Lunedì 15 gennaio, lo storico Palazzo Esperia è stato teatro di un interessante evento culturale. Le testimonianze geologiche dell’area circostante, hanno fatto da cornice ad un laboratorio di pasticceria secca per esaltare le tipicità locali.

Il Pasticcere Stefano Campoli all’opera.
Palazzo Spinelli situato ad Esperia, in provincia di Frosinone, fu edificato nella metà del Quattrocento e appartenne alla famiglia Spinelli che era residente in queste zone. Oggi l’edificio ospita il Museo del Carsismo che espone ricostruzioni di grotte carsiche e le impronte di dinosauro scoperte nel 2006 su una parete montuosa nelle vicinanze.
Gestito dall’Ente Parco Naturale dei Monti Aurunci il Palazzo è anche sede di un ostello e di una cucina con sala degustazioni, per eventi pubblici e privati. Proprio qui, lunedì 15 gennaio il giovane pasticcere Stefano Campoli ha dato dimostrazione delle sue ricette grazie all’evento organizzato dall’Associazione Culturale Gusta la Cultura, che ha voluto unire vari aspetti della tradizione del territorio e fornire ai partecipanti una mattinata all’insegna di notizie storico-scientifiche e delle specialità culinarie locali.
Chi è Stefano Campoli
Circa dodici anni fa è iniziata la dolce avventura di questo giovane pasticcere ciociaro, con le ricette più semplici, come le classiche ciambelle al vino, per arrivare attualmente a produrre una trentina di gusti diversi. Tradizione ed innovazione sono gli elementi che lo contraddistinguono.
Nel corso degli anni, infatti, Campoli ha voluto sperimentare sapori e accostamenti inconsueti utilizzando ingredienti come la canapa, la curcuma, la farina di riso e la paprika.

Alcuni momenti del laboratorio del 15 gennaio.
Il Laboratorio
Dopo aver ammirato le ricchezze ambientali del luogo, i visitatori sono stati coinvolti nella realizzazione di due ricette, le ciambelle al vino rosso ciociaro e i biscotti alla birra, un nuovo gusto che il talentuoso pasticcere ha ideato per l’occasione. La birra utilizzata “Terra di Lavoro” non poteva che essere di un produttore locale e precisamente di Roccasecca (FR). L’atmosfera magica del borgo ed il profumo di cose buone e genuine, hanno reso omaggio alla tipicità italiana.