Otto in Cucina: cronaca di una serata nella scuola bolognese per capire le ragioni del suo successo. Abbiamo trovato qualità formativa, ambiente allegro e pulitissimo e attrezzatura professionale.
![Otto-in-Cucina-cronaca-di-una-serata Otto-in-Cucina-cronaca-di-una-serata](https://www.gazzettadelgusto.it/wp-content/uploads/2016/05/Otto-in-Cucina-cronaca-di-una-serata-450x338.jpg)
Mai come in questo momento storico, la cucina è protagonista e non esiste canale di comunicazione che non tratti questo argomento dando a chiunque la possibilità di imparare e misurarsi sia con ricette tradizionali che con quelle più stravaganti fino ad arrivare alla panificazione casalinga che, fino a qualche anno fa, era praticamente scomparsa.
Nelle grandi e piccole città nascono scuole di cucina più o meno professionali e, anche se qualcuno ritiene che stiano aumentando in maniera eccessiva, hanno il merito i essere luoghi di aggregazione e socializzazione di cui c’è molto bisogno.
A Bologna sono stato incuriosito dal successo di Otto in Cucina, un’associazione enogastronomica che, in meno di cinque anni, si è affermata come tra le più prestigiose e frequentate della città. Per “indagare” meglio ho deciso di seguire un corso per scoprire quali fossero i segreti di questa popolarità e perché Otto in Cucina venga scelta sia da tanti bolognesi che da persone provenienti dal resto d’Italia e d’Europa.
Ho prenotato un corso dal titolo “Le verdure…quelle serie”, tenuto dallo chef Giampiero Le Pera e articolato in tre lezioni con la possibilità di acquistare anche solo un modulo. Infatti ho scelto la lezione su “Le verdure primaverili”.
![Chef-Giampiero-Le-Pera Chef-Giampiero-Le-Pera](https://www.gazzettadelgusto.it/wp-content/uploads/2016/05/Chef-Giampiero-Le-Pera-450x338.jpg)
La sede di Otto in Cucina
La Scuola ha sede in un’elegante villetta indipendente situata in via Del Genio, a pochi minuti da Porta Saragozza, e quello che colpisce immediatamente è proprio l’atmosfera casalinga che crea un approccio familiare e accogliente. Nello stesso tempo, però, la grande cucina è attrezzata in maniera professionale con elettrodomestici moderni, pentolame di ottima qualità e un grande tavolo ricoperto di acciaio che ospita otto ampie postazioni di lavoro per gli allievi e una per il docente.Tutto è nuovo e perfettamente pulito, il che è fondamentale per lavorare con il cibo. Veniamo accolti con un sorriso dalla Presidente Simona Guerra che, intanto, ha preparato un buffet a base di pizze e focacce fatte in casa.
Tutti alla postazione di lavoro
![Postazione-di-lavoro Postazione-di-lavoro](https://www.gazzettadelgusto.it/wp-content/uploads/2016/05/Postazione-di-lavoro-450x338.jpg)
Fatte le presentazioni, mangiato qualche trancio di ottima pizza e scambiata qualche chiacchiera, ognuno si lava le mani, infila il grembiule di cotone personalizzato con il logo di Otto in Cucina (che potrà portare via) e prende posto al banco di lavoro dove trova una ampia postazione occupata da un tagliere, dei coltelli, altri attrezzi da cucina e una dispensa con tutte le ricette del corso.
Lo Chef Giampiero Le Pera, esperto formatore che effettua corsi di cucina privati e professionali, illustra il corso e anticipa le preparazioni che dovranno essere effettuate nel corso della serata.
Poichè la scuola accetta al massimo otto allievi per ogni lezione, tutti possano imparare e mettersi al lavoro e il docente riesce a seguire tutti e a correggere eventuali errori. Anche se l’atmosfera è allegra e rilassata, niente viene trascurato, dai consigli su come acquistare la verdura al mercato a come lavarla per non contaminare il piano di lavoro, dal corretto utilizzo dei coltelli per evitare incidenti domestici ai segreti per pesare senza l’uso di una bilancia.
Si inizia a cucinare
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Dopo aver tagliato le verdure, viene spiegata la tecnica di sbianchitura delle verdure per fissare la clorofilla ed evitare che si ossidino e perdano sia i nutrienti che la colorazione brillante. Gli allievi vengono divisi in gruppi da due persone che non si limiteranno solo ad assistere ad una lezione teorica ma prenderanno parte attivamente a tutte le ricette. Vengono illustrate anche le tecniche per la frittura dei fiori di zucca pastellati, affinchè risultino croccanti ma leggeri. Lo chef, interpreta la cucina mediterranea in chiave moderna e quindi le ricette proposte, vengono vivacizzate da pepe nero, semi di sesamo nero, semi di nigella e di cumino che danno un tocco orientale.
![Otto-in-Cucina-Corso-Verdure Otto-in-Cucina-Corso-Verdure](https://www.gazzettadelgusto.it/wp-content/uploads/2016/05/Otto-in-Cucina-Corso-Verdure-336x450.jpg)
Quello che poteva sembrare un corso semplice si rivela ricco di nozioni, di segreti per ottenere risultati migliori e, passo dopo passo, le ricette prendono forma somigliando a quelle che escono dalle cucine dei grandi chef. La soddisfazione dei corsisti si legge sui loro volti e questo è uno degli aspetti più belli che testimonia la riuscita dell’iniziativa.
La cena alla fine del corso
Dopo quasi due ore di lavoro, sul grande tavolo che intanto è stato sgombrato, ripulito e apparecchiato, fanno bella mostra una scarola con pinoli e uvetta, un’insalata mediorientale con salsa dressing, delle taccole in umido con Feta e pomodori Pachino, un pesto di rucola, una crema di piselli, una crema di sedano rapa, cumino e fiori di zucca pastellati e una profumatissima marmellata di cipolle di Tropea. Un vero trionfo di colori e profumi che possono essere degustati da tutti, trasformando la serata in un’allegra cena tra amici tra chiacchiere, assaggi e tanta cordialità che lascia il desiderio e la curiosità di tornare per un nuoco corso perché da Otto in Cucina, oltre ad imparare, ci si diverte.
Un’ultima nota che non è irrilevante sono i prezzi molto abbordabili tenuto conto della professionalità e del fatto che è compresa anche la cena di fine corso.
Associazione enogastronomica Otto in Cucina
Sede: Via del genio, 8 – 40135 Bologna
Telefono: +39 333.5357265 – E-mail: info@ottoincucina.eu
Web: www.ottoincucina.eu
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