Gastrite e alimentazione: ecco cosa mangiare e cosa evitare

Circa un milione di persone in italia soffre di gastrite, un disturbo che può avere diverse cause. Pur non esistendo una dieta ad hoc contro il problema, è importate conoscere gli alimenti che causano o aggravano il disturbo e quelli tollerati

Cosa mangiare con la gastrite? È un tema molto attuale visto il moderno tenore di vita che ci porta a essere poco attenti alla nostra dieta quotidiana e alle modalità di consumo dei pasti. Il risultato è che sempre più persone soffrono di bruciori di stomaco, reflusso e gonfiore addominale che potrebbero corrispondere ai sintomi della gastrite che afflige circa un milione di persone solo in Italia. Senza addentrarci sulle cause della gastrite, ecco qualche consiglio nutrizionale per ridurre o evitare i sintomi

Cosa evitare con la gastrite: cibi e cotture a cui porre attenzione

Sapere cosa non mangiare con la gastrite è un buon punto di partenza per recuperare una situazione di benessere. Gastrite e alimentazione, infatti, sono strettamente legati anche se una situazione di stress può contribuire ad aggravare la situazione.

Allora cosa non mangiare con la gastrite? Iniziamo con evitare o limitare tutti gli alimenti fortemente speziati, piccanti e grassi:

• aceto
• alcolici (vino, birra, amari, superalcolici)
• affettati e salumi grassi
• bibite zuccherate
• cacao e cioccolato al latte e fondente
• caffè e tè
• dolci
• formaggi grassi
• fritture
• frutta acida (agrumi, spremute, succo di limone) o acerba
• pomodori e salsa di pomodoro
• salse da condimento
• spezie piccanti (curry, paprika, peperoncino, pepe ecc.)

Cioccolato fondente e gastrite

Come abbiamo anticipato nella lista appena riportata, qualsiasi tipo di cioccolato è da evitare se si soffre di gastrite. Il cacao, infatti, contiene caffeina anche se in percentuali inferiori al caffè.

La caffeina va a stimolare la salivazione e la secrezione dei succhi gastrici con la conseguenza di infiammare una mucosa gastrica presente sulle pareti dello stomaco e già compromessa dalla gastrite.

Quindi anche cioccolato fondente e gastrite sono un abbinamento che purtroppo non è conciliabile.

Cosa mangiare con la gastrite e cosa bere

Chi soffre di questa patologia dovrebbe favorire tutti gli alimenti freschi, non processati o poco lavorati, magri, poco conditi e poco speziati. Ecco qualche esempio:

• affettati magri (affettati di pollo, tacchino, bresaola, prosciutto crudo e speck sgrassati)
• aromi (prezzemolo, salvia, timo, rosmarino, basilico ecc.)
• carni magre (pollo, tacchino, filetto di vitello, arista di maiale ecc.)
• cottura al forno, al vapore, alla piastra a fuoco lento, bollitura
• frutta matura non acida
• mozzarella, ricotta, grana, parmigiano
• olio evo con moderazione
• pane tostato
• pesce azzurro
• verdure cotte.

Durante il pasto: regola dell’80%

Per contrastare la gastrite può essere di beneficio seguire alcune regole durante i pasti e in particolare: 

1. non bere più di 2 bicchieri di acqua ad ogni pasto per non diluire troppo il contenuto dello stomaco;
2. masticare lentamente e fare delle pause tra una portata e l’altra;
3. impiegare almeno 30 minuti per la consumazione del pasto (il senso di sazietà sopraggiunge in media dopo 20 minuti dall’inizio del pasto);
4. evitare di continuare a mangiare dopo essersi saziati, concludere il pasto non appena la fame va via. In questo modo lo stomaco non sarà eccessivamente pieno e si eviterà una digestione lenta e difficoltosa.

Giornata alimentare tipo

Se in seguito a un pasto leggero doveste avvertire nuovamente fame, preferite dei piccoli spuntini durante la giornata, ad esempio:

• Colazione al mattino: cereali/pane/ fette biscottate + latte di vacca o vegetale/ yogurt/ kefir + caffè decaffeinato/ orzo/ tè rooibos
• Spuntino: frutta fresca matura/frutta secca oleosa
• Pranzo: primo di pasta/riso/pane tostato + secondo di carne magra/affettato magro/formaggio magro/pesce + verdura cotta condita con olio evo e aromi + 2 bicchieri di acqua
• Spuntino: pane tostato + tocchetto di grana
• Cena: come a pranzo
• Spuntino: fetta biscottata con un velo di miele

Può servire saltare i pasti in caso di gastrite?

Per chi si lascia andare a frequenti cene e pranzi di gruppo, potrebbe essere attraente l’idea di saltare uno o più pasti per sentirsi più leggeri. In questo caso il digiuno non è pericoloso, ma va fatto scegliendo bene il pasto che si salterà.

Il pericolo potrebbe essere quello di farsi prendere da un attacco di fame e mangiare compulsivamente; meglio optare per un piccolo spuntino o scegliere di saltare la cena, se si prevede di andare a dormire di lì a poco. Inoltre, se si avverte fame è bene non saltare il pasto altrimenti lo stomaco produrrà i succhi gastrici prevedendo l’arrivo del cibo e peggiorando il senso di bruciore allo stomaco.

Gastrite e reflusso gastro esofageo refrattari

Per chi soffre da tempo di gastrite e/o reflusso gastro esofageo, le misure riportate potrebbero non essere sufficienti quindi è bene armarsi di digestivi, antiacidi a barriera o enzimi proteolitici. Per i più casi ostinati si ricorre, invece, alla classe di farmaci degli inibitori di pompa protonica, che devono essere prescritti dal medico o richiesti al farmacista di fiducia ed assunti secondo posologia.

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Marialetizia Latella

Cresciuta a Reggio Calabria tra la città e la campagna, poi approdata a Milano. Svolgo la professione di Dietista, alternandomi tra il lavoro freelance nel mondo del fitness e quello di Borsista di ricerca presso l’Istituto Europeo di Oncologia. Ritengo che l’informazione in ambito nutrizionale debba essere semplice, diretta ed affidabile. Quando si parla di diete il mio motto è «in medio stat virtus». Non potrei mai rinunciare a del buon vino.