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Emilia Romagna: i sorsi “Buoni, Puliti e Giusti” per il 2024, secondo Slow Wine

Guida Slow Wine 2024: i riconoscimenti dell'Emilia-Romagna

Il 7 ottobre a Milano sarà ufficialmente presentata la quattordicesima edizione della Guida Slow Wine 2024. L’Emilia-Romagna, in totale da Piacenza a Rimini, si porta a casa quasi una novantina di riconoscimenti, tra cantine ed etichette

L’evento di presentazione della nuova Guida Slow Food 2024 si terrà il 7 ottobre a Milano, contestualmente alla Milano Wine Week, e sarà organizzato un grande banco di degustazione con oltre 400 aziende italiane. Accanto alle degustazioni, aperte anche al pubblico, saranno premiati i vini inseriti nella quattordicesima edizione della guida.

Guida Slow Wine 2024: l’Emilia-Romagna con 33 riconoscimenti

In totale da Piacenza a Rimini per il prossimo anno ci si porta a casa quasi una novantina di riconoscimenti, tra cantine ed etichette

Presentazione Guida Slow Wine 2024: i premi dell'Emilia-Romagna

L’Emilia-Romagna quest’anno ottiene 33 riconoscimenti, tra Chiocciole, Bottiglie e Monete (19 per l’Emilia e 14 per la Romagna) per quanto concerne le cantine, mentre per i vini, suddivisi nelle categorie Top, Slow e Quotidiano, le attestazioni di stima della critica della Guida Slow Wine sono state 51 (29 sono emiliani e 22 romagnoli).

Nella presentazione/premiazione di Milano del 7 ottobre, avverrà anche la degustazione dei Top player enologici italiani.

Sono per lo più Sangiovese per la Romagna e Lambrusco per l’Emilia a parlare la lingua dell’eccellenza secondo la critica della chiocciola. L’edizione 2024 evidenzia, per detta dei curatori «una regione ricca e con le idee sempre più chiare» soprattutto per quei vitigni simbolo che ne identificano i sorsi: la Malvasia di Candia aromatica, il Pignoletto, il Lambrusco ma anche il Sangiovese e l’Albana

Ma vediamoli nel concreto.

Vini dell’Emilia premiati da Slow Wine 2024

L’Emilia, quindi parliamo da Piacenza fino a Bologna con in più la provincia di Ferrara, ha ottenuto in totale quasi una cinquantina di riconoscimenti. Sono 7 Chiocciole con le realtà Bergianti Vino – Terre Vive, Camillo Donati, Gradizzolo – Ognibene, La Tosa, Orsi – Vigneto San Vito, Podere Cipolla – Denny Bini e Vittorio Graziano. Le Bottiglie sono state dieci e sono: Cantina della Volta, Fattoria Moretto, Il Monticino, Luretta, Lusenti, Paltrinieri, Podere Il Saliceto, Podere Sotto il Noce, Romagnoli e Zucchi. Infine le Monete sono due e precisamente Marengoni e Francesco Vezzelli.

Molti di più invece i premi ottenuti in ambito di vini e singole bottiglie. Qui, infatti stiamo parlando di 29 riconoscimenti. I vini dichiarati esclusivamente come Top sono 6. Sono il “Blanc de Noirs Rosé Specialist II Mattaglio 2018” della Cantina la Volta, il “C.P. Malvasia Terramara 2022” di Camorali Pierluigi, il “C.P. Vin Santo Albarola 2012” di Barattieri, il “C.P. Vin Santo di Vigoleno 2012” di Lusignani, la “Malvasia Ape 2021” di Romagnoli e il “RingAdora 2020” di Podere Il Saliceto.

I vini definiti “Quotidiano” sono 11 e precisamente il “C.B. Barbera Cucherla 2022” di Corte d’Aibo, il “C.B. Pignoletto Cl. Del Monticino 2021” del Monticino, il “C.B. Pignoletto Superiore 2022” di Anonima Agricola Viticoltori Valsamoggia, il “Divino Sur lies 2022” de La Margherita, il “Gutturnio Frizzante G842” di Marengoni, il “Lambrusco di Sorbara Rito 2022” di Zucchi, il “Lambrusco di Sorbara Soldino 2022” di Francesco Vezzelli, il “Lambrusco Grasparossa di Castelvetro Monovitigno 2022” di Fattoria Moretto, il “Lambrusco Grasparossa di Castelvetro Vigneto Cialdini 2022” di Cleto Chiarli, il “Levante 90 del 2022” di Podere Cipolla e il “Lopi Bianco 2022” de La Via del Colle.

