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La Fipe sull’aggressione allo chef Romano Tamani: «Urge più presidio per bar e ristoranti!»

La Federazione Italiana Pubblici Esercizi ha espresso vicinanza allo chef stellato del ristorante Ambasciata, nel mantovano, che domenica scorsa è stato sequestrato e rapito all'uscita dal locale. Alle Istituzioni, invece, viene un più capillare presidio sul territorio in difesa di bar e ristoranti.

La Federazione Italiana Pubblici Esercizi ha espresso vicinanza allo chef stellato del ristorante Ambasciata, nel mantovano, che domenica scorsa è stato sequestrato e rapito all’uscita dal locale. Alle Istituzioni, invece, viene un più capillare presidio sul territorio in difesa di bar e ristoranti.

Reazioni all'aggressione allo chef Tamani
Al centro, lo chef Romano Tamani (Fonte Facebook).

Ha destato molto clamore la notizia del sequesto con conseguente rapina ai danni dello chef stellato Romano Tamani, titolare – insieme al fratello – del ristorante Ambasciata di Quistello (Mn). Pur non trattandosi più di notizie isolate, l’opinione pubblica è rimasta scossa dalla presenza di ben 4 banditi che hanno aggredito lo chef settantacinquenne all’uscita dal locale.

Secondo il racconto dello stesso Tavani, verso le 20.30 di domenica sera mentre usciva dal ristorante è stato sorpreso da quattro uomini che l’hanno trascinato all’interno, legato e imbavagliato con lo scotch. A questo punto hanno iniziato a rovistare alla ricerca di denaro e pretendendo di farsi rivelare l’ubicazione della cassaforte.

Alla dichiarazione del proprietario che non ci fosse alcuna cassaforte nè denaro in cassa, perchè era giorno di chiusura, i malviventi si sono spostati al piano superiore dove c’è l’appartamento di Tavani. Qui hanno rubato delle carte di credito su cui erano annotate le password che sono servite per eseguire diversi prelievi, prima che la vittima riuscisse a bloccarle.

«Non riuscivo nemmeno a respirare: pensavo che sarei morto di lì a poco» ha detto Tavani sotto choc che, dopo essere stato abbandonato fisicamente incolume dai rapinatori, ha chiesto aiuto ad un bar nelle vicinanze.

Preoccupato e polemico il commento di Fipe – Federazione Italiana Pubblici Esercizi a seguito di una vicenda tanto pericolosa che ha rischiato di avere conseguenze molto più tragiche:

«L’aggressione avvenuta ai danni dello chef Romano Tamani testimonia ancora una volta il fatto che bar e ristoranti in Italia vengono spesso lasciati al loro destino quando si parla di sicurezza e presidio del territorio. I pubblici esercizi sono pressoché quotidianamente al centro di episodi di delinquenza e criminalità, che in diversi casi hanno anche avuto esiti tragici, come la tragica notte nella tabaccheria di Budrio ci ricorda ancora. Esprimendo tutto il nostro sostegno a Romano Tamani, torniamo a chiedere con forza alle istituzioni un più capillare presidio sul territorio in difesa di una categoria di imprenditori che svolgono anche un’importante funzione sociale».

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Enzo Radunanza

Giornalista e addetto stampa, mi occupo di enogastronomia dal 2010. Nel 2019 sono stato nominato "Ambasciatore dei vini dell’Emilia Romagna" per la mia costante attività divulgativa. Inoltre, sono copywriter e digital media marketer per varie realtà. Per tutti sono anche "Il Cronista d'assaggio".

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