Rabatòn piemontesi, gli gnocchi come non li avete mai visti

Morbidi e gustosi, da quasi quarant’anni la loro capitale si trova nella lingua di terra rossa della Fraschetta. Preparata con ingredienti poveri, questa ricetta vegetariana conquista tutti. 

I rabatòn sono un primo piatto della cucina povera piemontese, tipici in particolare dell’alessandrino. Si tratta di polpettine a forma di mezzo sigaro che, nella consistenza, ricordano gli gnocchi e che vengono “rabattate” nella farina. Si possono preparare con un discreto anticipo e gratinare soltanto quando i commensali sono seduti al tavolo.

Litta Parodi, paesino di un migliaio di abitanti, è il logo dove sono stati ideati e dove, nel 1999, è nata la “Confraternita du Rabatòn” con lo scopo di proteggere la paternità di questo prodotto e promuoverlo alla gastronomia nazionale. Inoltre, ogni primo week end di settembre, per le vie del paese è possibile assaggiare questa prelibatezza, proprio durante lo svolgimento della “Sagra del Rabatòn”.

Ricetta Rabatòn piemontesi

La preparazione dei rabatòn piemontesi prevede due cotture, la prima in acqua bollente e la seconda in forno per gratinare la superficie di burro e parmigiano. La ricetta tradizionale vuole che abbiano la forma di un pollice ma è possibile modellarli a piacere, magari creando delle polpettine tonde.