Siamo quello che mangiamo. Con Maria Rosa Fimmanò alla scoperta dei cibi potenziatori.

I cibi potenziatori, cosa sono e come potenziano il fisico e tutti gli altri aspetti energetici ed emotivivi della nostra vita.
Esperta di fisica quantistica ed astrofisica, la dottoressa Maria Rosa Fimmanò ha elaborato un metodo che riprende i concetti principali di queste scienze e li applica alla vita di tutti i giorni. Questo consente di ottenere risultati sempre migliori non solo per quanto riguarda l’aspetto fisico, ma anche emotivo, mentale ed energetico.
Per il raggiungimento di questi obiettivi, spiega, è molto importante anche il cibo: grazie ad una buona alimentazione e alla consumazione dei cosiddetti cibi “potenziatori” è più facile avere successo nella vita. La dottoressa ci ha raccontato nel dettaglio il suo metodo, spiegando come comportarsi per avere «un sorriso stabile e una forza costante».
Maria Rosa Fimmanò e i cibi potenziatori: l’intervista
Di cosa si occupa Maria Rosa Fimmanò?
Il mio lavoro si divide tra lo studio di osservazione del corpo, dell’organismo, delle reazioni e della forma fisica e la ricerca di nuove soluzioni per la persona, a qualsiasi età, per ottenere migliori risultati in tutto ciò che fa, a parità di impegno e con minor sforzo. Si tratta di un gioioso impegno nel poter realizzare quello che ci piace, che sia nel lavoro, nelle vacanze o nella famiglia. Mi diverto a farlo attraverso numerose tecniche pratiche, attraverso degli esercizi che chiamo “potenziatori” che, appunto, potenziano il nostro organismo, sia fisico, sia in tutti gli altri aspetti – energetico, mentale ed emotivo.
Il principio secondo cui “Siamo quello che mangiamo”, secondo lei è vero?
Siamo quello che mangiamo non solo in quanto cellule che si formano, ma anche in quanto azioni, atteggiamenti e modalità di rapportarci con ciò che ci circonda. Il cibo crea interconnessioni al nostro interno e, poi, dal nostro interno verso l’esterno: il nostro organismo è un “trasmutatore” delle sostanze che mangiamo. Quello che ho visto nei miei anni di esperienza è che ciò che mangiamo influenza notevolmente non solo la nostra forma fisica bensì anche il nostro successo nel lavoro, nella vita di interazione con i nostri cari e con gli amici.
Cosa vuol dire alimentarsi bene?
Vuol dire seguire l’innata attitudine del nostro corpo a ricevere il cibo nel migliore dei modi: rispettare le sensibilità e le compatibilità individuali per nutrirci con ciò che è meglio per noi stessi. Alcuni alimenti, per qualcuno sono ottimi mentre altri non vanno bene: il cibo presenta una compatibilità personalizzata per ognuno di noi. L’obiettivo nel mio lavoro è aumentare, favorire e privilegiare quei cibi che ci danno pronta energia. Quei cibi ci fanno sentire più vivi e propensi ad agire in armonia con chi ci sta vicino donandoci un sorriso stabile e una forza costante.
Quali sono gli effetti di una buona alimentazione?
Innanzitutto un bel sorriso: quando ci nutriamo con cibi adeguati acquisiamo più motivazione e vitalità. La mia idea è stata quella di usare il momento del pasto come momento importante per raccogliere più energia, da sfruttare come occasione di beneficio e di benessere. D’altronde, il cibo costruisce i nostri ormoni e la nostra struttura: dal cibo dipende il nostro umore.
Come educare ad una buona alimentazione e da quando partire?
Prima del concepimento e durante la gravidanza è importantissimo nutrirsi in modo corretto, così da agevolare l’organismo alle funzioni che dovrà sostenere. Anche lo svezzamento non è così ovvio perché ognuno di noi è diverso. È necessario assecondare quelle che sono le vere esigenze del bambino perché il primo approccio con il cibo può essere quello che poi lascia il segno per il resto della vita.