Turismo

La cucina della Lituania e Bielorussia, una bella scoperta!

La cucina della Lituania e Bielorussia è molto distante da quella italiana. Comprende molti amidi e proteine, sicuramente pensata per affrontare le lunghe giornate invernali che possono toccare anche i 20 gradi sotto zero. Qui qualche piatto tipico per essere preparati in caso di un viaggio in quei paesi.

La cucina della Lituania e Bielorussia è molto distante da quella italiana. Comprende molti amidi e proteine, sicuramente pensata per affrontare le lunghe giornate invernali che possono toccare anche i 20 gradi sotto zero.

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La Cucina della Lituania e Bielorussia (Foto © GdG).

Intraprendere un viaggio non vuol dire essere un semplice turista e girare per le strade visitando monumenti  e opere d’arte ma è necessario diventare dei “viaggiatori” per entrare in una cultura differente, curiosare e vivere per qualche tempo come gli abitanti del luogo per scoprirne le tradizioni.

Dal punto di vista culinario bisogna fare la stessa cosa: scordarsi dei cibi che mangiamo abitualmente, evitare le catene multinazionali di (pseudo) ristoranti e rischiare assaggiando gusti nuovi e locali.

Esattamente questo ho fatto nel mio recente viaggio in Lituania e Bielorussia, scoprendo con piacere la cucina dell’est Europa alla quale non mi ero mai avvicinata. I pregiudizi di chi, prima di partire, mi diceva “tu che sei una buona forchetta resterai sicuramente delusa” si sono rivelati infondati e ogni cibo assaggiato è stato una piacevole sorpresa.

In questi posti, tutto deve essere stravolto e adattato alle circostanze specifiche; non esistono più gli orari canonici della colazione, del pranzo e della cena. La filosofia che vige è “si mangia quando si ha fame”, per cui non è raro vedere gente che alle 10 di mattina mangia piatti completi con carne e riso e che alle 17, al posto dell’italica merenda, si ferma a tavola con una zuppa.

La cucina dei due Stati è molto simile fra loro e, ovviamente, molto distante dalla nostra: ricca, con molti amidi e proteine, sicuramente pensata per affrontare le lunghe giornate invernali che possono toccare anche i 20 gradi sotto zero.

La cucina della Lituania

In Lituania è possibile trovare piatti unici, principalmente composti da carne e patate accompagnati dalla panna acida aromatizzata con aglio, cumino ed erba cipollina. Tante anche le zuppe servite calde o fredde, soprattutto a base di rape o di funghi, che vengono spesso mangiate come antipasto.

Le pietanze senza dubbio più tradizionali sono i kepta duona e i cepelinai. Per i primi, il requisito fondamentale è amare l’aglio visto che sono snack di pane fritto all’aglio che si accompagnano all’ottima birra lituana al posto delle patatine. I cepelinai (traduzione lituana di zeppelin, dirigibile) hanno nel nome l’indizio della loro forma. Sono grandi patate scavate, riempite di carne e condite con l’immancabile panna acida.

La cucina della Bielorussia

Questi piatti possono essere trovati anche in Bielorussia insieme ad altri più tipici del posto come i draniki o la machanka.

I draniki sono frittelle di patate e cipolla che vengono servite o con salse di accompagnamento o con la machanka, un corposo sugo a base di salsiccia, cipolla e panna acida.

I dolci

Come dolci è possibile trovare i classici fine pasto ormai internazionali come la cheese cake o la apple pie ma, sempre nell’ottica di immergersi fino in fondo nella tradizione di un paese diverso dal nostro, non si può lasciare questi due paesi senza avere assaggiato la Napoleon, una torta abbastanza impegnativa (ma molto buona) formata da tanti strati di pasta sfoglia alternati ad una crema di latte condensato e nocciole accompagnata dal thé verde che viene spesso consumato a fine cena.

Vini e bevande

Sulle tavole dei due paesi possiamo anche trovare interessanti vini provenienti dalla Georgia, una regione con un’importante tradizione vitivinicola, e il kvass una tipica bevanda leggermente alcolica dalle origini russe prodotta dal pane nero fermentato.

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Francesca Badiali

"È viva la tua anima? E allora che si nutra!" Tappetino da yoga, assaggiando un buon vino e leggendo un bel libro, con il rock nelle orecchie e il profumo di un dolce che esce dal forno.

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