Un vino fresco, immediato ma tutt’altro che banale. Il quotidiano compagno ideale per la tavola, anche in estate
Il Valpolicella Classico 2018 di San Rustico è un vino da pronta beva, da assaggiare e consumare subito, al massimo entro un paio di anni.
E se il Valpolicella Classico Superiore 2017 della stessa azienda vitivinicola migliorerebbe nel caso di invecchiamento in bottiglia per altri due/tre anni, la natura e la necessaria “vita” del Valpolicella Classico 2018 lo rende perfetto in tempi quasi immediati.
DiVini connubi d’arte
Degustare questo Valpolicella Classico 2018 permette di immedesimarsi con la fiera ma giovane presenza borghese del “Ritratto di Bernardo Celentano” del pittore Domenico Morelli.
Si presenta di un bel rosso rubino con consistenza e alcolicità molto equilibrate e piacevoli.
Al naso, è fiero e netto l’imprinting di frutti rossi di sottobosco con la mora e il ribes su tutti, ma c’è anche un’inedita fragranza di buccia di pera Williams. Si nota una sfrezzante presenza di pepe bianco e mandorla che si accompagna, sul finale, a un più “dolce” richiamo di susina matura.
Al sorso il richiamo ai frutti rossi è immediato, fresco e balsamico a loro modo. Non mancano note di più elegante presenza come il the nero o il tabacco bagnato fino ad arrivare, sul finale, a scorgere quel – a suo modo gentile e pacato – tocco amaricante. Rimane comunque un’interpretazione fresca e gentile, ideale per accompagnare il tutto pasto, anche estivo.
Primi al ragù di manzo e maiale, bolliti, carni alla griglia e formaggi di media stagionatura.
Nome vino: Valpolicella Classico
Vitigno: Corvina, Corvinone, Rondinella, Molinara
Denominazione di Origine Controllata – Classico
Anno: 2018
Nome cantina: San Rustico
Luogo: Valgatara di Marano di Valpolicella (VR)
Titolo alcolometrico: 12% Vol
Temperatura di servizio: 18°
Calice: ampio
San Rustico Valgatara snc
Via Pozzo, 2 – 37020 Marano di Valpolicella (VR)
Sito web
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Riccardo Isola
Un viaggio tra inchiostro e liquidi nel cristallo iniziato, ahimé e purtroppo, diversi anni fa. Ambasciatore dei vini dell’Emilia Romagna, giornalista enogastronomico in orbita perenne attorno ai pianeti Vino e Cibo. Usurpatore, per professione e per passione, della lingua italiana. Improprio interprete, ma con dedizione e impegno, del raccontare ciò che da sempre fa grande il nostro essere italici: il Gusto.
