Lievitati

La ricetta dei manihi o fraticelli, dolci delle Valli del Natisone

Manihi o fraticelli, dolce pasquale delle Valli del Natisone
Manihi o fraticelli, dolce pasquale delle Valli del Natisone (Foto © Studio Punktone).

Caterina è la proprietaria dell’agriturismo La Casa delle rondini a Stregna (UD) ma è anche depositaria di molti segreti della tradizione gastronomica delle Valli del Natisone, tramandati di madre in figlia.

In occasione di un evento organizzato dalla Dieci Donne della Benecija (QUI il nostro racconto) ci ha regalato l’antica ricetta dei manihi o fraticelli, dolci tipici della Benecija preparati soprattutto nel periodo pasquale.

 

image_pdfimage_print
 
Dosi:
4 fraticelli
Difficoltà:
Media
Costo:
Basso
Tempo:

4 ore circa

Tempo Cottura:

25 minuti

 
 
Forno:

190/200°

Dosi:
4 fraticelli
Difficoltà:
Media
Costo:
Basso
Tempo:

4 ore circa

Tempo Cottura:

25 minuti

Forno:

190/200°

  • 13 g di lievito di birra
  • 135 g di farina Manitoba
  • 400 g di farina “o”
  • 120 g di latte
  • 75 g di zucchero
  • 3 tuorli
  • 120 g di burro

Per la decorazione

  • Chiodi di garofano
  • 1 albume e zucchero a velo

  1. Preparate il “lievitino”: in una ciotola sbriciolate 13 g di lievito di birra e mescolate insieme ad un cucchiaino di zucchero e 75 g di acqua tiepida; incorporate 135 g di farina Manitoba fino a ottenere un impasto morbido e appiccicaticcio. Lasciate riposare coperto per almeno mezz’ora
  2. In un’altra ciotola, più capiente, mettete 400 g di farina “0” setacciata e un cucchiaino di sale fino, messo in un angolo. Al centro versate 120 g di latte tiepido, 75 g di zucchero e 3 tuorli. Mescolate un po’ e aggiungete 120 g di buon burro, precedentemente sciolto a bagnomaria. Impastate il tutto molto bene. A questo punto, unite il “lievitino” e impastate le due parti con energia. Lasciate lievitare circa 2 ore
  3. Togliete l’impasto dalla ciotola e, senza lavorarlo, realizzate una delle forme desiderate: “manih” (treccia distesa, con un uovo adagiato su un’estremità a richiamare la testa del frate), colombina (nodo di impasto le cui parti finali vanno modellate: una per la testa, in cui inserire 2 chiodi di garofano per gli occhi e l’altra per la coda, premendo il dorso di una forchetta per le piume più grandi), nido (treccia, chiusa a mo’ di nido con un uovo al centro), semplice treccia
  4. Mettete a lievitare una quarantina di minuti (dipende anche dalla grandezza delle forme realizzate)
  5. Cuocete in forno preriscaldato a 190/200 gradi per circa 25 minuti
  6. Facendo attenzione, disponete i “manihi” a raffreddare su una gratella. Per lucidare la superficie, sbattete con una frusta 1 albume con 1 o 2 cucchiai di zucchero a velo e spennellate i piccoli capolavori quando sono ancora ben caldi.

Tocco finale

  • Sulla superficie dell’uovo, disegnate occhi, bocca, barba e … la classica pettinatura da frate
  • A questo punto, i manihi o fraticelli saranno pronti per essere riposti nel cestino assieme al salame, alle uova sode, a un pugno di sale grosso e uno di zucchero che porterete a benedire nel pomeriggio di Sabato Santo.
© Riproduzione vietata

Condividi su:

Ti è piaciuto questo articolo?

Registrati alla nostra newsletter

Redazione

La redazione de La Gazzetta del Gusto è composta da professionisti della comunicazione, blogger, esperti di nutrizione e di cucina. Ognuno apporta un contribuito unico grazie a personalità ed esperienze eterogenee.

Ricevi informazioni utili

Segui la nostra TV

Le firme

Alessandra Piubello

Giovanni Caldara

Esplora il magazine

Pubblicità


Pubblicità

I nostri partner

Vignaioli Contrari
Only Wine Festival 2024