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Il Parlamento lavora al riconoscimento dell’“Agricoltore custode dell’ambiente e del territorio”

Agricoltore custode dell'ambiente e del territorio: chi è?

Chi è e cosa farà questa figura proposta dalla Lega e che ha sollecitato numerosi spunti di riflessione da parte di associazioni ambientaliste e di categoria?

Dopo la trattazione non andata in porto nella scorsa Legislatura, torna all’esame delle Camere il disegno di legge di iniziativa parlamentare di maggioranza (Lega) sull’agricoltore custode dell’ambiente e del territorio. Un testo di 10 articoli che ha sollecitato numerosi spunti di riflessione da parte di associazioni ambientaliste e di categoria.

Agricoltore custode dell’ambiente e del territorio

In questi giorni, la Commissione Industria e Agricoltura del Senato sta esaminando un disegno di legge che istituisce la figura dell'”agricoltore custode dell’ambiente e del territorio“. Si tratta di una delineazione affrontata in più coniugazioni in termini di legislazione regionale e che ora viene affrontata a livello nazionale, senza però vantare una vera e propria esclusività.

Ad introdurre per la prima volta questa locuzione, infatti, sebbene limitatamente ai temi trattati, è stata la legge n. 194 del 2015, che reca disposizioni sulla tutela e la valorizzazione della biodiversità di interesse agricolo e alimentare.

Cosa prevede la proposta di legge

Scorrendo le disposizioni della proposta, possono accedere a questo riconoscimento gli imprenditori agricoli, singoli o associati, che esercitano l’attività agricola ai sensi dell’articolo 2135 del codice civile e le società cooperative del settore agricolo e forestale.

Questi soggetti, però, hanno il dovere di svolgere, secondo un’indicazione di prevalenza non meglio specificata, alcune attività relative alla manutenzione del territorio, alla custodia della biodiversità rurale intesa come conservazione e valorizzazione delle varietà colturali locali, all’allevamento di razze animali e alla coltivazione di varietà vegetali locali, alla conservazione e tutela di formazioni vegetali e arboree monumentali e al contrasto all’abbandono delle attività agricole e al consumo del suolo.

Il ruolo delle regioni e degli enti locali

Saranno poi le regioni e gli enti locali generalmente intesi a promuoverne la diffusione, anche attraverso progetti, accordi e protocolli d’intesa volti a potenziarne il ruolo sociale e a realizzare opere eco-benefiche, incluse quelle di prevenzione idrogeologica e di protezione del paesaggio agrario, montano e forestale.

Al riguardo, le stesse regioni e le province autonome possono prevedere il riconoscimento di specifici criteri di premialità, tra quali la riduzione delle imposte di competenza. Un benefit che potrebbe indubbiamente avvantaggiare coloro che si fregeranno del ruolo di custodi.

Agricoltore custode dell'ambiente e del territorio: chi è?

La previsione della giornata internazionale dell’agricoltura

La proposta include l’istituzione della Giornata internazionale dell’agricoltura, da celebrarsi la seconda domenica del mese di novembre, con la finalità di diffondere a livello conoscitivo il ruolo dell’agricoltura nel soddisfacimento dei bisogni primari dell’uomo.

Sotto il profilo delle iniziative celebrative specifiche e delle manifestazioni pubbliche, anche le scuole di ogni ordine e grado avranno il loro ruolo con eventi ad hoc, percorsi di studio e impulsi di tipo didattico.

Un premio per l’agricoltore custode dell’ambiente e del territorio

Gli agricoltori che si sono distinti per aver prodotto beni di elevata qualità, per l’impiego di strumenti di innovazione tecnologica in agricoltura o di tecniche e metodi di coltivazione integrata rispettosa dell’ecosistema saranno, poi, i destinatari del premio «De agri cultura». Il riconoscimento, per lo più simbolico e che comporta una spesa annua di ventimila euro, verrebbe assegnato secondo criteri e modalità rimessi alla futura emanazione di un decreto del Presidente del Consiglio dei ministri.

Il testo, così come descritto, potrebbe modificarsi a seguito dell’iter emendativo in atto in Senato, anche in ragione dei numerosi spunti emersi durante le audizioni da parte degli enti e delle associazioni coinvolti sotto i più disparati profili. Un percorso comunque destinato a continuare: una volta concluso l’esame in prima lettura, infatti, ad occuparsi del tema sarà la Camera.

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Selena Vacca

Esperta di legislazione agroalimentare e consulente prestata alle Istituzioni. Una laurea in Giurisprudenza, diversi master e la passione per il mondo enogastronomico declinato in maniera sostenibile. Nata in Ciociaria, stabile a Roma, giro il mondo ma torno sempre nella terra d’origine con due intenti: assaporare prodotti rigorosamente 100% bio e rubare alla nonna la ricetta del pollo con le patate. Il mio motto? Niente è impossibile!

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