Liguria Turismo

7 piccoli borghi in Liguria da visitare e dove si mangia benissimo

Dal mare all’entroterra, vi accompagniamo in un viaggio tra bellezze e bontà del territorio ligure

7 borghi della Liguria dove si mangia bene
Triora (IM), conosciuto come “il paese delle streghe” (Foto © Selene Scinicariello).

La Liguria è fatta di montagne e di mare, ma anche di prodotti unici e piatti golosi. In questa breve rassegna vi consigliamo 7 piccoli borghi in Liguria da visitare per assaggiare alcune delle prelibatezze di questa regione.

Monterosso, il borgo più grande delle Cinque Terre 

7 borghi della Liguria dove si mangia bene
Monterosso (SP), il borgo più grande delle Cinque Terre (Foto © Selene Scinicariello).

Iniziamo dal borgo più grande delle Cinque Terre: Monterosso (La Spezia). Una grande spiaggia di ciottoli affacciata su un’acqua cristallina, una lunga passeggiata che attraversa una galleria e sbuca dall’altra parte del promontorio e poi un piccolo centro storico fatto di casette, viuzze strette e ripide scalinate.

Questa era una terra cara a Eugenio Montale a cui oggi è dedicato il Parco Letterario al cui interno si trova la casa in stile Liberty dove il poeta era solito trascorrere le estati.

A Monterosso si va per fare un tuffo nel blu del mare, per immergersi in una passeggiata nel verde della macchia mediterranea o per assaggiare le ottime acciughe. Quest’ultime possono essere fritte, salate, marinate o al verde: qualsiasi sia il condimento, il protagonista rimane sempre l’inconfondibile sentore di mare. Tra Giugno e Settembre si tengono un paio di sagre dedicate proprio all’acciuga: da non perdere!

Sestri Levante, la città dei due mari

Sestri Levante (GE): da assaggiare il Ciuppin, la tipica zuppa di pesce locale (Foto © Selene Scinicariello).

Conosciuta come “la città dei due mari”, Sestri Levante (Genova) è un piccolo gioiello. Il centro storico si sviluppa in un dedalo di viuzze contornate dalle tipiche abitazioni dalle facciate colorate. Da una parte si apre la grande spiaggia della Baia delle Favole, mentre dall’altro lato, nascosta dalle case, si trova la celebre Baia del Silenzio.

Passeggiando tra i caruggi o fermandosi a guardare il mare appoggiati a una barchetta tirata a secco, non faticherete a capire perché grandi poeti e scrittori come Andersen si siano innamorati di questo luogo.

Vivace nelle giornate estive e tranquilla nelle serate invernali, Sestri Levante è il posto perfetto dove sedersi a gustare la tipica cucina ligure di mare: il pesce fresco qui non manca mai!

Il piatto da assaggiare obbligatoriamente a Sestri Levante è il Ciuppin, la zuppa di pesce nata dagli avanzi dei pescatori e diventata un simbolo della gastronomia locale.

Camogli: le acciughe e la focaccia

Focaccia di Recco (Foto © Selene Scinicariello).

Camogli (Genova) è uno dei borghi più belli della Liguria. Sarà merito delle case colorate dove i panni ballano al ritmo del vento, dello scenario dominato dal Castello della Dragonara e dalla Chiesa di Santa Maria Assunta o forse del porticciolo stracolmo di barche di pescatori? Probabilmente è tutto l’insieme a rendere questa meta una delle più caratteristiche del Golfo del Tigullio.

Qui ogni anno si tiene la celebre Sagra del Pesce dove è possibile assaggiare le ottime acciughe fritte, ma le bontà di Camogli non finiscono qui.

Dopo un giro con il traghetto per raggiungere l’Abbazia di San Fruttuoso, nascosta in un’insenatura raggiungibile solo dal mare o con un trekking, vi consigliamo di spostarvi nella vicina Recco per assaggiare la celebre focaccia col formaggio. Seduti al ristorante o in riva al mare, gustatela ancora calda lasciando che il formaggio fuso coli dappertutto: non abbiate paura di sporcarvi!

Arenzano, tra natura e prodotti tipici liguri

Il Parco Comunale di Arenzano (GE) si trova dietro la spiaggia (Foto © Selene Scinicariello).

Ci spostiamo a ponente, nella bella cornice di Arenzano (Genova). Durante l’estate è la spiaggia di ghiaia a essere la protagonista: i bimbi giocano sul bagnasciuga, i grandi si rilassano sotto l’ombrellone e gli amanti dello snorkeling si godono i fondali muniti di maschera e pinne. Dietro alla spiaggia, però, si trova la vera chicca del borgo: si tratta del Parco Comunale.