Infine i vini Slow. Questi in Emilia sono stati in tutto 12. Ne fanno parte il “Bersot 1933 del 2021” di Gradizzolo, il “C.P. Malvasia Sorriso di Cielo 2022” de La Tosa, il “Cattabrega 2022” di Podere Sotto il Noce, il “Chi Mera 2022” di Koi, il “Ciao Mare 2022” di Lusenti, il “Dagamò 2022” di Al di là del Fiume, il “Fontana dei Boschi 2022” di Vittorio Graziano, il “Lambrusco dell’Emilia Ancestrale 2021” di Tenuta La Flamigna, il “Lambrusco di Sorbara Baby Magnum 2022” di Marchesi di ravarino, il “Lambrusco di Sorbara Radice 2022” di Paltrineiri, il “Perfranco 2022” di Bergianti Vino e il “Reggiano Rosso Pozzoferrato 2022” di Storchi.

La Romagna del vino sotto la lente di Slow Wine

La Romagna per il 2024 si aggiudica quasi una quarantina di riconoscimenti. Partiamo dalle Chiocciole. Qui dei 13 premi riconosciuti a livello regionale ben 6 sono romagnoli: Nicolucci, Paolo Francesconi, Marta Valpiani, Vigne dei Boschi, Villa Papiano e Villa Venti.

Per la categoria delle Bottiglie dei 16 riconoscimenti in Romagna ne sono finiti 6: Ancarani, Stefano Berti, Chiara Condello, Noelia Ricci, Gallegati e Tre Monti. Infine per le Monete dei quattro premiati due sono romagnoli: Fattoria Monticino Rosso e Giovannini.

Andando invece sui vini quelli riconosciuti come Top in totale si raggiunge quota 22. Di questi 4 sono menzionati esclusivamente come Top, 13 sono definiti Slow e 5 Quotidiano.

I «solo» Top sono: il Sangiovese di Chiara Condello “Le Lucciole Riserva 2020″, Predappio “Cesco 1938” del 2021 di Piccolo Brunelli, il “Tramazo 2020” di Mutiliana e il “Codronchio 2021” di Fattoria Monticino Rosso.

I cinque vini quotidiani sono invece “Area 88” 2022 di Menta e Rosmarino, “Bartimeo 2022” di Stefano Berti, l’Albana Secco “Belladama” 2021 di Poggio della Dogana, il Sangiovese Superiore “Rio Paglia” 2021 de La Collina e “Tenentino” 2022 di Giovanna Madonia.

Infine i vini Slow sono quest’anno: “Vite in Fiore” 2022 di Paolo Francesconi, “SabbiaGialla” 2022 della Cantina San Biagio Vecchio, il Sangiovese Superiore “Tre Rocche” 2022 di Nicolucci, il Sangiovese Modigliana “Vigna Beccaccia” 2021 di Villa Papiano, il Sangiovese Modigliana “Pian” 2022 di Pian di Stantino, il Sangiovese Castrocaro “Fior dei Calanchi” 2021 di Marta Valpiani, il Sangiovese Brisighella “Corallo nero” Riserva 2019 di Gallegati, il “Vitalba” 2022 di Tre Monti, l’Albana secco “Santa Lusa” 2021 di Ancarani, l’Albana secco “Fiorile” 2022 di Fondo San Giuseppe, l’Albana secco “8000” di Giovannini, il “16 anime” 2021 di Vigne dei Boschi e “l’A” 2022 di Villa Venti.

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Riccardo Isola

Un viaggio tra inchiostro e liquidi nel cristallo iniziato, ahimé e purtroppo, diversi anni fa. Ambasciatore dei vini dell’Emilia Romagna, giornalista enogastronomico in orbita perenne attorno ai pianeti Vino e Cibo. Usurpatore, per professione e per passione, della lingua italiana. Improprio interprete, ma con dedizione e impegno, del raccontare ciò che da sempre fa grande il nostro essere italici: il Gusto.

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