Turismo Valle d'Aosta

Autunno al Monte Rosa: un viaggio tra sapori autentici e paesaggi incantati

Autunno al Monte Rosa, sapori autentici e paesaggi incantati

Ritmi lenti, foliage e passeggiate nella natura, ma anche tradizioni enogastronomiche montane che fanno innamorare. Anche per il prossimo autunno, la Val d’Ayas, la Valle di Gressoney e la Valsesia torneranno ad incantare viaggiatori di ogni età. Ecco qualche suggerimento per trascorrere la vacanza

L’autunno al Monte Rosa è un’esperienza che travolge i sensi, un mix perfetto di colori, profumi e sapori che si intrecciano per creare un contesto quasi magico in cui la natura si manifesta in tutta la sua maestosità.

Con l’arrivo delle giornate più fresche, le valli che circondano questo massiccio montano – la Val d’Ayas, la Valle di Gressoney e la Valsesia – diventano il luogo ideale per staccare dalla frenesia quotidiana e immergersi in un mondo dove il tempo sembra dilatarsi, scandito solo dai ritmi naturali e dalle tradizioni locali.

Tradizioni e sapori della Val d’Ayas: la pecora Rossett e l’eccellenza casearia

Il fascino del Monte Rosa non si limita alla bellezza paesaggistica. Qui, la cultura del territorio si riflette nella gastronomia e nelle tradizioni tramandate di generazione in generazione.

La Val d’Ayas, ad esempio, è famosa per l’allevamento della pecora Rossett, una razza autoctona che produce una lana di altissima qualità, ideale per capi d’abbigliamento rustici e tessuti d’arredo. Ma non è solo la lana a rendere speciale questa valle: negli ultimi anni, la famiglia Bagnod ha trasformato i suoi alpeggi in un modello di imprenditorialità di montagna, producendo formaggi di eccellenza come il Gran Gessato e il Neige de Brebis, conservati nella Crotta de Metsan, una delle cantine naturali più alte d’Europa (Info: www.aziendaagricolabagnod.it). Avete tempo fino al 1° novembre per acquistare i loro prodotti in quanto l’azienda agricola e agriturismo La Tchavana chiude dal 2.

L’interno dell’agriturismo La Tchavana (Foto © visitayas.it).

La Valle di Gressoney tra cultura walser e gastronomia

Se la Val d’Ayas offre un assaggio della tradizione pastorale valdostana, la Valle di Gressoney è il regno della cultura walser, un popolo di origine germanica che ha lasciato un’impronta indelebile su queste terre. Qui, la toma è quasi sinonimo di Gressoney, ma non è l’unico prodotto che vale la pena assaggiare.

La mocetta di camoscio, l’arrosto di capriolo e gli Chnéffléné – gnocchetti a base di uova e farina – sono solo alcuni dei piatti che raccontano la storia di questo angolo di Valle d’Aosta.

Per chi ama camminare, la Valle di Gressoney offre alcuni dei trekking più spettacolari, come quello che conduce agli insediamenti walser di Alpenzu Grande e Alpenzu Piccolo, due villaggi che hanno mantenuto intatta la loro architettura tradizionale e che offrono una vista impareggiabile sul Monte Rosa.

In Valsesia per la pesca a mosca e la natura selvaggia

La Valsesia, invece, è il paradiso per gli appassionati di pesca a mosca. Qui, la pesca è un’arte che richiede pazienza, ma anche una profonda conoscenza del territorio e della fauna locale. In autunno, i corsi d’acqua della Valsesia si trasformano in scenari da sogno, perfetti per chi vuole immergersi nella natura e ritrovare una connessione profonda con l’ambiente circostante.

Autunno in Monte Rosa: l’autenticità di un turismo lento

Il Monte Rosa è un luogo dove la natura e le tradizioni si fondono, offrendo un’esperienza di lentezza e autenticità. Qui, il tempo sembra rallentare, permettendo di riscoprire il piacere delle piccole cose: una passeggiata nei boschi, un pranzo con prodotti locali, un tramonto da un rifugio in alta quota. In autunno, il Monte Rosa si trasforma in uno scenario suggestivo, dove ogni momento trascorso ha il sapore della genuinità e della semplicità. La bellezza di queste valli lascia un segno indelebile nel cuore e nella memoria, rendendo l’autunno un periodo speciale per vivere in armonia con la natura.

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Fulvio Falbo

Classe 1975, di Torino, da oltre 25 anni lavora nel mondo dell’IT. Ha sviluppato una profonda passione per l’enogastronomia, che ha coltivato con una laurea in “Scienze Economiche e Giuridiche”, specializzandosi in “Gastronomia, Ospitalità e Territorio" e diventando anche sommelier del riso. Appassionato di viaggi e curioso per natura, collabora con La Gazzetta del Gusto ed Epulae News.

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