Lombardia, i 42 Top Wine premiati dalla guida Slow Wine 2024

Lombardia per Slow Wine 2024: tutti i vini in guida

Non solo Franciacorta, Oltrepò e Valtellina, ma risalto anche alle zone e denominazioni più defilate

All’indomani della presentazione a Milano, avvenuta lo scorso sabato, della Guida Slow Wine 2024 (in libreria da mercoledì prossimo), diamo uno sguardo ai vini lombardi premiati. Li suddivideremo per zone, dando conto anche dello scambio di battute carpite ad alcuni tra i più interessanti produttori premiati.

La Lombardia per Slow Wine 2024: i numeri della regione

Quella lombarda si conferma una realtà di grande interesse e complessità a partire dalla varietà di climi, vitigni e stili di vinificazione e che, accanto alle zone tradizionalmente più note e importanti (Franciacorta, Oltrepò Pavese, Valtellina) vede accrescere l’interesse per i territori più defilati: dall’Alta Brianza all’Alto Mincio per non dimenticare le importanti zone (sempre bresciane) del Lugana, del Valtenesi e del Botticino ma anche del Moscato di Scanzo in provincia di Bergamo.

Ecco i numeri della Guida Slow Wine 2024 con gli oltre 25mila vini italiani assaggiati e recensiti e le 2mila cantine italiane visitate.

I Top Wine della Lombardia

Tra i quasi 800 Top Wine premiati, 42 sono quelli lombardi. Delle 238 chiocciole attribuite (“alle aziende che interpretano al meglio i valori vicini alla filosofia Slow Food”) dieci sono quelle lombarde (Agnes, Ar.Pe.Pe., Barone Pizzini, Calatroni, Corte Fusia, Dirupi, Fay, La Costa, Andrea Picchioni e Togni Rebaioli).

Le “Bottiglie” della Lombardia nella Guida Slow Wine 2024

Delle quasi 200 cantine italiane invece premiate con il simbolo della Bottiglia (che sta indicare i “vini che esprimono un’eccellente qualità organolettica”) 14 appartengono alla Lombardia e sono: Ballabio, Bisi, Bosio, Ca’ del Bosco, Enrico Gatti, La Perla Marco Triacca, Marangona, Mosnel, Nino Negri, Pasini-San Giovanni, Rainoldi, Ronco Calino, Tenuta Mazzolino e Bruno Verdi. Tenuta Quadra, invece, viene premiata con la Moneta (con riferimento al buon rapporto qualità-prezzo dei suoi vini).

I riconoscimenti per la Franciacorta

Tra i riconoscimenti della Lombardia per Slow Wine 2024, il “Top Wine” va al Brut Teatro alla Scala di Bellavista, al Dosaggio Zero Francesco Arici riserva 2013 dell’azienda Andrea Arici – Colline della Stella, al Pas Dosé Epta 2013 di San Cristoforo, al Franciacorta Pas Dosé Riserva 2009 di Mosnel, al Satèn Vintage Collection 2018 di Ca’ del Bosco e al Satèn UG 1941-81 Riserva 2011 di Tenuta Quadra.

Tra i Top Wine – Vino Slow il Brut di Ronco Calino, il Dosaggio Zero 2018 di Monte Alto, il Dosaggio Zero La Casella Riserva 2015 di Enrico Gatti, l’Extra Brut Rosé edizione 2019 di Barone Pizzini, il Pas Dosé Riserva Rosé Girolamo Bosio della cantina Bosio, il Rosé Nature 2019 di 1701, il Satèn di Corte Fusia.

«Il riconoscimento per noi è importante perché premia l’impegno dell’azienda nel produrre vini di qualità nel massimo rispetto dell’ambiente e della natura, valori che incarnano il nostro stesso obiettivo aziendale» (Laura Bosio, Bosio Franciacorta)

«Il premio rispecchia esattamente il nostro modo di lavorare, vale a dire con quell’approccio slow tanto in vigna che in cantina. Il Rosé poi è da sempre il nostro fiore all’occhiello e sia perché si tratta di una produzione molto limitata (solo 3mila bottiglie), ma anche di un vino non facile da produrre in quanto 100% Pinot Nero» (Silvia Stefini, 1701)

Lombardia per Slow Wine 2024 e i premi in Franciacorta

Oltrepò Pavese

Tra i Top Wine, il Nature di Monsupello, il Pinot Nero Bertone 2020 di Conte Vistarino, il Pinot Nero Brut Rosé Farfalla di Ballabio. Tra i Top Wine Vini Slow, tra le bollicine, il Pinot Nero Pas Dosé Roccapietra 2017 di Scuropasso. Tra i bianchi fermi, il Blanc 2021 di Tenuta Mazzolino e il Riesling Campo Dottore 2022 di Calatroni. Tra i rossi il Buttafuoco Bricco Vigna Bianca 2020 di Andrea Picchioni e il Pezzabianca 2021 di Bisi.

