Palio del Pettine di Mirandola, un esempio di identità territoriale e coesione fra persone

Palio del Pettine di Mirandola 2018, ecco chi sono i vincitori

1500 persone, 6 borgate, 150 volontari e oltre 6 quintali di maccheroni preparati a mano. Ecco il bilancio di un evento di successo.

Domenica 7 ottobre, con Amanda Arena ho partecipato come giudice allo storico Palio del Pettine di Mirandola. A completare la giuria tecnica c’erano anche altri esperti di cucina e comunicazione, tra cui Giovanni Degli Angeli, fondatore della nota associazione di volontariato “La San Nicola” e promotore del Tortellino Tradizionale di Castelfranco Emilia; Claudio Roncaccioli, ristoratore e titolare del ristorante “FuoriModena” a Vicenza; Valerio Cabri, chef e insegnante di cucina; Micaela Ferri, foodblogger e Barbara Purpura, appassionata di enogastronomia e amministratrice del gruppo Facebook “Butta la Pasta”.

L’evento si è svolto presso il Palazzetto dello Sport della città e ha richiamato oltre 1500 persone nel giro di soli 3 giorni. A sfidarsi a colpi di mattarello, c’erano 6 borgate: Gavello, Mortizzuolo, San Giacomo Roncole, Cividale, Quarantoli e San Martino Spino. La gara consisteva nel trovare il miglior abbinamento tra ragù e maccheroni al pettine, una tipologia di pasta all’uovo tipica del posto.

Palio del Pettine di Mirandola 2018, ecco chi sono i vincitori

C’è chi si è cimentato in ricette innovative e chi invece é rimasto fedele alla tradizione ma, alla fine, è stata premiata la semplicità. La giuria popolare ha votato il ragù della borgata Mortizzuolo, a base di salsiccia e cialde di parmigiano mentre la giuria tecnica ha incoronato vincitrice la frazione di San Giacomo Roncole con il suo ragù tradizionale. I parametri considerati al momento della valutazione sono stati: la presentazione, il profumo, il grado di cottura e l’equilibrio dei sapori.

Al momento della proclamazione, i vincitori sono esplosi in una sonora esultanza, caratterizzata da abbracci, sorrisi e lacrime di gioia. Questa manifestazione trascende dalla sola goliardia ed è simbolo di rinascita. Infatti, la prima edizione risale al 2012, anno in cui l’Emilia Romagna è stata sconvolta da un violento terremoto. L’obiettivo comune era quello di raccogliere dei fondi per chi era rimasto senza una casa e ancora oggi buona parte del ricavato viene devoluta in beneficienza.

150 volontari animati da una sana competizione e uniti dalla voglia di far conoscere i propri prodotti a sempre più persone. Mirandola, città messa in ginocchio dal sisma, ha ritrovato la speranza nel coraggio e nello spirito di iniziativa dei propri cittadini.