L’Informatore Agrario ha reso noto che, dopo il record di giacenze dello scorso anno che aveva favorito il crollo dei prezzi, quest’anno si sta registrando un trend positivo per una produzione più bassa
Dalla vendemmia 2019 appena conclusa sono scaturiti segnali incoraggianti per la qualità e i prezzi del vino italiano. Tutti si ricorderanno che l’anno scorso, a fronte di volumi produttivi molto alti, si è verificato il crollo dei prezzi e un record decennale di prodotto in cantina (48 milioni di ettolitri al 31 luglio).
Di questo trend positivo parla L’Informatore Agrario nel numero del settimanale in uscita domani. Il giornale segnala anche che la recente vendemmia ha portato una riduzione del 16% e che i listini sembrano rialzare la testa: dopo una perdita media nell’ultima campagna sui vini comuni fissata a -27% (-6% per quelli a denominazione).
Migliore è stata la prestazione dei rossi i cui prezzi medi, nel mese di ottobre sono saliti del 19% rispetto ad agosto, a fronte dell’incremento del 4%, per i bianchi. Anche nelle prime rilevazioni di novembre – rileva Ismea – sembra proseguire il trend positivo, in particolare in Emilia-Romagna e Puglia. Segnali considerati positivi ma comunque non determinanti, vista l’attuale incertezza in alcune aree strategiche della domanda internazionale.
© Riproduzione vietata