Il fascino della cucina nella mostra a Roma “Un mondo di menu, la grande storia a tavola”

Dai pranzi tra Castro e Kennedy alle celebrazioni dei Reali d’Inghilterra, fino alle scelte a tavola nel viaggio di Papa Francesco a Cuba: un grande viaggio nei sapori del passato, dal 5 al 7 aprile presso le sale del Garum, Biblioteca e Museo della Cucina

Nell’ampio panorama della gastronomia, i menu storici rappresentano autentiche testimonianze di epoche passate e culture culinarie che hanno plasmato il gusto del mondo.

Una finestra sul passato grazie ai menu storici

Dai regali e opulenti banchetti rinascimentali ai pasti serviti in occasione degli incontri tra capi di Stato, l’insieme delle portate previste in tali occasioni ci offreno un assaggio di storie che vanno oltre il semplice nutrimento. Molto più di semplici elenchi di piatti ma veri e propri documenti storici che offrono l’opportunità unica di esplorare abitudini alimentari, mode ed evoluzioni sociali nel corso dei secoli.

Con queste premesse, si terrà a Roma, dal 5 al 7 aprile, la più importante esposizione mai dedicata ai menu storici: “Un mondo di menu, la grande storia a tavola” nelle sale del Garum – Biblioteca e Museo della Cucina, in Via dei Cerchi 87. Oltre 400 menu, tra i quali vere perle rare mai esposte al pubblico, provenienti dalle maggiori collezioni private d’Italia e non solo.

“Un mondo di menu, la grande storia a tavola“, la mostra nata da importanti collaborazioni

La rassegna monografica, la più importante mai tenutasi al mondo, verrà inaugurata giovedì 4 aprile. “Un mondo di menu, la grande storia a tavola, suggella la collaborazione fra “Menu Associati – associazione internazionale di menu storici” e Garum – Biblioteca e Museo della Cucina della Fondazione Rossano Boscolo Sesillo.

Un’importante contributo che la Presidenza della Repubblica ha voluto onorare, partecipando all’esposizione con un pannello che ricorda, attraverso i menu, tutti i Presidenti della Repubblica Italiana e i rapporti con le altre Nazioni.

La mostra si snoda attraverso 18 pannelli monotematici e si conclude con un pannello aggiuntivo che vuole anticipare l’impegno di Menu Associati e dell’associazione culturale CheftoChef – Emilia Romagna Cuochi, a sostegno della candidatura della Cucina Italiana a Patrimonio dell’Unesco.

Pranzi e cene come cronaca dell’economia e della politica nel corso dei secoli

Tra i menu esposti, quello più antico a stampa del 1803 fino a quelli a noi contemporanei come le scelte del pranzo offerto da Casa Artusi al Presidente Napolitano nel 2011 o, ancora, quello relativo al viaggio di Papa Francesco a Cuba, per incontrare il patriarca Kirill.

Ad accompagnare l’esposizione, un imponente catalogo di 464 pagine, strumento di conoscenza imperdibile per professionisti del settore o appassionati curiosi, che sfogliandolo ritroveranno tanti episodi (e piatti!) forse dimenticati o comunque da ricordare.

La prefazione del catalogo è a firma del Prof. Alberto Capatti, con i testi sono di Maurizio Campiverdi, Franco Chiarini, Giulio Fano, Matteo Ghirighini e Roberto Liberi, tutti soci di Menù Associati.

Alla mostra collaborano, quali prestatori o fornendo testi e saggi specifici, tra gli altri: Maurizio Campiverdi, proprietario della più vasta collezione di menu conosciuta e Presidente di Menu Associati, Academia Barilla, Istituto Luigi Sturzo, MAV Fondazione Modena Arti Visive, Casa Artusi, Zeppelin Museum di Friedrichschafen e, eccezionalmente, l’Archivio Storico della Presidenza della Repubblica.

Eventi storici rievocati dai banchetti che li hanno accompagnati

I menu esposti si legano a eventi storici come le celebrazioni per lo Statuto Albertino (1848) o la discussa visita di Garibaldi a Londra del 1864, la Breccia di Porta Pia e le due Guerre Mondiali, fino ad arrivare alle relazioni diplomatiche come nel caso del menu della Colazione offerta dal Presidente Cossiga a Michail Gorbaciov all’indomani della caduta del Muro di Berlino.

Ma anche i menu delle ultime ore del Titanic fino alle grandi imprese di Amelia Earhart e Charles Lindbergh, Umberto Nobile e Francesco De Pinedo.

Dal primo pranzo di Hitler e Mussolini (1934) a quelli di Castro e Kennedy correlati al periodo delle nazionalizzazioni cubane, per passare ai matrimonio di Carlo e Diana, William e Kate, e le incoronazioni di Elisabetta II e di Nicola II, l’ultimo Zar.

Storie a tavole anche per inaugurazioni come la Tour Eiffel, o raffinatamente stampati su supporti speciali come seta e porcellana spesso preparati da grandi artisti e ancora il primo Tour de France e le Olimpiadi del 1936.

«Rossano Boscolo, presidente di Garum e il suo Direttore Matteo Ghirighini sono stati determinanti per la realizzazione di questa Mostra – dichiara Maurizio Campiverdi fondatore e Presidente di Menu Associati – nella convinzione che il loro Museo della Cucina diventerà un centro importante di studi e raccolta di menu storici al servizio anche di quelle realtà internazionali, francesi in primo luogo, che stanno rivalutando questo strumento gastronomico fondamentale per riscrivere le tante storie di tante diverse cucine»

Il Segretario di Menu Associati, Giulio Fano, che insieme al coordinatore Roberto Liberi hanno partecipato alla progettazione di questa mostra, sono, inoltre, convinti che «questo evento farà da volano a molte altre iniziative che contribuiranno a raggiungere l’obiettivo di far riconoscere la Cucina Italiana da parte dell’UNESCO come patrimonio gastronomico, come già proposto dall’attuale governo insieme a diverse altre realtà culturali».

La mostra sarà aperta da venerdì 5 a domenica 7 aprile dalle 10 alle 18 con orario continuato e ingresso gratuito.

Per informazioni: Garum Biblioteca e Museo della Cucina – Via dei Cerchi 87 Roma. Info: www.museodellacucina.com

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