Nonostante un territorio poco esteso, la produzione vinicola altoatesina si distingue per qualità ed espressività, riconosciuta anche dalle più prestigiose guide enologiche mondiali
I vini dell’Alto Adige scalano le classifiche internazionali e, anche nel 2022, i produttori hanno ottenuto numerosi attestati di approvazione dalle guide enologiche internazionali. 67 vini di 28 produttori altoatesini, infatti, hanno conquistato il punteggio più alto in almeno una delle prestigiose guide mondiali: Decanter, Rober Parker-The Wine Advocate, Vinum, Falstaff, James Suckling e Gault&Millau.
«Le guide internazionali ci fanno capire in maniera immediata se i vini dell’Alto Adige siano in grado di stare al passo con la concorrenza globale. – ha affermato Andreas Kofler, presidente del Consorzio Vini Alto Adige . Le valutazioni sono quindi un importante punto di riferimento per stimare la nostra capacità di competere a livello internazionale».
Vini dell’Alto Adige: massimo punteggio per 108 volte
Complessivamente, nelle sei guide enologiche citate, i vini dell’Alto Adige sono riusciti ad aggiudicarsi il punteggio massimo per addirittura 108 volte. Il maggior numero di riconoscimenti nel 2022 è stato assegnato dalla guida James Suckling, che ha valutato con 95 o più punti ben 34 vini altoatesini. Seguono le 27 valutazioni di 95+ di Falstaff, le 20 di Decanter, i 13 cinque grappoli di Gault&Millau, le 10 valutazioni 95+ di Robert Parker e le 4 di Vinum.

Vini e vitigni altoatesini più premiati
Due vini – entrambi della Cantina di Terlano – hanno ottenuto cinque dei sei punteggi massimi attribuibili. Si tratta del Pinot Bianco Terlaner Rarity 2009 e del Terlaner Primo Grande Cuvée 2019. Quest’ultimo, per la guida Falstaff 2022/23, è addirittura il vino bianco migliore d’Italia e, con una valutazione di 100 punti, ha ottenuto il punteggio più alto possibile.
Dietro i due vini di punta di Terlano, altri quattro vini dell’Alto Adige hanno ottenuto il punteggio massimo in altrettante guide enologiche internazionali: il Pinot Nero Riserva Vigna Ganger 2018 della Cantina Girlan, il Südtirol Weiß Cuvée NAMA 2018 della Cantina Nals Margreid e i due Gewürztraminer Spätlese Terminum 2020 ed Epokale 2015, entrambi della Cantina Tramin.
Vini bianchi dell’Alto Adige più premiati dei rossi
Sono i vini bianchi ad ottenere migliore riscontro rispetto ai rossi, con 43 etichette premiate rispetto a 19 rossi e 5 vini dolci. Analogo risultato anche nella classifica relativa al numero di punteggi massimi: 67 di essi sono andati ai bianchi, 29 ai rossi e 12 ai vini dolci.
Vitigni: il Pinot Nero vince sugli altri
Diverso invece il bilancio dal punto di vista dei vitigni: in questo caso, il primato spetta a una varietà di rosso, il Pinot Nero, i cui vini hanno ottenuto almeno un punteggio massimo per 11 volte. Dietro il Pinot Nero segue un gruppo di bianchi formato dai vitigni Chardonnay (10 vini premiati), Pinot Bianco (9) e Sauvignon (7).
I produttori dell’Alto Adige più premiati
È stata la Cantina di Terlano ad ottenere più medaglie dalle guide internazionali, con 8 vini con almeno un punteggio massimo e un totale di 23 valutazioni al top in 5 delle 6 guide enologiche già citate. Seguono la Tenuta Manincor con 10 punteggi massimi ottenuti da sette vini e la Cantina Nals Margreid anch’essa con 10 punteggi massimi ottenuti da sei vini.
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