anche il grande numero di professionisti e appassionati che, a Milano, ha partecipato a Mixology Experience 2023. Degustazioni, seminari e ospiti internazionali hanno animato l’evento, portando in scena novità e tendenze, tutte da scoprire e assaporare.

Mixology Experience 2023: agave, agave, agave

Protagonista indiscussa di questa edizione: l’agave. Esistono circa una ottantina di tipologie di questa pianta, anche detta “albero delle meraviglie” per le sue numerose virtù, conosciute sin dall’antichità dalle popolazioni del Sud America.

Oggi la sua fermentazione e la successiva distillazione danno origine alla Tequila e al meno noto, ma sempre di maggior interesse, Mezcal.

Interessante la degustazione delle Tequila del marchio Curado che si contraddistinguono per un’infusione di tre diverse tipologie di agave: Blue, Espadìn e Cupreata.

Il distillato base dei tre prodotti, 100% dalla regione di Altos de Jalisco, assume un colore dorato con riflessi verdi, e sensazioni olfattive molto marcate. L’agave Blue aggiunge una firma piacevolmente floreale alla Tequila, l’Espadìn vira verso sentori affumicati e infine l’infusione di agave Cupreata carica di sensazioni speziate il distillato.

Mezcal: le 3 tipologie di un distillato da scoprire

Il panorama del Mezcal è più variegato, e sicuramente più complesso da comprendere per un palato non avvezzo. Ne esistono di tre tipologie: industriale, artigianale e ancestrale. Ciascuna di esse si contraddistingue per una sempre crescente artigianalità del processo produttivo.

varie tipologie di Mezcal (Foto © Nicole Bernardi).

Mentre, per esempio, per il Mezcal industriale la cottura delle agavi viene fatta in autoclavi, quella della versione ancestrale si esegue nei tradizionali forni a pozzo, scavati nel terreno pieni di braci ardenti. Una differenza notevole nel processo produttivo che si enfatizza nella fase di fermentazione del succo: il metodo industriale si avvale di moderne vasche di acciaio inossidabile, talvolta a temperatura controllata, mentre la versione artigianale e ancestrale può utilizzare contenitori più tradizionali come otri di pelle, vasche ricavate da buche nel terreno o cisterne di vari materiali.

Il risultato all’assaggio è evidente, con sensazioni fortemente vegetali, talvolta anche animali nelle ultime due tipologie. Sensazioni affumicate possono essere ritrovate in alcuni Mezcal artigianali molto simili a quelle torbate di alcuni whisky.

L’evoluzione degli analcolici: una bella sorpresa!

Il trend del bere analcolico o low alcohol è in costante crescita, soprattutto da dopo la Pandemia, con una attenzione maggiore verso il consumo consapevole. Sono state diverse le aziende che si sono lanciate in prodotti che potessero soddisfare questa richiesta.

Mixology Experience 2023 è stata l’occasione per assaggiare lo Spritz a marchio Alpex che ha confermato che sta finendo l’era degli analcolici alla frutta che sembrano più frullati che drink, per lasciare spazio a un aperitivo il cui gusto lascia spiazzati, e con il dubbio che sia un “vero” Sprizt. Nella stessa linea Alpex propone anche un Hugo e un G&T alcohol free, una piacevole scoperta.

Lo Spritz Alpex (Foto © Nicole Bernardi).

Artigianalità e linee personalizzate

Non è passata inosservata la presenza di diverse micro-distillerie in fiera in questa edizione, segno che la parola chiave per il futuro della mixology sarà una sola: artigianalità. Produzioni piccolissime ma di grande carattere e ricercatezza, capaci di posizionarsi nel mercato premium e ultra-premium.

È il caso della micro-distilleria Fermenthinks, la prima distilleria nel comune di Firenze, nata dall’idea di tre amici e impreditori Julian Biondi, Matteo Di Ienno e Stefano Cicalese. Con il loro alambicco da 150 litri sono in grado di produrre gin in piccoli lotti, garantendo al cliente un prodotto di grande qualità e che rappresenti la sua idea, senza piegarsi alla logica dei grandi numeri.

Julian Biondi, Matteo Di Ienno e Stefano Cicalese della micro-distilleria Fermenthinks (Foto © Michele Tamasco/Mad Mike).

Mixology Experience ha dato già appuntamento per il 17, 18 e 19 marzo 2024, in cui siamo certi che potremmo apprezzare nuovi twist di grandi classici della miscelazione e nuove realtà in grado di soddisfare la sete di novità di professionisti e appassionati da tutta Italia. Info: www.mixologyexperience.it

image_pdfimage_print
© Riproduzione vietata

Tags

Condividi su:

Ti è piaciuto questo articolo?

Registrati alla nostra newsletter

Nicole Bernardi

Torinese DOC ma con un pezzetto di Veneto nel cuore dove ho completato gli studi in Enologia, specializzandomi in marketing e comunicazione. Conservo, però, la mia indole sabauda e la passione per la cosiddetta “merenda sinoira”, un'elegante scusa per mangiare e bere fuori pasto senza sensi di colpa. Amo scoprire angoli nascosti del territorio, conoscerne i prodotti e le tradizioni. Raccontare tutto questo è la mia passione.

Ricevi informazioni utili

Segui la nostra TV

Le firme

Alessandra Piubello

Giovanni Caldara

Esplora il magazine

Pubblicità


Pubblicità

I nostri partner

Vignaioli Contrari
Only Wine Festival 2024