Quest’oasi verde è un vero gioiello e tra grandi prati, ruscelli e boschetti si nasconde un’elegante serra in stile Liberty nei pressi della quale scorrazzano liberi pavoni, oche e conigli.

Con il calar del sole giunge il momento di una buona cena a base di prodotti tipici liguri: la cucina, qui, è perlopiù quella genovese. Prima di sedervi a tavola, però, concedetevi un aperitivo tra le vie del borgo: ordinate una Mezza Carolina, il cocktail tipico di Arenzano a base di vodka, Schweppes all’arancia e Bitter Campari, e gustatelo con a fianco due “tocchi” di focaccia.

Finale Ligure: i chifferi e il Vermentino DOC

7 borghi della Liguria dove si mangia bene
Uno scorcio di Finale Ligure (SV) dove si possono provare i Chifferi (Foto © Selene Scinicariello).

Proseguiamo questo itinerario goloso tra i borghi liguri e raggiungiamo Finale (Savona), località formata da tre nuclei che fino al 1927 costituivano altrettanti comuni distinti: Finalmarina, Finalpia e Finalborgo. I primi due si sviluppano vicino al mare, su una bella spiaggia formata perlopiù da sabbia bagnata da un mare cristallino. Finalborgo, invece, si trova sulle alture e rappresenta il nucleo storico della città: le antiche mura custodiscono un caratteristico centro perfettamente conservato e considerato uno dei borghi più belli d’Italia.

Finale Ligure è una meta particolarmente amata dagli sportivi: nell’entroterra si dirama una fitta rete di sentieri per gli escursionisti e per gli amanti della mountain bike, ma non mancano anche occasioni per sport più estremi come l’arrampicata o il parapendio.

Se Finale è capace di soddisfare qualsiasi tipo di turista grazie alle numerose attività che si possono praticare nei dintorni, la stessa cosa fa in cucina: cosa ne dite, ad esempio, di un bel piatto di acciughe fritte accompagnate da un bicchiere di Riviera Ligure di Ponente DOC Vermentino?

I più golosi, poi, non potranno esimersi dall’assaggiare i chifferi di Finale, dei dolcetti alle mandorle probabilmente di origine turca.

Dolceacqua, l’entroterra del ponente ligure

Dolceacqua (IM), nell’entroterra del ponente ligure (Foto © Selene Scinicariello).

Lasciamo la costa per addentrarci nell’entroterra del ponente ligure. Risalendo la Val Nervia si incontra un piccolo borgo che sembra uscito da un dipinto. Questa suggestione non si discosta poi tanto dalla realtà: alla fine dell’Ottocento, infatti, Claude Monet dipingeva Dolceacqua (Imperia) e il suo ponte immortalando su tela la sua bellezza.

Il centro storico del borgo è dominato dall’antico Castello dei Doria e si sviluppa tra strette stradine che ospitano botteghe e negozietti e tra piazzette raccolte dall’atmosfera medievale.

A Dolceacqua è obbligatoria una sosta per degustare un buon calice di Rossese di Dolceacqua, un vino dal coloro rosso rubino e dai sentori di viola, rosa e ribes perfetto da abbinare con un piatto di coniglio alla ligure.

Triora, le streghe e il pane con pomodorini e bruzzo

Restando in provincia di Impera e risalendo la Valle Argentina, invece, si trova un borgo famoso per le case in pietra e le atmosfere cupe e tenebrose. Triora è nota come il “paese delle streghe”: alla fine del Cinquecento, infatti, numerose donne del borgo furono accusate, arrestate e processate per stregoneria.

Ancora oggi, tra le strade del borgo, si percepisce un’atmosfera misteriosa e c’è chi giura di aver assistito a strani fenomeni nei pressi della cabotina, un vecchio rudere identificato come il luogo in cui le streghe erano solite riunirsi.

Suggestioni e credenze a parte, il consiglio è quello di sedersi a tavola per assaggiare una buona fetta di pane di Triora condita con pomodorini e bruzzo, un formaggio tipico dal gusto forte e persistente ottenuto dalla fermentazione della ricotta.

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Pane di Triora condita con pomodorini e bruzzo (Foto © Selene Scinicariello).

Il nostro itinerario tra i borghi liguri da visitare per degustare alcune delle prelibatezze del territorio termina qui, ma i posti da scoprire e i prodotti da assaggiare in questa regione sono sicuramente molti di più.

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Selene Scinicariello

Laureata in Lettere e in Comunicazione e Culture dei Media, amo scrivere e raccontare. Il primo viaggio l'ho fatto che avevo solo due mesi e mezzo e da allora non mi sono più fermata. Ogni esperienza è, ovviamente, accompagnata da più assaggi della cucina locale. Questo e altro lo racconto sul mio blog Viaggi che mangi.

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