Tra i Vini quotidiani, la Bonarda Frizzante Campodelmonte 2022 di Agnes e la Bonarda Vivace Possessione di Vergomberra 2022 di Bruno Verri.

«Siamo molto felici di questo riconoscimento tanto raro quanto prezioso. Penso a quanto sia stato lungimirante mio nonno quando intuì che, dopo il pinot nero, anche lo chardonnay si sarebbe trovato benissimo a leggere le nostre terre ricche di gesso» (Francesca Seralvo, Tenuta Mazzolino)

«Il premio incarna i principi di sostenibilità ambientale e tutela del territorio: principi che per noi oggi sono imprescindibili nel nostro lavoro di vignaioli. E specialmente nel nostro Zero che è l’espressione sincera del Pinot nero delle nostre vigne in Oltrepò Pavese» (Flavia Marazzi, Scuropasso)

Valtellina

Tra i Top Wine i due Sforzato: Fruttaio Ca’ Rizzieri 2019 di Rainoldi e il 5 Stelle 2020 di Nino Negri.

Tra i Top Wine Vino Slow il Valtellina Superiore 2020 di Ascesa, il Grumello Sant’Antonio Riserva 2016 di Ar.Pe.Pe, il Grumello Vigna Dossi Salati Riserva 2019 di Dirupi, il Valtellina Superiore La Mossa 2018 di La Perla Marco Triacca e il Valtellina Superiore Valgella Cà Moréi 2019 di Fay.

Altre Zone

La zona geografica della DOC Lugana vede premiati il Top Wine Menasasso Riserva 2019 del Podere Selva Capuzza di Desenzano del Garda (BS), il Lugana Superiore 2019 di Ca’ Lojera come Vino Slow e il Marangona 2022 dell’azienda Marangona come Vino quotidiano.

La piccola denominazione Botticino DOC, prodotto nella Valverde in provincia di Brescia, vanta due riconoscimenti: l’Ulivi 2020 di Noventa (Top Wine Vino Slow) e il Piccoli Sorsi 2020 di Francesco Maccaboni (Vino Quotidiano). Il Valtènesi vede premiato il Chiaretto Rosagreen 2022 dell’azienda Pasini – San Giovanni a Raffa di Puegnago (BS). Anche il Chiaretto Matilde 2022 di Due Pini, azienda di Polpenazze del Garda (BS) ottiene l’ambito riconoscimento di Vino Slow. Sempre nel territorio bresciano Top Wine Vino Slow per il Blanc de Blancs Pas Operé Sogno 2016 di Ca’ del Vent, tenuta che si trova nell’area del Parco Naturale delle Colline dei Campiani di Cellatica, e riconoscimento di Vino quotidiano al rosato Martina 2021 di Togni Rebaioli, vino di montagna della Val Camonica.

In Brianza, il San Giobbe Pinot Nero 2020 di La Costa viene premiato come Vino Slow. In provincia di Bergamo Top Wine Vino Slow al Secco 2020 di Biava, vino ottenuto da uve di Moscato di Scanzo vinificate senza appassimento. Nella provincia di Mantova Vino Slow per il Lambrusco Villa Picta 2022 dell’omonima azienda di Villimpenta.

«Il riconoscimento alla nostra riserva Menasasso è molto importante perché con questo Lugana intendiamo esplorare le potenzialità di questo grande vitigno nella sua profondità e longevità. Ed è una profonda sintonia quella che avvertiamo con Slow Food nel suo modo di valutare che incontra il nostro modo di lavorare. Perché per noi rappresenta anche un incoraggiamento a proseguire sulla strada, ad esempio, del recupero di un’altra piccolissima denominazione come il “San Martino della Battaglia” in cui crediamo e che probabilmente abbiamo salvato dall’estinzione» (Luca Formentini, Podere Selva Capuzza, Desenzano del Garda (BS)

«Oltre al vino premiato, il San Giobbe, il nostro Pinot nero in cui crediamo molto, la chiocciola racchiude i valori che, dall’inizio della nostra avventura negli anni ‘90, portiamo avanti: lavorare in sintonia con la natura del nostro parco, valorizzare il territorio, condividere progetti con gli altri produttori lariani». (Claudia Crippa, Azienda La Costa, La Valletta Brianza (LC).