Galani veneti, la ricetta dei dolci del Carnevale di Venezia

Ricetta galani veneti, dolci del Carnevale di Venezia

Leggeri, vaporosi e croccanti, le frittelle veneziane non mancano mai nelle case e nei bar durante i festeggiamenti del Carnevale. Siamo andati nella storica Pasticceria Ceccon per farci svelare i segreti della loro preparazione

Articolo di Marilanda Bianchini

I galani veneti sono i tipici dolci del Carnevale di Venezia il cui nome proviene da “galan” o nastro e che ritroviamo croccanti e vaporosi in tutte le vetrine delle pasticcerie del territorio. Se in altre zone del Veneto vengono chiamati crostoli, nel resto d’Italia sono anche conosciuti come chiacchiere, bugie o frappe, con alcune modifiche nella preparazione.

Ricetta galani veneti: una tradizione che risale ai dogi

I galani si preparano nel periodo  di Carnevale fin dai tempi dei Dogi e forse addirittura da prima. Molti storici della gastronomia, infatti, li collocano già ai tempi dei Romani. Sembra che nel periodo dei Saturnali, ossia l’odierno Carnevale, si usava friggere strisce di impasto nello strutto per poi immergerle nel miele.

Per proporvi la vera ricetta galani veneti siamo stati presso la storica Pasticceria Ceccon, un’attività di famiglia che si tramanda fin dal 1970, quando fu fondata a Mestre (VE) dai giovani Maria Grazia e Paolo Ceccon, in piazza Carpenedo.

Produzione artigianale dei galani veneti, un vanto della Pasticceria Ceccon

I galani, per la Pasticceria Ceccon, sono un affare di famiglia. L’attività, che quest’anno festeggia i 53 anni di vita, dedica alla loro produzione due mattine alla settimana in modo da servirli sempre freschi e fragranti. Alla lavorazione partecipano 5 artigiani in modo da eseguire tutte le fasi in mezza giornata.

Dopo aver mescolato gli ingredienti, si lascia riposare l’impasto qualche ora per poi stenderlo con l’ausilio di un apposito macchinario che realizza una sfoglia dello spessore di due millimetri. Quindi si ripassa con il mattarello e, con la rotella con le cappe, si ricavano dei rettangoli che vengono fritti, avendo cura di girarli continuamente nell’olio bollente per una doratura uniforme.

Una volta cosparsi di zucchero, i galani vengono trasferiti in un’altra area del laboratorio ed essicati in un forno a 45/50 gradi per quattro ore. Questa fase elimina l’umidità e garantisce un prodotto sottile e croccante, che si scioglie in bocca.