Dal 4 al 6 maggio, all’interno del NEXT – Ex Tabacchificio, torna la manifestazione simbolo del Mezzogiorno vinicolo. Attesi opinion leader, sommelier stellati e buyer da tutto il mondo per un festival che parla al settore con visione e concretezza
Il business del vino si muove dal Cilento e propone tante novità del Paestum Wine Fest 2025, uno degli appuntamenti più significativi per il mondo del vino nel Centro-Sud Italia.
Dal 4 al 6 maggio, infatti, il NEXT – Nuova Esposizione Ex Tabacchificio di Capaccio-Paestum ospiterà la 14ª edizione di un evento che coniuga promozione, cultura e networking, consolidando il proprio ruolo come piattaforma di riferimento per produttori, sommelier, buyer e comunicatori.
Un vero palcoscenico del fare business, nato dalla visione di Angelo Zarra e sostenuto dal lavoro sinergico di Alessandro Rossi, direttore del festival (ne avevamo parlato qui).
Paestum Wine Fest 2025, un restyling per guardare avanti
L’edizione 2025 si presenta con un’immagine completamente rinnovata. Gli spazi essenziali, eleganti nella loro sobrietà, sono firmati dall’architetto Fiorenzo Valbonesi: un progetto che riflette la vocazione sostenibile della manifestazione e valorizza la connessione tra vino e territorio. Il contrasto tra design e archeologia industriale del NEXT si fa simbolo di una fiera che evolve senza perdere la propria identità.
Vino globale, sguardo internazionale
Il Paestum Wine Fest 2025 accoglierà oltre cento cantine italiane e internazionali, e più di venti buyer provenienti da Paesi come Sudafrica, Svezia, Grecia, Spagna, Norvegia e Francia, oltre a Serbia, Estonia, Danimarca e Austria.
Tanti i nomi di spicco del mondo del vino: Charlie Arturaola, former statunitense, wine speaker e attore cinematografico, Chiara Giannotti, ideatrice Vino.TV, comunicatrice e content creator, Eros Teboni, sommelier, wine consultant e wine educator, Andrea Gori, giornalista, scrittore e sommelier, Leila Salimbeni, direttore editoriale di Spirito diVino, Sandro Camilli, presidente AIS Italia, Paola Restelli, Wine Immersive ambassador, Roberto Parodi, giornalista e scrittore, Davide Gangi, founder Vinoway, Errico Cecchetti, specialist in marketing strategico, Francesca Negri, giornalista, scrittrice e wine tutor, Vincenzo Russo, Professore Ordinario di Psicologia dei consumi e neuromarketing, Domenico Apicella, Professore Diritto per il marketing e di Diritto dei contratti del turismo, Titti Dell’Erba, wine communicator e wine event manager, Marco Di Buono, conduttore televisivo, Federico Menetto, cosulente per la creazione, sviluppo ed esecuzione di progetti food&wine, Anna Mazzotti, penna di settore Federico Latteri, giornalista e figura di riferimento del mondo del vino e dei vini siciliani, e Fabrizio Carrera, fondatore e direttore di Cronachedigusto.it, Bruno Petronilli, giornalista enogastronomico, direttore responsabile di James Magazine e Malinda Sassu, giornalista de La Gazzetta del Gusto per i settori, wine, food e travel.
Una vera costellazione di esperti e opinion leader che arricchiranno il calendario con masterclass, incontri e degustazioni.
Il Wine Club: la sommellerie d’eccellenza
Tra le anime più prestigiose del festival, torna anche il Wine Club Paestum Wine Fest: un collettivo di 23 sommelier stellati selezionati da Matteo Zappile, Brand Ambassador del Festival.
La loro missione è chiara: raccontare il vino, promuovere le produzioni vitivinicole e diventare ambasciatori consapevoli tra cantine e consumatori, anche nel mondo Ho.Re.Ca. Un progetto firmato dalla Cantina San Salvatore 19.88 che sottolinea l’importanza della figura del sommelier nel panorama contemporaneo.

Le masterclass e i Fuorisalone sotto le stelle del Cilento
Il programma è denso e trasversale. Si apre il 3 maggio con il primo Fuorisalone – una cena spettacolo a Gromola – e prosegue nei giorni successivi con un susseguirsi di eventi.
Masterclass come “Cannonau Likeness International”,con Davide Gangi, Mariano Murru, Charlie Arturaola e Antonio Scatigna, o le “Sfumature di Chardonnay tra Italia e Francia”e “I vini Doc Friuli”, fino al tributo a Bolgheri con “Ventaglio” e agli approfondimenti sui bianchi dell’Etna e del Vesuvio. Non mancano momenti originali come “Abbinare un’emozione”, dove grandi sommelier propongono vini in pairing con romanzi selezionati.
Il “Wine Tour VR”, esperienza immersiva proposta tutti i giorni dalle 12:00 alle 19:00, completa l’offerta, rendendo il festival accessibile anche in chiave multisensoriale.
Tra cultura, formazione e riflessioni sul vino
Non solo degustazioni. Torna il Paestum Wine Fest 2025 con tavole rotonde e monitor di approfondimento strategico: si parla di nuovi mercati, giovani imprenditori, neuromarketing e futuro della ristorazione.
Il terzo giorno, martedì 6 maggio, si esplora il legame tra vino, enoturismo e cineturismo, nel suggestivo Museo Archeologico Nazionale di Paestum. Un’occasione per ribadire che il vino non è solo prodotto, ma racconto, paesaggio, esperienza.
Il gran finale tra le Langhe e il Cilento
Si chiude in grande stile con masterclass dedicate ai vini Lunelli, Inama e Pelissero, fino alla cena-evento “La cucina catanese incontra la tradizione culinaria cilentana”.
Un viaggio che unisce territori, linguaggi e sapori, con la cerimonia di premiazione degli operatori che hanno fatto la differenza.
Il programma completo, info e contatti sul sito ufficiale www.paestumwinefest.it