Ristoratori in difficoltà: nasce il telefono amico per un supporto psicologico

Si chiama “Pronto, ci sono!” il nuovo servizio attivato da Fipe Confcommercio per sostenere gli imprenditori in crisi. Uno psicologo professionista sarà disponibile ad ascoltare e fornire gli strumenti per affrontare lo stress

Il Coronavirus non ha causato solo milioni di morti e disastri all’economia ma ha avuto effetti devastanti anche sotto il profilo psicologico. A soffrire di depressione e ansia sono stati innanzitutto i pazienti colpiti dalla malattia e, anche nei casi in cui essa sia stata superata, ha lasciato strascichi importanti con fenomeni di insonnia e stress post traumatico.

Ma la paura di essere contagiati, la reclusione forzata, la preoccupazione per il futuro e i problemi economici degli imprenditori che si sono inevitabilmente riversati sulle famiglie, hanno generato un’impennata della depressione in tutta la popolazione che è ricorsa in massa ad ansiolitici e cure psichiatriche.

Ristorazione e Coronavirus

Il settore della ristorazione è stato uno dei più colpiti, prima per la chiusura delle attività e in seguito per le necessarie limitazioni agli accessi che hanno determinato un brusco calo degli incassi, se non la cessazione definitiva delle attività.

Per sostenere questa categoria anche dal punto di vista psicologico e motivazionale, la Fipe Confcommercio (Federazione Italiana dei Pubblici Esercizi), ha attivato un prezioso servizio di supporto psicologico chiamato “Pronto, ci sono!”.

SOS psicologico per imprenditori: FIPE lancia “Pronto ci sono”

«Gli effetti devastanti della pandemia sulla tenuta psicologica degli imprenditori che operano nei settori maggiormente colpiti dal lockdown e dalla crisi economica non possono più essere sottovalutati. – spiega Valentina Picca Bianchi, presidente delle Donne Imprenditrici – Per questo come Fipe abbiamo deciso di attivare un servizio di supporto dedicato ai titolari dei pubblici esercizi, che negli ultimi mesi hanno dovuto fare i conti con uno stravolgimento della loro attività e con un drammatico crollo dei fatturati. Non siamo automi: la recente risalita dei contagi rappresenta un ulteriore fattore di preoccupazione per chi ha investito tempo, fatica e denaro nel suo locale e che ha la responsabilità non solo della sua famiglia, ma anche dei dipendenti. Se vogliamo davvero rialzare la testa, abbiamo il dovere di garantire anche la tenuta psicologica delle persone».

Come funziona il servizio di supporto

Il counseling organizzato dalla FIPE si basa su un’assistenza telefonica gratuita, un SOS psicologico per gli imprenditori gestita dagli psicologi professionisti del Centro Paradoxa di Treniso che si renderanno disponibili ad ascoltare gli imprenditori associati alla Federazione per aiutarli a superare le difficoltà del momento, valorizzando le proprie potenzialità e risorse.

«Il bilancio del 2020 per i pubblici esercizi è impietoso – aggiunge Picca Bianchi -: 22 miliardi di fatturato persi, 50mila imprese a rischio e 300mila posti di lavoro in bilico. Eppure le scadenze fiscali, gli stipendi da pagare, gli affitti da onorare, restano. È comprensibile che le persone possano sentirsi mancare la terra sotto i piedi e perdere di vista i propri obiettivi. Noi abbiamo deciso di costruire per loro un luogo sicuro dove per prima cosa parlare e poi ritrovare l’equilibrio necessario a ripartire. La sfida più grande è quella di intercettare le situazioni a rischio e stimolare una nuova prospettiva negli imprenditori».

Per informazioni: www.fipe.it