Salute

Acidità di stomaco: tutte le proprietà del finocchio

È la pianta amica dello stomaco per antonomasia: ecco i tanti benefici del finocchio

Tutte le virtù del finocchio crudo e cotto
Finocchi freschi (Foto © Canva).

Il finocchio è molto utile per il nostro benessere in quanto, oltre ad essere buono da mangiare, è uno tra i più validi rimedi per acidità di stomaco ma anche per gastrite e altri disturbi dell’apparato digerente.

Storia della coltivazione del finocchio

La pianta erbacea del finocchio, appartenente alla famiglia delle Apiaceae, oggi è molto diffusa in gran parte delle latitudini d’Europa ma un tempo cresceva solo sulle sponde del Mediterraneo da dove sembra che sia stata esportata verso Oriente, fino a raggiungere l’India.

È nell’Antica Grecia, tuttavia, che conobbe un momento di grande diffusione: qui la pianta era molto conosciuta e apprezzata sia per il quotidiano consumo “a tavola” che per le sue rinomate proprietà terapeutiche. I Greci la chiamavano marathon, in omaggio alla città dell’Attica che sorgeva nel bel mezzo di uno sterminato campo di finocchi.

Tra i Greci si era diffusa la leggenda che i serpenti si servissero del finocchio per riacquistare la vista dopo aver cambiato pelle, semplicemente sfregandovici sopra. Non a caso, per lungo tempo si ritenne che la pianta avesse poteri straordinari contro i problemi alla vista. In realtà le virtù del finocchio sono ben altre, ma non meno importanti per il benessere del nostro organismo.

Quali sono le Virtù del Finocchio?
La coltivazione del finocchio ha origini antichissime (Foto © Canva). 

Proprietà e virtù del finocchio

Insieme ad altri vegetali come il cardamomo, la cannella e l’anice, il finocchio è da sempre la pianta carminativa per eccellenza, cioè utile come medicamento. Permette, infatti, l’espulsione dei gas presenti nel tratto gastro-intestinale e calma i dolori da questi provocati.

In sostanza, il finocchio è un vero e proprio toccasana per le affezioni dell’apparato digestivo e contro l’aerofagia (l’accumulo di aria nell’intestino) in particolare. Oggi è utilizzato in moltissime preparazioni, sia farmacologiche sia fitoterapiche, nelle più diverse forme: dai semi – pronti per l’utilizzo in cucina o per la preparazione di tisane e infusi – al frutto, bianco e carnoso, croccante e fresco, ideale da consumare crudo.

L’efficacia nei problemi gastrointestinali

Ma perché il finocchio è così efficace contro i disturbi del tratto gastrointestinale? Teniamo conto che il frutto del finocchio è composto di acqua al 90%: come l’insalata, i cetrioli e altre verdure, esso costituisce quindi un ottimo diuretico, perfetto come drenante per stomaco, fegato e intestino.

Inoltre, grazie al finocchio raccogliamo importanti vitamine e minerali, necessari per il benessere del nostro organismo. Alcune di questi sono piuttosto rare – perlomeno in grosse concentrazioni – da trovare nei comuni alimenti: è il caso, ad esempio, dell’anetolo, una sostanza aromatica che ha importanti poteri calmanti e rilassanti, utile ad esempio contro i crampi addominali. L’anetolo è anche un potente antibatterico che aiuta a prevenire o combattere vomito o nausea di origine batterica.

Il finocchio è inoltre ricco di vitamina C: tra i tanti benefici e usi di questo elemento, noto anche come acido ascorbico, ricordiamo il suo importante ruolo come gastroprotettore nei confronti di patologie anche molto severe, quali tumori allo stomaco di vario tipo (la vitamina C ha infatti comprovate doti anticancerogene). Anche le vitamine del gruppo B sono presenti in grandi quantità nel finocchio, e lo rendono un alimento prezioso nel migliorare il metabolismo e liberare lo stomaco da fastidiosi gonfiori addominali.

Tra i minerali veri e propri presenti in quantità rilevante nel finocchio, si può invece citare il potassio, importante per equilibrare i liquidi nel corpo: è perciò basilare assumerne ogni giorno la giusta quantità attraverso l’alimentazione, in modo da ripristinare le quantità perse con sudore, urina e feci.

Per l’intestino, nello specifico, il potassio è utile a stimolare la giusta motilità. Ma è proprio per contrastare l’acidità di stomaco che il potassio si rivela un utile alleato: in caso di iperproduzione di succhi acidi nello stomaco, infatti, questo minerale è di grande aiuto nel contrastare gli eccessi di acidità, bilanciandone la produzione grazie al forte potere alcalinizzante.

Come utilizzare il finocchio: crudo o cotto?

emi di finocchio: in cucina e per decotti
Semi di finocchio: utili come spezie in cucina o per tisane digestive (Foto © Canva). 

Utilizzare il finocchio per contrastare gastriti e bruciori di stomaco è molto semplice: gli effetti migliori si ottengono mangiandolo cotto, ma sempre attraverso cotture non aggressive e poco condite (bollito, alla piastra, in forno senza troppi condimenti). Solitamente le verdure e gli ortaggi crudi possono essere meno digeribili per uno stomaco irritato, rispetto alle loro versioni cotte; eppure, anche in questo caso il finocchio costituisce un’eccezione.

Anche crudo, infatti, questo ortaggio garantisce ottimi risultati, specialmente per coloro che seguono un regime alimentare ipocalorico: con sole 9 calorie per 100 grammi, è uno degli alimenti più indicati per chi è a dieta, anche come “spezza-fame” prima dei pasti.

Del finocchio si utilizzano pressocché tutte le parti della pianta: oltre al frutto bianco e rinfrescante, si possono usare le foglie e i gambi in infusi e decotti; i semi sono particolarmente utili per speziare ricette dolci e salate o per preparare tisane digestive, e la stessa cosa vale per le radici, spesso impiegate in combinazione con quelle dello zenzero.

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