A Costigliole d’Asti, il ristorante del Relais Le Marne offre un percorso di gusto autentico, che racconta il susseguirsi delle stagioni con piatti dai gusti intensi e ricchi di equilibrio, ispirati ai sapori della terra piemontese
Sospeso tra i filari di vite che si susseguono tra Langhe e Monferrato, il ristorante Radici in vigna di Costigliole d’Asti offre un’esperienza multisensoriale che va ben oltre il semplice atto del mangiare e che guarda effettivamente alle radici della cucina locale, con un forte accento sull’autenticità e sulla sostenibilità.


Radici Ristorante in Vigna, atmosfera calda e informale
Alloggiato nell’antica cantina a volte della Dimora degli Artisti, che fa parte di Le Marne Relais e dell’azienda agricola Mura Mura di proprietà di Guido Martinetti e Federico Grom, Radici in vigna accoglie i suoi ospiti in un contesto piacevolmente informale, dove lo stile minimalista scelto per il restyling degli ambienti convive perfettamente con i dettagli rustici, conservati con cura e rispetto. Mattoni, ceramiche e legno rendono, infatti, calda e avvolgente l’atmosfera.

Stessa cura e rispetto si ritrovano perfettamente nella cucina dello chef Marco Massaia, nei suoi piatti dai sapori netti ma dalla personalità elegante, grazie a una tecnica fatta di equilibrio e precisione che esalta e imprime eleganza alle materie prime povere locali e alle erbe di vigna.
La cucina dello chef Marco Massaia
Lo stile di Massaia si distingue decisamente per la sua capacità di trasformare ingredienti umili, come ad esempio le frattaglie, in piatti sublimi e sofisticati. Ogni assaggio è una ricostruzione attenta, e al tempo stesso rivissuta in modo contemporaneo, della cucina piemontese. Altrettanto attenta e ricercata la scelta degli ingredienti, molti dei quali sono raccolti direttamente dalla loro terra e dall’aromatario curato dallo chef e sempre secondo quanto di meglio offre il susseguirsi delle stagioni.
La carta dei vini
La carta del Radici Ristorante in Vigna propone un’ottima selezione che valorizza vini locali e i piccoli produttori, senza ovviamente dimenticare la produzione della propria cantina, Mura Mura, che è un omaggio ai classici del territorio.
Radici, Orto e Terra, i tre menu degustazione
La carta del ristorante Radici in vigna è suddivisa in tre menu degustazione: “Radici”, che si rinnova periodicamente seguendo il ritmo delle stagioni, “Orto”, con portate in cui a dominare sono gli ortaggi, e “Terra”, caratterizzato da piatti rustici e di grande carattere, come la carne cruda di giovenca o i classici plin ai tre arrosti e la guancia di vitello brasata.
Nulla vieta, ovviamente, di scegliere le portate dai vari percorsi, creando così ogni volta un alternarsi di assaggi sempre nuovi, che comunque accontenterà chi ama i sapori autentici e intensi della cucina piemontese.
La nuova proposta autunnale del Ristorante Radici in vigna
Nella sua veste autunnale, proposta tra novembre e dicembre, Radici è un viaggio gastronomico inconsueto in otto assaggi dove vengono declinate alcune materie prime particolarmente legate a questa finestra temporale: funghi, tartufo, selvaggina, brassicacee, zucca.

Tra le proposte, abbiamo provato per voi in anteprima dei delicatissimi Nervetti di vitello tiepidi, roveja, cipolline poretane e tartufo nero, un’insolita e delicata rivisitazione dei classici nervetti con cipolla e fagioli borlotti. Altrettanto piacevoli i Raviolini di Semola ripieni di Comté Marcel Petit, essenza di cipolla di Andezeno, mandorle verdi, tartufo e olio di armelline, raccolte queste ultime ancora verdi nel frutteto che circonda il relais.

Nella carta autunnale, ovviamente, non potevano mancare due dei grandi protagonisti della cucina piemontese, il risotto e i peperoni, degnamente rappresentati dal Risotto Carnaroli Riserva San Massimo, peperoni arrostiti, animelle di vitello e (piccante sorpresa!) ‘nduja calabrese.
Dalla laurea in Giurisprudenza alla cucina: la storia di Marco Massaia
Torinese, classe 1987, Marco Massaia, dopo una laurea in Giurisprudenza, avverte il desiderio di tornare a un mestiere artigiano, riscoprendo la sua grande passione per la cucina. Con tenacia e umiltà inizia il suo apprendistato presso Il Bastimento a Torino. La sua curiosità per culture, cibi e tradizioni lontane lo porta a viaggiare in Australia, dove si ferma per due anni al Racine, realtà in cui approfondisce il suo interesse per i vini naturali e per l’agricoltura biologica, imparando a costruire rapporti veri e diretti con i produttori locali.

Tornato in Italia, lavora prima per La Credenza a San Maurizio Canavese, dove apprende l’importanza della precisione nell’esecuzione. Sbarca quindi a Milano come sous chef di Vittorio Fusari al celebre Pont de Ferre, per poi decidere di partire per Shanghai dove cura l’apertura di un locale della metropoli cinese. Il richiamo alle radici è così forte da tornare a Torino per prendere in mano la cucina del rinomato Banco. Nei cinque anni di lavoro, ottiene diversi riconoscimenti da Le Guide dell’Espresso e dal Gambero Rosso, e nel 2019 viene inserito nei migliori 21 chef under 35 emergenti in Italia secondo la rivista Wine&Food Italia. L’incontro con Guido Martinetti, patron del relais Le Marne, lo porta nel Monferrato dove dà vita a Radici, il ristorante all’interno del relais.
Il ristorante è chiuso il lunedì, mentre dal martedì al venerdì resta aperto esclusivamente per cena. Il sabato e la domenica è invece possibile godere sia del pranzo che della cena, per un’esperienza completa immersa nella quiete e nella bellezza delle colline di Costigliole d’Asti.
Radici Ristorante in Vigna
Strada Pasquana, 3 (Costigliole d’Asti)
Tel: 0141 185 5773 | www.radiciristoranteinvigna.it