Salute

Ultracentenari, la longevità al giorno d’oggi

Anche in Italia ci sono persone che vivono oltre i 100 anni e le ragioni di questo favorevole stato di salute vanno oltre la genetica. I moderni ultracentenari hanno condiviso con noi i loro segreti per una vita lunga e sana racchiudendoli in 9 pratiche raccomandazioni

Longevità: 9 raccomandazioni per vivere 100 anni

In un precedente articolo avevamo raccontato i segreti della longevità dei Cavalieri Templari (qui l’articolo) ma anche oggi esistono persone che superano senza problemi i 100 anni e ciò capita anche in Italia. Il merito di questa secolarità poco comune va oltre la genetica.

I moderni ultracentenari hanno condiviso con noi i loro segreti per una vita lunga e sana racchiudendoli in 9 pratiche raccomandazioni.

Longevità: ambiente o genetica?

Secondo uno studio dal titolo “The Danish Twin Study” soltanto il 20% dell’aspettativa di vita di un essere umano è decisa dai geni, mentre l’80% è influenzata dalle abitudini e dall’ambiente che lo circonda. È quindi Il modo in cui la vita viene vissuta a determinare la sua durata e qualità.

Le Zone Blu in Italia e nel mondo

In Italia ci sono alcuni paesi riconosciuti come “Zone Blu”, indicatori geografici che attestano la presenza di ultracentenari in una particolare area.

Nel nostro territorio sono famosi il paese calabrese di Nicotera (Calabria) e Baunei, Villagrande Strisaili e Seulo in Sardegna. In tutto, nel mondo, esistono altre 4 zone denominate così e si trovano in Giappone, USA, Costa Rica e Grecia. Spesso, nelle Zone Blu, chi arriva ai 100 anni di età raggiunge i 90 senza sviluppare alcuna malattia cronica.

Caratteristiche dello stile di vita sardo

La Sardegna è conosciuta per le sue comunità di pastori, specialmente nell’entroterra dell’isola che conserva la sua bellezza mediterranea da molte centinaia di anni. Per muoversi sui suoi sentieri, i pastori si sono abituati a percorrere lunghe distanze fatte di salite e discese che hanno migliorato la salute del cuore, delle ossa e dei muscoli.

Inoltre, la classica dieta sarda è costituita in buona parte da alimenti di origine vegetale: pane integrale, fagioli, ortaggi e frutta di produzione propria.

La carne è riservata per la domenica e per le occasioni speciali e vi è un buon consumo di pesce, proveniente dalle coste dell’isola stessa. È doveroso nominare poi il Cannonau, vino tipico sardo ricco di antiossidanti, in particolare flavonoidi. Rispetto agli altri vini, ne contiene circa il doppio.

Si evince quindi che gli ultracentenari sardi nel corso della propria vita non hanno rinunciato al sano movimento, alla socialità della comunità pastorale, al buon vino rosso ricco di antiossidanti e a una dieta mediterranea.

Raccomandazioni pratiche per una vita sana e lunga

Abbiamo sintetizzato 9 consigli pratici per mantenere uno stato di salute sano e magari conseguire la longevità.

Compiere movimenti naturali

Muoversi nel proprio ambiente naturale senza sollevare pesi in palestra o correre maratone, può comunque migliorare il proprio stato di fitness. Ad esempio fare lunghe passeggiate, salire le scale, percorrere strade più ripide, camminare sulla spiaggia, svolgere i lavori domestici o il giardinaggio.

Avere uno scopo nella vita

In Giappone lo chiamano Ikigai, in italiano si potrebbe tradurre in “il motivo per cui ci si sveglia al mattino”. Tenere bene a mente il significato della propria esistenza sembra allungare l’aspettativa di vita di circa 7 anni.

Riposare

Concedersi qualche momento durante la giornata in cui schiarirsi le idee, rallentare o semplicemente riposarsi. Alcuni esempi presi dalle zone blu sono: la preghiera, la memoria dei propri cari e perfino l’happy hour. Ciò aiuta a diminuire lo stress, che è la principale causa di infiammazione nell’organismo e fa da base allo sviluppo di tutte le patologie.

Seguire la “Regola dell’80%”

Questa regola ha origine in Giappone ed è tratta da un mantra millenario recitato sempre prima dei pasti. Ricorda di alzarsi da tavola quando lo stomaco è quasi pieno ma non del tutto, all’80% appunto. Avere un peso salutare costituisce la base di un buono stato di salute e riduce il rischio di varie patologie croniche non trasmissibili come diabete, obesità, ipertensione arteriosa ecc., che riducono l’aspettativa di vita.

Consumare poca carne

Si stima che gli ultracentenari consumino carne 5 volte al mese, circa 1-2 volte alla settimana. Seguire una dieta a base di vegetali, come quella Mediterranea, riduce l’assunzione di grassi saturi ed è un fattore protettivo per la salute cardiovascolare.

Bere vino rosso

Bere 1 o 2 bicchieri di vino rosso al giorno assicura una buona assunzione di antiossidanti provenienti dalla dieta. È tassativo però consumarlo in compagnia di buon cibo e delle persone care, poiché il suo effetto benefico è doppio (su mente e corpo) se addizionato della convivialità.

Longevità: 9 raccomandazioni per vivere 100 anni
Bere 1 o 2 bicchieri di vino rosso al giorno assicura una buona assunzione di antiossidanti.

Nutrire il senso di appartenenza

Essere socialmente attivi sia nel proprio nucleo familiare che all’interno della propria comunità permette di fugare la solitudine e soddisfare uno dei bisogni più alti dell’essere umano: il senso di appartenenza.

Avere cura della famiglia

Lo stato di benessere o malessere della famiglia influenza indirettamente ogni membro che ne fa parte. Creare un ambiente sereno, accudente e ricettivo è uno degli ingredienti per una lunga vita.

Frequentare persone con sane abitudini

Far parte di una cerchia di amicizie e conoscenze sane influisce prepotentemente sullo stile di vita di una persona. Secondo alcuni studi persino il fumo di tabacco, l’obesità, la felicità e la solitudine sono contagiosi.


Bibliografia

Buettner D, Skemp S. Blue Zones: Lessons From the World’s Longest Lived. Am J Lifestyle Med. 2016 Jul 7;10(5):318-321. doi: 10.1177/1559827616637066. PMID: 30202288; PMCID: PMC6125071.

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Marialetizia Latella

Cresciuta a Reggio Calabria tra la città e la campagna, poi approdata a Milano. Svolgo la professione di Dietista, alternandomi tra il lavoro freelance nel mondo del fitness e quello di Borsista di ricerca presso l’Istituto Europeo di Oncologia. Ritengo che l’informazione in ambito nutrizionale debba essere semplice, diretta ed affidabile. Quando si parla di diete il mio motto è «in medio stat virtus». Non potrei mai rinunciare a del buon vino.

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